Di solito non mi aspetto delle saggezze da parte degli attori: essi, con la scelta della propria professione, già da giovani rinunciano pubblicamente a ogni tentativo di produrre qualcosa con la mente propria.
Esattamente per questo motivo sono positivamente stupito delle bellissime parole di Catherine Deneuve: «Lo stupro è un crimine, ma le avances insistenti o goffe non lo sono, né la galanteria è un’aggressione maschilista».
Infatti, vanno difesi alcuni diritti fondamentali degli umani che attualmente non sono contemplati da alcun atto normativo. Per esempio il diritto di essere giovani. Oppure il diritto a relazionarsi (o imparare sulla pratica di farlo) con le persone fisicamente attraenti ma portanti di una concezione dell’accettabile sconosciuta. O, semplicemente, il diritto di non dover andare — temo nel futuro non troppo lontano — dal notaio prima di ogni azione umanamente naturale.
Una difesa inattesa
(10 gennaio 2018)
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