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La musica del sabato

Si sta avvicinando un importante anniversario musicale: il martedì 10 ottobre ci sarà il 210-mo compleanno di Giuseppe Verdi. Ovviamente, non potevo ignorare tale evento nella mia rubrica musicale…
Nella ricerca di qualcosa di adatto all’occasione, ho prima di tutto pensato al duetto (sostenuto dal coro) «Libiamo ne’ lieti calici» dall’opera «La traviata»: secondo me va benissimo per la festa di riconoscimento dei meriti del compositore.

E poi ho pensato che sarebbe bello aggiungere qualche aria famosa scelta a caso, per il semplice motivo della sua esistenza. Per esempio, potrebbe essere «D’amor sull’ali rosee» dall’opera «Il Trovatore»:

C’è chi dice che non si fanno gli auguri (e non si festeggia) in anticipo perché questo porterebbe la sfortuna. Ma a Verdi, ormai, quale sfortuna posso portare? Ho pure contribuito – seppure per ora non ce ne sia alcun bisogno – alla conservazione della sua memoria… Dunque spero di avere anticipato bene i festeggiamenti.


La musica del sabato

Per qualche strano motivo non posto da un sacco di tempo le canzoni di Louis Armstrong… Il fatto che sia un genio è già sufficiente per farlo ascoltare, ma per pura, piccola e non tanto strana coincidenza è anche l’artista dalla musica del quale ho iniziato – quasi trent’anni fa – a scoprire il jazz. Quindi per me è un musicista speciale per più di un motivo.
Il primo brano che ho scelto per oggi è «When The Saints Go Marching In»

E poi aggiungo «You’ll Never Walk Alone»

Anche se è sempre difficile scegliere solo due esempi tra una infinità di quelli possibili.


La musica del sabato

Ho pensato che è da un po’ che non posto alcunché dei The Shadows, un gruppo che in alcuni momenti della vita riesce a ridarmi un giusto ritmo e un po’ di energia. Quindi oggi seleziono quasi a caso due loro brani.
Il primo brano selezionato per oggi è «Stingray»:

Il secondo brano selezionato è invece «Shazam»:

Sì, oggi mi andava di fare un post così…


La musica del sabato

Probabilmente avete già letto che al Festival di Venezia è stato mostrato il film un po’ idiota «Maestro» dedicato al grandissimo Leonard Bernstein. Spero almeno che quel fatto si riveli per qualcuno – finalmente! – un motivo per scoprire la musica del compositore.
E, per non farvi aspettare troppo, posto un’altra composizione di Bernstein: la «Serenade after Plato’s „Symposium“» del 1954:

Oggi mi andava così.


La musica del sabato

In settimana ho sentito, per puro caso, una canzone americana del 1983: la «I Want a New Drug» del gruppo Huey Lewis and The News.

Per qualche strano motivo, mi ha ricordato una nota canzone del 1984:

Non ho ancora scoperto se ci siano state delle cause legali. Ma indagherò.


La musica del sabato

La Sinfonia n. 8 in Si minore di Franz Schubert viene comunemente chiamata «incompiuta» perché il compositore aveva completato solamente le sue prime due parti (delle tradizionali quattro). Ma a me sembra che possa essere considerata una composizione logicamente intera e compiuta anche nella sua versione esistente.

P.S.: secondo me prima o poi a qualcuno verrà in mente di chiedere a una AI di completare questa sinfonia sulla base delle bozze di Schubert.


La musica del sabato

Mi sono accorto – non senza un aiuto esterno – di non avere mai postato alcuna canzone di Barry White. In effetti, cantava nei generi che mi capita di ascoltare molto raramente. Però era stato uno degli esponenti più notevoli di quei generi, dunque merita di essere conosciuto e ricordato.
In questo post inserisco due dei suoi brani più famosi.
La prima canzone di Barry White selezionata per oggi è la «You’re the First, the Last, My Everything» (dall’album «Can’t Get Enough» del 1974):

La seconda canzone scelta per oggi è la «Can’t Get Enough of Your Love, Babe» (sempre dall’album «Can’t Get Enough» del 1974):

Bene, un altro debito storico in meno.


La musica del sabato

Franz Joseph Haydn compose e diresse per la prima volta la propria Sinfonia n. 45 in Fa diesis minore nel 1772, mentre si trovò assieme alla orchestra di corte nella residenza estiva del mecenate principe Nikolaus Esterházy. Tale sinfonia si chiama la «Sinfonia degli addii» perché nel corso della esecuzione del finale i musicisti a turno smisero di suonare, spensero la candela del loro leggio e lasciarono la sala: in tal modo i musicisti e il compositore protestarono pacificamente contro un soggiorno forzato prolungatosi eccessivamente in lontananza dalle famiglie. La storia narra che il messaggio sia stato colto.

L’interpretazione scelta per il post odierno è stata registrata – il 9 marzo 2018 – dal vivo dalla orchestra Sinfonia Rotterdam, diretta da Conrad van Alphen. La finale è suonata e recitata proprio come ideato da Haydn.
Ora tocca anche a noi a pensare alla fine delle vacanze.


La musica del sabato

Nella edizione odierna della rubrica musicale ho pensato di ricordare uno dei dischi più noti di Quincy Jones: il «Back on the Block» del 1989. Alla creazione dell’album parteciparono tanti musicisti e cantanti bravi e famosi, ma io – da tradizione che ho creato da solo – seleziono solo due brani.
Il primo brano di oggi è il «The Secret Garden (Sweet Seduction Suite)», al quale parteciparono Al B. Sure!, James Ingram, El DeBarge e Barry White:

E il secondo brano di oggi, sempre dallo stesso album, è il «Birdland»:

Oggi mi andava così.


La musica del sabato

Per qualche motivo sconosciuto mi è venuta in mente la ipnotica «Boléro» Maurice Ravel (composta nel 1928). Dunque, la inserisco subito nella mia rubrica musicale del sabato!

L’interpretazione in questione è quella della orchestra Wiener Philharmoniker diretta da Gustavo Dudamel.