Ho scoperto che Trump ha detto ai giornalisti, al vertice NATO dell’Aia, che agenti israeliani avrebbero visitato l’impianto nucleare iraniano di Fordow dopo il bombardamento:
Sapete che ci sono persone che sono state lì dopo l’attacco e hanno detto che l’impianto è stato completamente distrutto.
La cosa più interessante di questa dichiarazione non è tanto il fatto che Trump sia in qualche modo sicuro che il resto del mondo crederà alle sue parole e/o non si preoccuperà di contraddirle pubblicamente.
La cosa più interessante è: come fa Trump a immaginare una visita a un impianto nucleare presumibilmente bombardato con tutto il suo contenuto? E come immagina una visita del genere fatta in un modo inosservato dalle autorità locali?
O ha completamente dimenticato pure il programma scolastico di fisica (sarà andato a scuola, no?), o ha quasi confermato uno dei principali argomenti di scherzi degli ultimi giorni: che in realtà la parte iraniana era stata avvertita dell’attacco e aveva avuto il tempo di spostare tutto il materiale pericoloso dagli impianti.
Non so nemmeno quale delle due ipotesi sia peggiore.
L’archivio del tag «trump»
Per puro caso ho visto il video che ora riporto in questo post. Sul sito dove era stato postato, non era accompagnato da alcun dettaglio sul personaggio… Ma già dai primi secondi mi era sembrato un attore «altamente specializzato».
E poi ho scoperto che effettivamente lo è: Facebook + Instagram.
Di quale «accordo» parla in questa fase storica è un grandissimo mistero (con chi? su cosa? con quali speranze realistiche?), quindi non perdiamo tempo con le fantasie inutili. L’unica cosa da constatare è che «due settimane» è l’unico principio fisso nella sua testa:
Ah, e poi: qualcuno non si è ancora accorto che la «grande potenza» / «poliziotto del mondo» si è ritirato da mesi in pensione e il mondo è abbandonato a sé stesso?
Dopo la visione di alcune immagini delle manifestazioni «No Kings» (contro la politica di Trump) e, in particolare, quella di San Francisco…
… sono andato a controllare: secondo le regole vigenti, la bandiera statunitense può essere messa al contrario solo in un caso. Quando si vuole segnalare un pericolo o la resa.
Immagino (e condivido) che i manifestanti intendano la prima delle opzioni.
Rispondendo alla domanda della giornalista Miranda Divine se Putin fosse preoccupato del fatto che l’esercito russo sta perdendo «cinquemila uomini ogni settimana» in Ucraina, Trump ha detto:
Comincio a pensare che non gli interessi. Sta perdendo molti soldati e anche l’Ucraina. Vedremo cosa succederà.
È incredibile, ma pure Trump può imparare a comprendere adeguatamente la realtà! Il fatto che questa notizia si stia già trasformando in una specie di tendenza potrebbe essere fonte di ottimismo. Ma ci sono due ma. In primo luogo, Trump deve ancora educare sé stesso alla perseveranza. In secondo luogo, deve smettere di creare problemi nuovi (dazi, scontri violenti negli USA etc.) invece di risolvere quelli già esistenti. Sicuramente non farà in tempo a farlo nei restanti anni della sua presidenza.
Ma sono comunque un po’ soddisfatto del piccolo progresso osservato.
In effetti, sarebbe interessante preparare un video simile su ogni tipica dichiarazione di Trump:
E poi aggiornare quei video periodicamente. Poi, nel 2028, produrre una vera serie: con un tipo di dichiarazione per episodio.
Ieri Maria Zakharova, la rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo, nel corso della trasmissione «60 Minuti» del canale televisivo statale Rossiya 1 ha dichiarato: la composizione della delegazione russa al secondo round di negoziati con l’Ucraina a Istanbul sarà la stessa dei colloqui del 16 maggio.
Il giorno prima, il 28 maggio, Donald Trump ha dichiarato: nel corso delle prossime due settimane scopriremo se Putin vuole la pace… Eh? Putin vuole cosa? Riusciremo a scoprire qualcosa? Ok, non importa. L’importante è che Trump aveva fatto la stessa dichiarazione il 19 maggio, il 27 aprile… In pratica, fa la stessa dichiarazione ogni due o tre settimane e ogni volta conta di scoprire qualcosa. La prossima volta dovrebbe capitare il 12 giugno: conoscendo Trump, non mi sorprenderò.
Mentre voi non dovreste sorprendervi per il fatto che Putin manda a Istanbul gli stessi buffoni di prima. Perché voi non siete Trump che spera di scoprire qualcosa.
Dagli USA arriva una notizia incredibile: Trump non cambiato idea in 24 ore! (Sì: come sappiamo, l’unica cosa che è capace di fare in 24 ore è dire o fare l’esatto contrario rispetto a prima.) Sul proprio social ha continuato a criticare Putin, dicendo che quest’ultimo «sta giocando con il fuco»:
What Vladimir Putin doesn’t realize is that if it weren’t for me, lots of really bad things would have already happened to Russia, and I mean REALLY BAD. He’s playing with fire!
Boh, speriamo che finalmente si tratti di un contatto con la realtà stabilito!
Ieri Trump ha dichiarato che Putin è impazzito e ha iniziato a uccidere molte persone, non solo i militari:
I’ve always had a very good relationship with Vladimir Putin of Russia, but something has happened to him. He has gone absolutely CRAZY! He is needlessly killing a lot of people, and I’m not just talking about soldiers. Missiles and drones are being shot into Cities in Ukraine, for no reason whatsoever. I’ve always said that he wants ALL of Ukraine, not just a piece of it, and maybe that’s proving to be right, but if he does, it will lead to the downfall of Russia! Likewise, President Zelenskyy is doing his Country no favors by talking the way he does. Everything out of his mouth causes problems, I don’t like it, and it better stop. This is a War that would never have started if I were President. This is Zelenskyy’s, Putin’s, and Biden’s War, not «Trump’s,» I am only helping to put out the big and ugly fires, that have been started through Gross Incompetence and Hatred.
Il Cremlino, invece di chiedersi dove sia stato Trump per undici anni, ha detto che il post di Trump era dovuto a un «sovraccarico emotivo».
Il sovraccarico emotivo dovuto all’osservazione quotidiana di questa guerra non è un fenomeno impossibile, nemmeno per un non-Trump (ma anche in presenza dell’effetto di assuefazione). Ma questo non annulla la domanda non posta dal Cremlino: dove è stato Trump in tutti questi anni?
Io ho una variante della risposta: è il momento di sospettare che mentalmente fosse stato – e si trovi ancora – più o meno tra le stesse nuvole di quell’ex presidente «sonnolento» che ama tanto criticare. Ricorda alcune cose buone del lontano passato, ma è completamente ignaro di tutto ciò che è accaduto più di recente (come i recenti negoziati tra Ucraina e Federazione Russa che Trump ha ordinato di iniziare dopo la loro conclusione). Vi ricorda già qualche peculiarità da vecchio?
Trump non è molto più giovane di Biden. È (era) importante non perdere il momento in cui non basta più dargli dello stupido.
Nemmeno i rappresentanti del Sud Africa lo hanno picchiato per i fake:
Bisognerebbe fare i complimenti a tutta la delegazione sudafricana che ha saputo contenersi, ma, allo stesso tempo, non abbiamo più nessuno in chi sperare.