L’archivio del tag «musica»

La musica del sabato

Come probabilmente sapete, la settimana scorsa in Germania si sono tenute le elezioni politiche. Indipendentemente dal loro risultato definitivo e dagli accordi successivi tra i partiti, sapevamo già da tempo che Angela Merkel non avrebbe continuato a fare la cancelliera dopo la formazione di un nuovo governo (anche se tecnicamente avrebbe potuto continuare). Vi state chiedendo come c’entra tutto questo con un post musicale? Ma è elementare!
Qualcuno dei presenti potrebbe anche sapere che il soprannome popolare di Angela Merkel è Mutter (madre in tedesco), quindi ho pensato di rendere onore ai quasi sedici anni di servizio della Mutter Angela con una canzone di un noto gruppo tedesco che si chiama proprio così…
Oggi propongo la canzone «Mutter» dei Rammstein (è contenuta nell’album «Mutter» del 2001):

In qualità della tradizionale seconda canzone del post musicale metterei la «Feuer Frei!» dallo stesso album. Non so come collegarla con gli eventi attuali: provate a farlo voi.

E poi non so se mi sarebbe mai capitata una occasione più opportuna per postare qualcosa dei Rammstein…


La musica del sabato

Formalmente l’autunno è già iniziato? Da quando siamo a settembre, per me è iniziato automaticamente. Di conseguenza, per la scelta della musica del sabato applico la stessa logica dell’estate e della primavera.
Oggi ascoltiamo le composizioni «autunnali» di Pyotr Ilyich Tchaikovsky scritte per il suo ciclo per il pianoforte «Le stagioni» (del 1876):
«Settembre. La caccia»:

«Ottobre. La canzone autunnale»:

«Novembre. Con la troika»:

Gli interessati conoscono (o sono capaci a trovare) le altre nove parti…


La musica del sabato

Il 12 agosto 1991 era uscito il cosiddetto «The Black Album» dei Metallica. Il vero nome ufficiale dell’album è semplicemente «Metallica», ma la copertina totalmente nera ha determinato il nome popolare del disco. Si tratta dell’album di maggiore successo commerciale del gruppo.
In occasione del trentesimo anniversario dell’album, i Metallica hanno pubblicato una raccolta delle cover delle canzoni contenutevi. Tale raccolta si chiama «The Metallica Blacklist» e contiene 53 brani interpretati da diversi gruppi e cantanti singoli. Ogni brano dell’album originale è rappresentato almeno una volta nella raccolta delle cover…
Come potete facilmente immaginare, la canzone dei Metallica più cantata anche dagli altri artisti è la «Nothing Else Matters». Dalla raccolta «The Metallica Blacklist» ho scelto l’interpretazione di Dave Gahan (quello dei Depeche Mode):

Ma in realtà una cosa molto più interessante è la versione della «The Struggle Within» suonata dai Rodrigo y Gabriela:

I Metallica hanno promesso di destinare tutti i ricavi delle vendite della raccolta alla beneficenza.


La musica del sabato

I membri rimanenti del gruppo irlandese The Cranberries hanno pubblicato un video musicale per la loro canzone del 2001 «Never Grow Old» (dall’album «Wake Up and Smell the Coffee»). Il video è dedicato alla memoria della defunta cantante della band, Dolores O’Riordan, che il 6 settembre 2021 avrebbe potuto compiere 50 anni.

Il video è composto da alcuni pezzi delle esibizioni filate dei Cranberries, dalle interviste e dai filmati con la partecipazione di O’Riordan e dei suoi compagni di band. Sarebbero stati inclusi anche dei filmati d’archivio che non erano mai stati pubblicati prima.
Inoltre, gli amici e i familiari di O’Riordan hanno compilato una playlist in sua memoria. Tale playlist include 15 brani dei Cranberries:


La musica del sabato

A quale gruppo potevo dedicare il mio post musicale del sabato nella giornata mondiale della barba? La risposta è ovvia: solo ai ZZ Top!
Molto probabilmente avete letto anche voi che il 28 luglio è morto il bassista storico del gruppo Dusty Hill. Questa notizia triste mi ha fatto pensare che la storia del gruppo possa essere considerata chiusa: i componenti rimanenti dei ZZ Top sono ormai troppo anziani per reinventare l’immagine del gruppo, troppo ricchi per necessitare di sfruttare il proprio passato glorioso e, spero, abbastanza intelligenti per fermarsi in tempo. Anche se non escludo che Billy Gibbons – il più attivo di tutti – possa avere abbastanza idee per continuare la propria carriera sotto qualche altro brand. Ma i veri ZZ Top, intanto, vanno ricordati come uno dei gruppi più impostanti – e sicuramente più divertenti – della storia musicale contemporanea.
Inizialmente avevo voluto essere non troppo banale nella scelta delle canzoni dei ZZ Top per il post musicale di oggi. Avevo dunque selezionato, in qualità della prima canzone, la «El diablo» (dall’album «Tejas» del 1977):

Ma poi ho pensato che un post commemorativo non può non contenere qualche grande classico del gruppo tratto da uno dei loro album migliori. Di conseguenza, ho selezionato la canzone «Sharp Dressed Man» (dall’album «Eliminator» del 1983):

Non escludo di tornare ancora ai ZZ Top in futuro. Lo hanno meritato.


La musica del sabato

Il compositore italiano Umberto Giordano, uno di più noti rappresentanti del verismo musicale, è conosciuto prevalentemente per le sue opere liriche. Ma non esiste alcuna legge che ci obblighi ad ascoltare solo le cose più famose, quindi ho pensato di pubblicare qualche composizione di Giordano meno ovvia… Per esempio, qualche sua composizione per il pianoforte.
Inizierei da questo valzer per pianoforte scritto nel 1907 (e suonato in questo caso da Riccardo Caramella):

E poi la composizione per il pianoforte: «Nel deserto» (suonata sempre da Riccardo Caramella):

Come al solito, spero che i due piccoli esempi riportati spingano a studiare meglio l’eredità musicale lasciataci dall’autore.


La musica del sabato

Ad aprile mi era già capitato di pubblicare un post musicale dedicato agli Scorpions. In quella occasione mi ero però limitato, intenzionalmente, alla stilistica più tipica al gruppo. Oggi, invece, mantengo la promessa e pubblico due delle relativamente numerose ballate rock degli Scorpions (stranamente, esistono delle persone che conoscono solo questo lato secondario del gruppo).
Inizierei con quella più famosa, la «Still Loving You» (dall’album «Love at First Sting» del 1984):

E poi metto la «When The Smoke Is Going Down» (dall’album «Blackout» del 1982):

Come avrete notato, ho evitato una delle più famose. L’ho fatto perché in realtà non tutti – tra i lettori italiani – possono capire certi riferimenti storici e geografici contenuti nel testo. Forse un giorno ne scriverò uno specifico post dedicato.


La musica del sabato

Il compositore russo Nikolai Amani (1972–1904) ebbe una vita relativamente breve e segnata da alcuni seri problemi di salute, la tubercolosi prima di tutto. Inoltre, iniziò a comporre seriamente non prestissimo: solo alla fine dell’800. Di conseguenza, non ci lasciò tante composizioni proprie. Ma fu comunque un compositore interessante, meritevole di attenzione (bisogna anche ricordare che è stato uno degli allievi di Nikolai Rimskij-Korsakov).
Oggi posto queste composizioni di Amani suonate da Phillip Sear:
Prima di tutto la Pièce Élégie (Op. 7).

E poi i tre Preludi (Op. 8).

Nel 1901 Nikolai Amani registrò tre sue pièce per pianoforte a Milano, alla «Ricordi». Dovrei provare a cercare le tracce di quelle registrazioni…


La musica del sabato

Ho saputo della musicista statunitense Samantha Fish dopo avere visto, quasi per caso, la sua partecipazione a un concerto con delle canzoni in stile blues. Il fatto in sé mi ha incuriosito: nella mia concezione del mondo una blueswomen è un fenomeno abbastanza raro. O, almeno, è relativamente poco frequente. Ho dunque provato ad ascoltare un po’ della musica della Fish…
Ho scoperto che il blues non è l’unico genere suonato da Samantha Fish: spesso dimostra anche delle evidenti tendenze al rock e ad alcune correnti meno note di quest’ultimo. La qualità della musica è in ogni caso spesso a un buon livello, quindi può essere pubblicizzata anche in questa sede. Data la discontinuità stilistica, non tento però di selezionare qualcosa di più rappresentativo e scelgo quasi a caso.
Inizierei con qualcosa del periodo iniziale. Per esempio, con la canzone «Money To Burn» (dall’album «Runaway» del 2011):

E poi metto la «Blood In The Water» (dall’album «Belle Of The West» del 2017):

Ok, ora nella mia collezione personale degli autori da studiare meglio c’è un nome in più.


La musica del sabato

Il compositore polacco Krzysztof Penderecki è stato un fenomeno abbastanza raro nella musica classica contemporanea: nonostante la sua tenza più o meno costante a sperimentare qualcosa di nuovo (per esempio, nell’avanguardia musicale), la musica di Penderecki è sempre rimasta facilmente e piacevolmente ascoltabile anche per il largo pubblico. Probabilmente, un giorno pubblicherò qualche sua composizione più innovativa. Oggi, invece, dedicherei il mio post musicale a quelle più famose.
Quindi inizio con la «Trenodia per le vittime di Hiroshima» (scritta nel 1960), il cui nome è stato in realtà assegnatole solo dopo la fine della composizione:

E poi metterei il «Requiem polacco», le diverse parti del quale sono state scritte tra il 1980 e il 2005:

Direi che è almeno da mettere nella lista delle cose da ascoltare…