Da oltre un anno i vari personaggi russi che hanno combattuto nella guerra in Ucraina e per qualche motivo sono già tornati vivi nelle proprie città, vengono regolarmente invitati nelle scuole locali per raccontare agli scolari delle proprie «imprese eroiche». Non ho ancora scelto le parole pubblicabili per scrivere in dettaglio di questa «tradizione», dunque oggi vi racconto solo di un recente episodio
La settimana scorsa alcuni ex mercenari della CMP «Wagner» e i veterani dell’organizzazione «Combat Brotherhood» hanno tenuto una «lezione di coraggio» nella scuola n. 31 di Ulan-Ude (una città nella regione siberiana Buriazia) per gli alunni di varie età. In qualità del materiale illustrativo, alcuni di quei personaggi non solo erano mascherati (anche questo in realtà succede spesso), ma hanno pure portato una bandiera con la scritta «Niente di personale, siamo stati pagati. Il Gruppo Wagner».
A questo punto io ho voluto diventare, almeno per qualche secondo, un grande ottimista e formulare una idea: si potrebbe organizzare una bella raccolta fondi per permettere a quei personaggi e i loro numerosi colleghi di esercitare la professione amata in casa. La storia russa degli ultimi 107 anni insegna che per raggiungere il successo politico sarebbe sufficiente esercitarla nei pressi di qualche muro in mattoni rossi e pochi altri palazzi.
Le elezioni presidenziali finlandesi sono state vinte – con il 51,6% dei voti – dall’ex premier Alexander Stubb. La figura del Presidente non è di importanza primaria tra le Istituzioni finlandesi, ma si tratta comunque di una personalità dello Stato importante.
Di conseguenza, sono stato contento di leggere alcune prime dichiarazioni del presidente eletto di un nuovo Stato-membro della NATO sulle questioni internazionali attuali. Per esempio, ha detto di non vedere una possibilità del «dialogo politico» con Putin mentre continua la guerra in Ucraina: «Tutti vogliamo trovare una via per la pace, ma mi sembra che al momento questa via passi solo attraverso il campo di battaglia».
I politici europei capaci di valutare realisticamente la situazione corrente sono, purtroppo, pochissimi (ma più di quelli capaci di prendere anche delle decisioni sensate), dunque non posso non esprimere la mia gioia di fronte alla comparsa di qualche nuovo (almeno per me) personaggio.
Anche se devo riconoscere che, a causa della vicinanza geografica alla Russia e ai tristi precedenti storici, i politici finlandesi sono molto più portati alla realisticità rispetto a un europeo medio.
Ora sono pronto a comunicarvi la notizia della pubblicazione sul mio sito del traslitteratore dell’alfabeto bulgaro. Come sapete – o come potete facilmente immaginare – si tratta di uno strumento che converte con un click i caratteri cirillici bulgari in caratteri latini. Nel caso specifico dello strumento proposto, la traslitterazione – o, se preferite, la romanizzazione – dell’alfabeto bulgaro può essere eseguita secondo qualsiasi dei 13 sistemi esistenti (ufficiali e non).
Testatelo e pubblicizzatelo tra le persone alle quali potrebbe essere utile. E, ovviamente, scrivetemi dei difetti e degli errori trovati. Spero che lo strumento si riveli utile ad almeno una persona su questo pianeta.
Seguiranno gli annunci degli traslitteratori di altri alfabeti.
Le persone più interessate possono scrivermi di quale traslitteratore hanno bisogno.
Zelensky e Zaluzhny si salutano, ma, secondo me, solo temporaneamente:
Ora Zaluzhny deve evitare (e spero che ci riesca) gli errori politici (tipo accettare qualche incarico che comporti l’attribuzione delle colpe varie) per essere eliminato del tutto.
La sinfonia per contralto, tenore e orchestra «Das Lied von der Erde» («Il canto della terra») di Gustav Mahler fu composta nel 1909. Dal punto di vista cronologico, è successiva alla sinfonia № 8, ma non ha un numero perché il 9 si rivelò fatale per Beethoven e Bruckner, i compositori preferiti di Mahler. Si tratta di una forma di scaramanzia che non pregiudica assolutamente la qualità della composizione stessa:
[In questo specifico caso è diretta da un altro genio: Leonard Bernstein (nel 1972).]
Per Gustav Mahler, poi, la sinfonia «fatale» fu non la nona (che poi sì decise di comporre e numerare), ma la decima: non finì di comporre proprio quella…
L’articolo che vi segnalo questo sabato formalmente parla del partito di estrema destra Alternativa per la Germania, i cui deputati hanno coordinato i testi dei loro discorsi con i responsabili della FSB e, su ordine di questi ultimi, hanno «fatto causa» al Governo per fermare gli aiuti militari all’Ucraina.
Dal punto di vista sostanziale, però, l’argomento dell’articolo è ancora più interessante. Infatti, il suddetto testo ci mostra che i membri della FSB – anche quelli che dovrebbero essere specializzati nel reclutamento di agenti o utili idioti nell’Occidente – in realtà sono convinti che tutto, qualsiasi cosa di questo mondo, può essere ottenuto con i soldi. Sono convinti di poter comprare anche delle cose tecnicamente impossibili (per esempio, a causa delle procedure adottate negli Stati europei). Mentre gli intermediari europei della FSB stessa utilizzano l’organizzazione per riuscire a fare un po’ di bella vita.
Insomma, per chi conosce poco i modi di fare della FSB potrebbe essere un articolo molto prezioso.
Ah, sì: si tratta di un articolo un po’ più esteso di quello analogo che è stato pubblicato da alcune fonti europee.
La mia prima reazione al cambio del comandante in capo delle forze armate ucraine: in condizioni di impossibilità (sia effettiva che legale) di tenere elezioni presidenziali, Zelensky ha deciso di giocare un po’ alla politica interna e di rimuovere un uomo che molti consideravano il futuro rivale politico di Zelensky stesso.
Naturalmente, ammetto che una persona con il passaporto russo in tasca non dovrebbe criticare i politici ucraini, ma personalmente io, in primo luogo, sto augurando da sempre all’esercito ucraino e al popolo ucraino di vincere, e, in secondo luogo, vedo che Zaluzhny stava facendo tutto il possibile (con i mezzi forniti da Zelensky) per condurre con successo la guerra. Mentre il presidente ucraino un giorno si sveglia e decide di rischiare a diventare colpevole non solo di aver sprecato una persona preziosa, ma di avere pure cambiato negativamente la situazione militare. Semplicemente perché ha cambiato solo per cambiare, senza un motivo visibile e con degli obiettivi invisibili per le persone che augurano la vittoria.
Spero che tutto vada comunque bene.
I residenti della regione russa Udmurtia la sera del 7 febbraio hanno pubblicato sui social delle registrazioni che mostrano alte fiamme di fuoco palesemente causate da una esplosione. Gli autori del video hanno ipotizzato che l’esplosione si sdia verificata sul poligono della fabbrica di Votkinskiy nel villaggio di Yagul, situata a 12 chilometri da Izhevsk. La fabbrica produce, tra le altre cose, anche delle attrezzature militari di vario genere.
L’amministrazione locale, però, ha dichiarato alle agenzie di stampa statali che si sarebbe trattato di un test di motori di una nave spaziale…
Guardiamo la foto ancora una volta…
Non so perché, ma a me viene la voglia di fare gli auguri a uno Stato confinante con la Russia per una ennesima operazione di successo…
Il Parlamento ucraino (Verkhovna Rada) ha prorogato per altri 90 giorni – fino al 13 maggio – la legge marziale e la mobilitazione generale dichiarate dopo l’inizio dell’invasione russa del 24 febbraio 2022. Il relativo disegno di legge, presentato dal Presidente Vladimir Zelensky, è stato sostenuto da 335 deputati su 355, mentre altri 20 non hanno partecipato al voto.
Si tratta di una misura assolutamente logica, normale, purtroppo quotidiana per l’Ucraina di oggi e, di conseguenza, non particolarmente interessante. Io ne scrivo solo per sottolineare un piccolo dettaglio temporaneo: in base alla legislazione ucraina vigente, le elezioni presidenziali, parlamentari e quelle locali sono vietate in Ucraina durante il periodo del vigore della legge marziale. Dunque, ora abbiamo una conferma definitiva del fatto che durante la fase attiva della guerra le elezioni presidenziali ucraine (che avrebbero dovuto svolgersi a marzo) non si faranno. A me questa continua a sembrare l’opzione meno brutta: alle elezioni devono poter partecipare i residenti di tutto il territorio nazionale e scegliere non in base alle promesse populiste (anche quelle normali per le elezioni democratiche) elaborate anche sull’argomento di una guerra difensiva.
Il «Politico» scrive che i diplomatici europei il tredicesimo pacchetto di sanzioni (programmato per il 24 febbraio 2024) contro lo Stato russo come «simbolico», poiché è necessario più tempo per concordare «qualcosa di più grande». Per ora si parla dell’idea di limitare i movimenti dei diplomatici russi al territorio dello Stato in cui sono accreditati (non so come possa essere realizzata una idea del genere), le nuove restrizioni sulle persone i cui beni nell’UE sono già congelati (e allo che senso hanno le nuove sanzioni?) e «il divieto per un maggior numero di aziende di esportare beni a doppio uso».
Insomma, per il secondo anniversario della guerra in Ucraina hanno inventato un nuovo pacchetto di sanzioni praticamente inutili, non sensibili per Putin e tutta la sua cerchia. Perché, come dicono gli stessi funzionari comunitari, dopo due anni di guerra «è necessario più tempo».
Vi è mai capitato di discutere con le persone che si lamentano della burocrazia europea?