L’archivio del tag «musica»

La musica del sabato

Oggi il compositore e musicista Antonio Vivaldi «avrebbe» compiuto 345 anni: uso le virgolette perché, ovviamente, è riuscito a compiere quegli anni, ma solo grazie alla propria opera, delle composizioni musicali che ci ha lasciato. In una data del genere non potevo non postare nella mia rubrica musicale qualche sua composizione.
L’eredità musicale lasciataci da Antonio Vivaldi è immensa, ma nella memoria collettiva è rimasto – non del tutto senza ragione – prevalentemente come compositore della musica per violino. Ecco, oggi provo a correggere un po’ quella memoria…
La prima composizione di Antonio Vivaldi che ho selezionato per oggi è la Trio sonata per due oboi e basso continuo

La seconda composizione di Vivaldi di oggi è invece il Concerto per flauto, oboe, violino, fagotto e basso continuo

Benissimo, spero di avere contribuito almeno un po’ a una attenzione un po’ grande – tra i miei lettori – verso la ricchezza delle composizioni di Vivaldi.


La musica del sabato

Nel 1988 Sting aveva pubblicato il mini-album «…Nada como el sol», composto da alcune sue (e non solo) canzoni in spagnolo e portoghese. Sentire la «Frágil» era un po’ strano…

Dopo quel mini-album non mi era mai capitato di sentire Sting in spagnolo. Ma qualche giorno fa mi è capitato, a sorpresa, sentire la «Por Su Amor» di Sting e il musicista spagnolo (?) Kurt. Direi che questa sembra molto più interessante…


La musica del sabato

Per il post musicale oggi ho pensato di selezionare qualche altra composizione di Arcangelo Corelli: questa volta con il semplice pretesto formale del 370-esimo anniversario della sua nascita (l’anniversario che ha avuto luogo ieri, il 17 febbraio).
All’inizio dell’anno scorso avevo postato il concerto grosso «Fatto per la notte di Natale», il quale è l’ottava composizione di una serie di dodici concerti di Corelli scritti prima del 1709. Oggi riprendo la stessa serie.
Inizio dunque con il Primo concerto in re maggiore (versione eseguita dalla Harvard Baroque Chamber Orchestra nel 2015):

E poi aggiungo il Secondo concerto in fa maggiore (eseguito dalla Silesian Chamber Orchestra):

Purtroppo, quello di Arcangelo Corelli non tra i primi nomi che vengono in mente alla maggioranza delle persone quando si parla del barocco musicale. Si potrebbe tentare di correggere questa ingiustizia.


La musica del sabato

Ieri sera ho sentito, quasi per caso, la canzone «I’m Not Ashamed To Sing The Blues» di Salvo Rizzuto. Mi era sembrata di un livello sufficiente per essere condivisa con un pubblico largo e spesso esperto.

Ovviamente, avevo provato subito a informarmi sull’autore… E, a sorpresa, ho trovato pochissima sua musica su YouTube. Proverò a continuare le mie ricerche, mentre per ora metto, in qualità del secondo brano del post odierno, la sua canzone «Feel it» suonata e cantata in collaborazione con Reedom or not.

In ogni caso, è sempre bello scoprire qualcosa di nuovo e valido.


La musica del sabato

Non so se sia capitato anche a voi di leggere, in questi giorni, che in Italia viene organizzata una serie di iniziative teatrali-liriche aventi per l’obiettivo la raccolta dei fondi per il restauro e la trasformazione in un vero museo della cosiddetta «Villa Verdi»: la villa e tenuta di Sant’Agata – in provincia di Piacenza – che a partire dal 1851 fu l’abitazione principale di Giuseppe Verdi.
Io non ho – almeno per ora – un teatro lirico. Non ho nemmeno una sala per concerti o qualche locale del genere per ospitare una delle suddette iniziative. Però posso fare due cose «pro bono»: 1) segnalarvi l’obiettivo generale della raccolta fondi per farvi scegliere, eventualmente, l’iniziativa più interessante e/o accessibile; 2) postare qualche composizione di Verdi per stimolare l’interesse. La prima cosa è già stata fatta, quindi passo alla seconda: quella meno utile (nel senso che Verdi non ha bisogno di essere pubblicizzato da uno come me).
Inizierei con la composizione giovanile «Variazioni per pianoforte e orchestra su „Caro suono lusinghiero“», la quale fu presentata da Giuseppe Verdi nel 1832 all’esame di ammissione al Conservatorio di Milano. Quell’esame ebbe l’esito negativo. Putroppo, non riesco proprio a ricordarmi che nome porta oggi il Censervatorio di Milano…

La seconda composizione di Verdi che ho scelto per oggi è moto più «semplice»: il Valzer in fa maggiore (composto nel 1859). Sicuramente lo avete già sentito in varie occasioni.

Bene, ora siete un po’più preparati al salvataggio del bagaglio culturale materiale dell’Italia.


La musica del sabato

Dieci giorni fa, il 18 gennaio 2023, è morto il chitarrista e cantante statunitense David Crosby. E io, dopo alcuni ragionamenti, ho deciso di dedicare un post musicale alla sua memoria: anche se il giustificare le pubblicazioni sulla cultura con delle date e/o avvenimenti di qualsiasi genere non è una cosa che mi piace tanto. Ma la grandezza e l’importanza di David Crosby nella musica prevale su tutto, dunque faccio una eccezione.
Il primo brano scelto per oggi è la canzone «What’s Happening» del gruppo The Byrds. Si tratta di una delle prime canzoni scritte dal giovane David Crosby per il suo primo gruppo.

La seconda canzone scelta per oggi – sempre tra quelle scritte da David Crosby – è ormai del supergruppo CSN (composto da Crosby, Stills e Nash): la «Long Time Gone». Stilisticamente è più vicina alle mie preferenze.

La carriera musicale di David Crosby è stata lunga e interessante, quindi ripescare da essa solo due canzoni è stata una impresa quasi disperata. Ma almeno ho provato a onorare la sua memoria.


La musica del sabato

Il 7 dicembre 2022 al Teatro della Scala, in occasione della prima per la stagione 2022/2023, è andata in scena una opera del compositore russo Modest Mussorgsky: di questi tempi potrebbe sembrare una scelta sorprendentemente coraggiosa… Ma a me sembra anche una bella manifestazione di un buon senso dell’umorismo: infatti, l’opera eseguita è stata «Boris Godunov». Le persone non sufficientemente informate per poter apprezzare lo scherzo possono leggere qualche articolo che spiega la trama.
Io, nel frattempo, tento di essere non peggio della Scala (che autostima, ahahaha) e vi propongo la suite per pianoforte «Quadri di un’esposizione» di Modest Mussorgsky. L’interpretazione di questa composizione nel suo formato tradizionale che ho selezionato è di Evgeny Kissin:

Ma aggiungo – per le persone particolarmente interessate – pure una buona versione per l’orchestra:

Non so quale delle due preferite voi…


La musica del sabato

Vicente Amigo Hirol è un chitarrista flamenco del sud della Spagna (nato a Guadalcanal e cresciuto a Cordoba) che in trentaquattro anni di carriera da solista ha vinto un Grammy e diversi concorsi di flamenco. Ma oltre al flamenco suona anche altri generi musicali. Alcuni critici musicali lo definiscono «nuovo Paco de Lucia».
Per il post musicale di oggi ho selezionato, come al solito, due composizioni. La prima è la leggera – quasi pop – «Tres Notas Para Decir Te Quiero»:

La seconda composizione scelta tra il repertorio di Vicente Amigo Hirol è il flamenco «Tangos Del Arco Bajo»:

Lascio giudicare a voi se possa effettivamente essere considerato un «nuovo Paco de Lucia». In ogni caso, la sua tecnica sembra essere a un alto livello.


La musica del sabato

Il giorno del Natale ortodosso io, pur essendo un apateista, non potevo non selezionare – per il post musicale del sabato – qualche esempio di musica sacra suonata dalla gente palesemente ortodossa in tutti i sensi.
Il primo brano selezionato è la canzone «Angels In Heaven» interpretata da Chris Rodrigues e Abby the Spoon Lady:

Il secondo brano di oggi è invece la canzone «The Cuckoo» interpretata da Les Blackwell e Abby the Spoon Lady:

In qualità del regalo di Natale vi lascio link del canale YouTube della Spoon Lady.


Un nuovo anno

Però oggi è una domenica, non solo il primo giorno dell’anno: questo significa che dovrei rispettare la tradizione (che ho creato con le proprie mani, ahahaha) e pubblicare qualche video. Ma, considerata la particolarità della data, ho pensato che fosse opportuno fare una edizione speciale del video-post musicale.
Trovo logico postare la canzone «New Year’s Day» degli U2 (dall’album «War» del 1983):

In generale posso dire che questa è, secondo i miei gusti, una delle poche canzoni ascoltabili del gruppo.