L’archivio del 2017 год

Le webcam e il progresso mancato

Da tanti anni, ormai, le persone paranoiche di tutte le professioni, età e nazionalità coprono le webcam dei propri computer con un pezzo di nastro isolante o di scotch non trasparente. Oppure staccano il cavo usb dal computer, qualora si tratti di una webcam esterna.

Stranamente nulla sapevano di questa diffusissima mania gli autori del film «Snowden» (2016, regia di Oliver Stone). Pure io, rappresentante di una professione umanistica, ho un sacco di conoscenti nel mondo dell’IT: il 90% di essi da sempre copre le proprie webcam.

Dopo l’uscita del film, secondo le mie osservazioni, la mania di coprire le webcam si è diffusa ancora di più.

E ora la domanda: quando i produttori dei computer inventeranno il coperchio della webcam già incorporato nel telaio dell’apparecchio? Si tratta di un semplicissimo pezzo di plastica capace di influire sulle vendite bene quanto la capacità del disco fisso o la risoluzione dello schermo (purtroppo non tutti immaginano la quantità delle persone particolari in circolazione).


L’urbanizzazione del pianeta

La storia della comparsa delle città a partire dal 3700 a. C. al 2000:


Due settimane fa avevo postato una porzione delle foto ritraenti la vita quotidiana sovietica degi anni ’50–’80.

Oggi, invece, vi consiglio l’autore di altre foto interessanti: il maggiore Martin Manhoff (ne avevo già scritto un mese e mezzo fa in un’altra occasione). Manhoff fu l’addetto militare della ambascita statunitense a Mosca dal 1952 al 1954 e fino al momento di essere stato espulso per spionaggio scattò tante belle foto dell’URSS di quegli anni. Non solo a Mosca, ma anche a Leningrado, alcune altre città e lungo la ferrovia Transiberiana.

Un certo Douglas Smith (non ho capito bene chi sia questo tipo) dopo la morte della vedova di Manhoff si è appropriato delle foto e ha iniziato a pubblicarle: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=10155847922929625&id=629794624

Il fazzoletto rosso sul collo è la «cravatta del pioniere»: di forma triangolare, doveva essere portata in quel modo.
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Notizie sulla pubblicità

La popolarità del browser Chrome (56,5% degli utenti dell’internet) mi è veramente poco chiara: se trascuriamo il fattore della velocità, è più scarso pure dell’Internet Explorer.

Nonostante ciò, mi riempie di gioia la notizia sul prossimo miglioramento del Chrome: in esso sarà incorporato il blocco della pubblicità. Naturalmente non di tutta la pubblicità, visto che in assenza di essa lo stesso Google (produttore di Chrome e allo stesso tempo gestore della pubblicità contestuale) e i poveri autori dei siti come me ci perderebbero una porzione sensibile dei guadagni.

La previsione del blocco incorporato dovrebbe evitare l’installazione da parte degli utenti di altri programmi dello stesso genere e, dunque, bloccare solo la pubblicità sbagliata: qualla con i messaggi audio (io la odio non solo per la sua esistenza, ma anche per l’altissimo volume), quella che si apre nei pop-up e quella con il count-down prima della chiusura.

Da una parte sono contento, perché spero che nel futuro i visitatori del mio sito non mi privino dei guadagni solo perché sono loro ad avere paura della pubblicità sgradita.

Dall’altra parte sono «contento» per i concorrenti del Google nel settore pubblicitario: come ho già scritto, la popolarità del Chrome è inspiegabilmente alta.


Votate il ritrattista

Le idee e i valori, buoni o cattivi che siano, se ne vanno. I ritratti, invece, restano. La morale: alle prossime elezioni (o referendum) votate un ritrattista.

Oppure trasferievi in Corea del Nord: il rispetto delle tradizioni ormai c’è solo lì…


Sacro fuoco

Come probabilmente alcuni di voi sanno, quest’anno la Pasqua cattolica coincide con quella ortodossa.

Come probabilmente alcuni di voi sanno, la Pasqua 2017 è oggi, il 16 aprile.

Per fare gli auguri a tutti coloro che la festeggiano, ho deciso di pubblicare un breve video di divulgazione scientifica. Il trucco illustrato in esso potrebbe essere interessante anche agli atei e agli agnostici. Infatti, lo stesso trucco si usa anche in Grecia poco prima delle Olimpiadi.

Come probabilmente alcuni di voi sanno, il sabato prima di ogni Pasqua a Gerusalemme avviene un «miracolo»: il Sacro Fuoco si accende «da solo». Ancora meno persone sanno, però, che si tratta di una semplice reazione chimica di solfuro di carbonio e fosforo bianco.

I sacerdoti cristiani non sono però gli unici a imbrogliare il proprio gregge. Lo fanno anche i sacerdoti delle Olimpiadi che accendono il fuoco olimpico allo stesso modo.

Il fatto che alcuni di questi «giovani chimici» a volte sbagliano la quantità o la qualità degli ingridienti o le condizioni dell’ambiente, non fa certo venire meno il senso di quanto appena dimostrato. In un mondo di ignoranti la scienza si trasforma nella magia.


Petr Mamonov

Questo venerdì semifestivo dedichiamoci un po’ alla cultura…

Petr Mamonov, uno dei miti della cultura contemporanea russa, oggi compie 66 anni.

È diventato famoso nella società sovietica all’inizio degli anni ’80 in qualità di musicista, essendo il leader del gruppo «Zvuki Mu» che suonava il rock sperimentale e alternativo.
A partire dalla fine degli anni ’90 fa pure l’attore: agli italiani consiglierei i film «Dust» del 2005 e «L’isola» del 2006 (poi ce n’è un altro bellissimo del 1991, uno dei migliori film sulla guerra nella mia classifica personale, ma non mi risulta che sia mai stato tradotto in una lingua europea).

A partire dal 2014 conduce un programma radiofonico settimanale, nel quale racconta (e soprattutto fa ascoltare) la migliore musica rock, blues e jazz del XX secolo. Grazie a questo programma la mia cultura musicale è cresciuta per alcune decine di livelli…

Nonostante tale lista di successi professionali esemplari, Petr Mamonov detiene ancora la fama di un classico pazzo (nel senso positivo) rockettaro. Come dovrebbe infatti essere ogni artista che decida di impegnari in un genere musicale come il suo. Considerate tutte le sue «imprese» compiute negli anni della giovinezza e i vizi di tutti i tipi (ormai quasi tutti sconfitti), egli stesso disse «Non so come ho fatto ad arrivare ai 50 anni…»

Per illustrare, in qualche modo, la portata del personaggio, pubblico una brevissima registrazione video di una sua esebizione — con il gruppo — del 1995. Il titolo della canzone in questione si traduce come «La fonte della infezione».

Alla fine degli anni 2000 lo stile musicale di Mamonov è comunque diventato un po’ più tradizionale.

P.S.: negli ultimi giorni sto valutando l’idea di pubblicare una serie di post sulla musica russa contemporanea. Appena invento un modo di farlo in modo che sia una cosa interessante per le persone che non conoscono la lingua russa, lo faccio.


Trasporto spaziale

Dopo il post sul Giorno dei cosmonauti di ieri, provo a rimanere, in qualche modo, nell’argomento spaziale. Ecco la comparazione dei costi di trasporto di 1 kg di beni per razzi.

Non tutti gli imprenditori privati sono in grado di investire in un settore così economicamente impegnativo. Ma quelli che ci riescono, dimostrano che l’iniziativa privata è sempre più efficiente.


Yuri Gagarin

La Russia contemporanea ha ereditato dall’URSS una serie di feste, la maggior parte delle quali non ha mai avuto alcun senso. Alcune di queste fortunatamente sono state abrogate (come, per esempio, la festa dalla rivoluzione), altre non sono più delle festività ufficiali. Qualcuna, come la «festa del difensore della patria» (23 febbraio), sopravvive ancora.

Solo due feste del periodo sovietico sono generalmente riconosciute dai russi: il Capodanno (ritenuto importante quanto il Natale in Europa) e il Giorno dei cosmonauti (che si festeggia il 12 aprile).

Appena (?) 56 anni fa, il 12 aprile 1961, è stato lanciato nello Spazio il primo uomo della Storia, Yuri Gagarin. A partire dalle 10:48 (l’ora di Mosca) di quel grande giorno Gagarin è una delle persone più strumentalizzate del mondo: lo è stato in sette anni di vita che gli erano rimasti, in occasione della morte, ma pure ora. Oggi, per esempio, anche negli Stati che non festeggiano l’anniversario del suo famoso volo orbitale si parlerà molto di lui. Solo oggi e solo di lui: al suo nome si associa uno dei pochissimi successi positivi sovietici. Nonostante la competizione nel settore spaziale abbia condannato a decenni di fame l’intero popolo, oggi il volo di Gagarin è un successo che non viene messo in discussione nemmeno dai più critici. Ma lui, Gagarin, fu stato solo fortunato: lo scelsero tra altri 20 candidati per il sorriso fotogenico. E, soprattutto, fu il primo uomo a essere tornato vivo dallo Spazio.

Non è stato altrettanto fortunato Sergei Korolev, il progettista dei primi razzi, satelliti e navicelle sovietici. E’ stato lui a far compiere alla umanità il passo più grande: quello la portò nello Spazio. Oggi, purtroppo, è festeggiato da pochissimi. Eppure lo Stato che grazie ad egli ottenne una delle feste più belle, rischiò di ammazzarlo con le proprie mani nei campi di lavoro. Viste le statistiche delle repressioni staliniane, c’è da chiedersi quanti altri korolev non sono proprio sopravvissuti.

Ah, e noi, nonostante le fantasie di moltissimi scrittori, non ci siamo ancora allontanati dal sistema solare.


Una attività a scopo di lucro

Oggi ho aperto il conto Business su PayPal (molto presto scoprirete il motivo).

Nel corso della procedura di registrazione ho dovuto rispondere a una serie domande circa la mia attività.

Tra le possibili risposte alla domanda «Qual è la categoria della tua attività?» ho trovato anche quella che vedete evidenziata sullo screenshot seguente:

IMHO, la religione e la spiritualità sono sempre (per qualcuno) a scopo di lucro.

P.S.: prima o poi fonderò la Chiesa del Grande Mostro Maccheronico, ma non ora.