Festeggiare e azzerare

(27 maggio 2020)

Dato che solitamente non mi piace lasciare le notizie prima della fine definitiva, ora posso aggiornarvi.
Si è avverata una delle ipotesi più «quotate»: la parata militare russa per la vittoria nella Seconda guerra mondiale quest’anno si terrà il 24 giugno. Ieri pomeriggio lo ha annunciato Putin in prima persona.
Coloro che non avessero capito il perché di questa mia comunicazione, rileggano pure il post del 9 maggio.
Io, intanto, passo a un altro prognostico: è molto probabile che lo stesso 24 giugno si tenga anche l’interrogazione popolare sulla riforma costituzionale russa (l’obiettivo più grande della quale è l’azzeramento dei mandati presidenziali di Vladimir Putin). Purtroppo, non è possibile utilizzare un termine tecnico giuridico per quella «votazione», come non ha nemmeno senso commentare seriamente quella «riforma» un po’ assurda. Ma a qualcuno (a chi? ahahaha!) serve l’illusione della larga approvazione popolare, quindi si potrebbe anche chiedere di esprimerla in un clima di «festivo». Certo, legalmente la data delle elezioni va proclamata 30 giorni prima, ma per una persona azzerata si possono anche fare delle eccezioni…
Una data alternativa potrebbe essere il 26 luglio: il giorno della parata navale. Questa, però, sembra meno simbolica e non particolarmente significativa nell’ottica della quarantena che è ancora in corso in Russia. Infatti, nei giorni scorsi alla Duma è stata fatta approvata una norma che consente di votare in qualsiasi «luogo di permanenza» (anche diverso dalla residenza) invitando una commissione elettorale mobile o per corrispondenza.
In ogni caso, è evidente che l’obiettivo sarebbe quello di evitare il giorno unico elettorale di settembre, quando i seggi elettorale saranno sotto la stretta sorveglianza degli osservatori dell’opposizione.

Rubriche: Feste, Russia

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