L’archivio del tag «musica classica»

La musica del sabato

Non ho mai capito perché così tante persone trovano difficile da ascoltare la musica di Charles Camille Saint-Saëns… Certo, nel corso di tutta la sua lunga carriera da compositore, Saint-Saëns è sempre stato un innovatore (forse da giovane lo è stato in una misura un po’ più grande), ma dal punto di vista melodico e ritmico non produceva delle cose impossibili da seguire. Anzi, in alcune occasioni tenderei a pensare proprio l’opposto.
Ma, in ogni caso, non pretendo di apparire un grandissimo esperto. Anche per questo oggi nella rubrica musicale metto due sue composizioni famosissime.
La prima è «Le Carnaval des animaux» suonato dalla Symphony Orchestra of The Stanisław Moniuszko Music School in Wałbrzych:

E la seconda è «Le danse macabre» suonata dalla Orchestra Filarmonica della Radio France:


La musica del sabato

Il post musicale di questo sabato è dedicato a Frédéric Chopin: un grandissimo compositore e musicista polacco che già ai tempi dell’infanzia ebbe delle capacità musicali non inferiori a quelle di Mozart.
Chopin ebbe una vita poco più lunga e non meno «produttiva» e carica di emozioni. Potrei aggiungere che il nostro protagonista morì – come si ipotizza dai biografi a noi contemporanei – di una malattia polmonare, ma forse mi conviene evitare.
Concentriamoci sulla bella musica. Oggi ascoltiamo il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in mi minore (op. 11) suonato dalla Orchestra Filarmonica israeliana con la partecipazione del pianista Evgeny Kissin.


La musica del sabato

Non so se saranno in molti ad apprezzare la battuta, ma questo sabato il post musicale è interamente dedicato alla Sinfonia n. 7 di Dmitrij Šostakovič.
Buon ascolto.

La sinfonia è suonata da hr-Sinfonieorchester – Frankfurt Radio Symphony.


La musica del sabato

Il compositore austriaco Joseph Haydn è particolarmente noto – tra le altre cose – per essere uno dei fondatori della musica classica scritta per quartetto d’archi, intesa come un «sottogenere» musicale. Oltre ad essere un semplice pioniere, ha pure raggiunto dei notevoli risultati su tale strada (un fenomeno molto più raro di quanto possa a volte sembrare).
Quindi appare abbastanza evidente il principio di selezione della opera musicale che ho applicato per il post odierno.
L’unico mio dubbio è stato quello di scegliere tra una opera completa (Opus 74 del 1793)…

… e una parte breve di una opera notevolmente più famosa (da Opus 76 del 1976)…

Come potete vedere, ci sto ancora pensando.


La musica del sabato

Il compositore francese Georges Bizet è troppo famoso per esservi presentato pure da me. Quindi il tentativo di dedicargli un post un po’ meno banale di quello che verrebbe in mente alla maggioranza delle persone può essere basato sulla seguente logica. Dato che Bizet fu considerato dai suoi contemporanei un pianista virtuoso, proviamo ad ascoltare qualche sua composizione per il pianoforte. Conoscendo infatti perfettamente lo strumento, poté esprimere al meglio le proprie capacità da compositore proprio scrivendo per questo strumento.
Metterei due composizioni brevi.
La prima è «Chasse fantastique» («Caccia fantastica» del 1865):

E la seconda è «Jeux d’enfants» («Giochi dei bambini» del 1871):


La musica del sabato

Per il post musicale di oggi ho scelto la Sinfonia n. 1 (detta «Jeremiah») del compositore statunitense Leonard Bernstein. Non mi importa molto il fatto che essa sia stata scritta su una storia biblica: valuto e apprezzo sempre il solo aspetto artistico dell’opera.


La musica del sabato

Il compositore Mikael Tariverdiev (1931–1996) nacque da genitori armeni in Georgia, studiò musica a Erevan (Armenia) e a Mosca. Proprio a Mosca condusse tutta la sua vita professionale, diventando noto al largo pubblico soprattutto in qualità dell’autore della musica per il cinema. Al giorno d’oggi è stato calcolato che Tariverdiev scrisse la musica per 132 film sovietici e russi, diversi spettacoli teatrali, oltre cento canzoni, 4 balletti, 5 opere, 1 sinfonia, 3 concerti per organo, 3 concerti per violino e orchestra. Si tratta, comunque, di numeri approssimativi, in quanto lo studio del suo archivio musicale non è tuttora stato completato.
Quest’ultimo fatto, in particolare, è una fonte di tante speranze per gli amanti della musica: Mikael Tariverdiev è stato un compositore molto interessante. Sappiamo, inoltre, che una parte consistente della musica strettamente classica fu scritta dal compositore nella seconda – o spesso anche nella più tarda – parte della vita.
Per il post musicale di oggi ho scelto il suo «Trio per violino, violoncello e pianoforte» (bello nella sua semplicità):

In qualità del bonus track pubblico una delle musiche per un popolarissimo film sovietico degli anni ’70. Il nome convenzionale del brano è «San Pietroburgo sotto la neve».


La musica del sabato

Chi avrà l’onore di chiudere quest’anno musicale sul mio blog? Ho riflettuto a lungo sulla candidatura più adatta e alla fine ho scelto il compositore francese Claude-Achille Debussy. Assieme al già ascoltato in questa sede Ravel, è uno dei rappresentanti principali dell’impressionismo musicale.
Il nostro protagonista di oggi non ebbe mai abbastanza pazienza per completare una opera musicale lunga (con l’unica eccezione dell’opera «Pelléas et Mélisande»), ma a differenza di molti altri artisti non fu – a quanto ne so – particolarmente dispiaciuto per questa sua irrequietezza.
Tale modo di produrre l’arte che si vuole con la serenità interiore ha tutta la mia approvazione (anche se comprendo che gli artisti non ne hanno assolutamente bisogno), quindi oggi mi organizzo nel modo seguente.
Inizio con la cantata «L’enfant prodigue» (scritta nel 1884):…

… e poi continuo con una opera brevissima: «L’isola della gioia» («L’isle joyeusse», scritta nel 1905):

Spero che i giorni rimanenti del 2019 e almeno tutto l’anno prossimo siano per voi pieni di gioia.


La musica del sabato

Per l’edizione odierna della mia rubrica musicale ho volute scegliere qualche composizione di Sergej Prokofiev. Non è sempre necessario scegliere qualcosa di raro o poco noto: il mio obiettivo è sempre stato quello di condividere la musica bella.
Così, oggi vi propongo la famosissima Sinfonia n. 5 in Si bemolle maggiore, scritta tra l’estate e l’autunno del 1944.

Oggi non volevo distrarvi con troppe parole.


La musica del sabato

Giya Kancheli è stato uno dei compositori georgiani contemporanei più interessanti e sono costretto di scriverlo al passato solamente per una questione formale: è morto il 2 ottobre 2019.
Nel mondo Kancheli è noto prevalentemente per le sue composizioni orchestrali, mentre nella maggioranza degli Stati dell’ex URSS è conosciuto anche come l’autore delle musiche di diversi film popolari.
Per il post musicale di oggi ho pensato però di scegliere qualcosa di universalmente apprezzabile. Potrebbe essere, per esempio, la Sinfonia n. 5 «To the Memory of My Parents» (finita e suonata per la prima volta nel 1977).

In qualità del bonus track metterei un esempio della musica da film (dato che in un certo senso l’ho già annunciata). Qualcosa di molto semplice, per esempio il tema principale del film «Mimino» (per pura coincidenza, sempre del 1977).

Forse più in avanti lo sentiremo ancora. Ma non è necessario aspettare che succeda per l’iniziativa mia.