In un certo momento mi sono chiesto: quale musica estiva poco banale posso postare nella mia rubrica musicale? Ho cercato per un bel po’ di tempo e ho trovato la «Sera estiva» del compositore ungherese Zoltan Kodaly (1882–1967). Composta nel 1906 e dedicata ad Arturo Toscanini, è una delle prime composizioni di Kodaly prodotte in seguito alle sue ricerche nell’ambito della etnografia musicale ungherese.
In generale, penso che Kodaly meriterebbe di essere un po’ più noto di come lo è adesso.
L’archivio della rubrica «Cultura»
A volte – per fortuna raramente – mi torna in mente, saltando fuori da chissà quali profondità e non si capisce per quale motivo, la musica veramente strana. Per esempio, i Ratt con la loro canzone «Back For More» (dall’album d’esordio «Out of the Cellar» del 1984):
Ma, dato che ci sono, aggiungo anche una seconda canzone dei Ratt. Per esempio, la «Nobody Rides for Free» (fa parte della colonna sonora del noto film «Point Break» del 1991):
La prima canzone nel 2025 mi ha fatto un po’ ridere, mentre la seconda sembra ascoltabile ancora oggi. Forse.
Ieri c’era l’anniversario della nascita del compositore francese Louis-Claude Daquin (4 luglio 1694 — 15 giugno 1772), il quale è ancora ricordato come un virtuoso dell’organo e del clavicembalo (e come un discendente di François Rabelais, ma questo fatto curioso è poco rilevante per un post musicale ahahaha).
Una delle composizioni più note oggi di Daquin è «Le Coucou» («I cuculi» dal «Premier livre de pièces» pubblicato nel 1735), proprio con essa apro il post di oggi:
Però lo strumento di Louis-Claude Daquin era il clavicembalo, quindi non posso aggiungere qualche composizione suonata proprio con quest’ultimo. Per esempio, «L’hirondelle» (sempre dal «Premier livre de pièces»):
Avrei potuto aggiungere una infinità di altre composizioni di Daquin, ma so che sarete capaci di trovarle anche da voi.
In alcune occasioni mi è già capitato di postare la musica dei Double Trouble, ma solo ora mi sono accorto di non avere mai postato la musica tratta da un album un po’ anomalo dei loro leader Stevie Ray Vaughan: il «Family Style» registrato con il fratello maggiore Jimmie Lawrence Vaughan nel 1990. Ma è una mancanza facilmente recuperabile!
Il primo brano selezionato dal suddetto album è «D/FW»:
Mentre il secondo brano dallo stesso album è «Telephone Song»:
L’album è stato pubblicato poco più di un mese dopo la morte di Stevie Ray Vaughan.
Quest’anno l’inizio formale dell’estate capita di sabato: potrebbe tale coincidenza per nulla importante o interessante essere sfruttata almeno in un modo sensato? Per esempio, anche questa volta potrebbe essere utilizzata come pretesto formale per postare nella mia rubrica musicale del sabato la parte estiva di qualche ciclo «Quattro stagioni».
Diversi compositori hanno prodotto un proprio ciclo di composizioni con quel nome, ma io devo ancora finire di postare quello di Ástor Piazzolla: mi manca solo una parte, proprio la «Otoño Porteño» (composta nel 1969). Che coincidenza… ehm…
Come nelle occasioni precedenti dei nostri incontri con Piazzolla, inizio con l’interpretazione della composizione scelta registrata dal compositore stesso:
E poi aggiungo l’interpretazione della Royal Concertgebouw Orchestra registrata nel 2014:
L’orchestra del secondo video, in particolare, ci era già capitata per la parte autunnale del ciclo, ma spero che non sia un problema!
L’11 giugno all’età di 82 anni è morto Brian Wilson uno dei fondatori del gruppo americano The Beach Boys. Più o meno tutta la musica del gruppo che mi è capitato di sentire in varie occasioni in passato mi sembra troppo pop, quindi non posso dire essere un grande fan… Allo stesso tempo, capisco che quella musica era in linea con le principali tendenze dell’epoca.
E allora, per puri scopi scientifici, posto nella mia rubrica musicale due canzoni famose dei Beach Boys.
La prima canzone scelta per oggi è la «Surfin’ U.S.A.» (dall’album omonimo del 1963):
La prima canzone scelta per oggi è la «California Girls» (dall’album «Summer Days (And Summer Nights!!)» del 1965):
Hanno un loro posto nella storia musicale.
Ieri sera YouTube ha deciso di propormi qualcosa di interessante che non ho mai sentito prima: il trio tedesco Luca Sestak Trio. Più precisamente, il brano «Solfeggietto (C. Ph. E. Bach)»:
A questo punto sono andato a vedere un po’ il loro canale e ho selezionato per voi anche il brano «Blame Game» (feat Oli Parker):
Grazie YouTube.
A volte in questa rubrica musicale posto non le cose scelte per l’occasione (in base ai criteri più o meno validi), ma qualcosa che da giorni gira nella mia testa apparentemente senza alcun motivo. Oggi è andata proprio così: nella mia testa «girava» la Sinfonia n. 45 «degli addii» di Franz Joseph Haydn.
Eccola, eseguita dalla orchestra della Sinfonia Rotterdam, diretta da Conrad van Alphen:
Solo dopo aver selezionato il video, mi sono accorto che il 31 maggio 1809 (sì, esattamente 216 anni fa) era morto Franz Joseph Haydn. Uno dei miei compositori preferiti mi manda le idee musicali dall’aldilà ahahahahaha!!!!
La puntata odierna della «musica del sabato» è dedicata alla mia recentissima scoperta: il gruppo canadese electro jazz Four80East. La loro formazione era iniziata nel 1997 e ha avuto fasi diverse, direi che sono arrivati in un buon punto…
Ora posto due esempi della loro musica.
Il primo brano selezionato per oggi è il «Sweet Tooth»:
Il secondo brano che ho scelto è il «Last Flight to LA»:
Non male.
Non si sa di preciso quando (e dove) Mozart compose la sua sonata per pianoforte n. 11 in La maggiore. Gli storici della musica si dividono tra le opzioni di Salisburgo, Vienna e Parigi, ma concordano sull’anno più probabile: il 1783. Mentre agli ascoltatori semplici la sonata è conosciuta prevalentemente per il suo terzo movimento, il rondò «alla turca».
Ma io, ovviamente, posto la sonata intera:
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