L’archivio del Maggio 2025

La musica del sabato

A volte in questa rubrica musicale posto non le cose scelte per l’occasione (in base ai criteri più o meno validi), ma qualcosa che da giorni gira nella mia testa apparentemente senza alcun motivo. Oggi è andata proprio così: nella mia testa «girava» la Sinfonia n. 45 «degli addii» di Franz Joseph Haydn.
Eccola, eseguita dalla orchestra della Sinfonia Rotterdam, diretta da Conrad van Alphen:

Solo dopo aver selezionato il video, mi sono accorto che il 31 maggio 1809 (sì, esattamente 216 anni fa) era morto Franz Joseph Haydn. Uno dei miei compositori preferiti mi manda le idee musicali dall’aldilà ahahahahaha!!!!


Non posso non consigliare un testo uscito questa settimana che racconta un fatto interessante: i giornalisti del gruppo danese Danwatch hanno ottenuto dal database pubblico delle gare d’appalto russe più di due milioni di documenti relativi agli appalti militari russi per l’ammodernamento su larga scala dei silo sotterranei di missili con testate nucleari strategiche. Questi documenti forniscono alcune informazioni sulla progettazione, le condizioni e l’ubicazione di questi silos. In breve, ci dicono qualcosa sulle armi nucleari russe.
Queste letture non sono solo interessanti. Sono anche una fonte di gioia: ora qualcuno dovrà ridisegnare, mascherare, rimodellare, ricollocare, etc. un gran numero di strutture legate alle armi nucleari russe. Questo significa pensare a molte cose, ma non all’uso delle suddette armi (se, ovviamente, qualcuno ci pensava).


Scopriremo se

Ieri Maria Zakharova, la rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo, nel corso della trasmissione «60 Minuti» del canale televisivo statale Rossiya 1 ha dichiarato: la composizione della delegazione russa al secondo round di negoziati con l’Ucraina a Istanbul sarà la stessa dei colloqui del 16 maggio.
Il giorno prima, il 28 maggio, Donald Trump ha dichiarato: nel corso delle prossime due settimane scopriremo se Putin vuole la pace… Eh? Putin vuole cosa? Riusciremo a scoprire qualcosa? Ok, non importa. L’importante è che Trump aveva fatto la stessa dichiarazione il 19 maggio, il 27 aprile… In pratica, fa la stessa dichiarazione ogni due o tre settimane e ogni volta conta di scoprire qualcosa. La prossima volta dovrebbe capitare il 12 giugno: conoscendo Trump, non mi sorprenderò.
Mentre voi non dovreste sorprendervi per il fatto che Putin manda a Istanbul gli stessi buffoni di prima. Perché voi non siete Trump che spera di scoprire qualcosa.


Spino d’Adda, 18 aprile 2025

Ho finalmente pubblicato il rapporto fotografico sulla mia visita a Spino d’Adda del 18 aprile 2025.
Anticipo subito che sono andato a vedere questo piccolo comune per due motivi:
1) ho sentito più volte il suo nome, ma non ho mai capito se quest’ultimo corrisponde a un posto bello o brutto,
2) il comune si trova vicino ad altre località potenzialmente interessanti.
Voi, invece, avete la fortuna di poter scoprire tutto senza nemmeno alzarvi da quel mobile sul quale siete seduti, ahahaha


Un vero miracolo…

Dagli USA arriva una notizia incredibile: Trump non cambiato idea in 24 ore! (Sì: come sappiamo, l’unica cosa che è capace di fare in 24 ore è dire o fare l’esatto contrario rispetto a prima.) Sul proprio social ha continuato a criticare Putin, dicendo che quest’ultimo «sta giocando con il fuco»:

What Vladimir Putin doesn’t realize is that if it weren’t for me, lots of really bad things would have already happened to Russia, and I mean REALLY BAD. He’s playing with fire!

Boh, speriamo che finalmente si tratti di un contatto con la realtà stabilito!


Ha iniziato a sospettare qualcosa

Ieri Trump ha dichiarato che Putin è impazzito e ha iniziato a uccidere molte persone, non solo i militari:

I’ve always had a very good relationship with Vladimir Putin of Russia, but something has happened to him. He has gone absolutely CRAZY! He is needlessly killing a lot of people, and I’m not just talking about soldiers. Missiles and drones are being shot into Cities in Ukraine, for no reason whatsoever. I’ve always said that he wants ALL of Ukraine, not just a piece of it, and maybe that’s proving to be right, but if he does, it will lead to the downfall of Russia! Likewise, President Zelenskyy is doing his Country no favors by talking the way he does. Everything out of his mouth causes problems, I don’t like it, and it better stop. This is a War that would never have started if I were President. This is Zelenskyy’s, Putin’s, and Biden’s War, not «Trump’s,» I am only helping to put out the big and ugly fires, that have been started through Gross Incompetence and Hatred.

Il Cremlino, invece di chiedersi dove sia stato Trump per undici anni, ha detto che il post di Trump era dovuto a un «sovraccarico emotivo».
Il sovraccarico emotivo dovuto all’osservazione quotidiana di questa guerra non è un fenomeno impossibile, nemmeno per un non-Trump (ma anche in presenza dell’effetto di assuefazione). Ma questo non annulla la domanda non posta dal Cremlino: dove è stato Trump in tutti questi anni?
Io ho una variante della risposta: è il momento di sospettare che mentalmente fosse stato – e si trovi ancora – più o meno tra le stesse nuvole di quell’ex presidente «sonnolento» che ama tanto criticare. Ricorda alcune cose buone del lontano passato, ma è completamente ignaro di tutto ciò che è accaduto più di recente (come i recenti negoziati tra Ucraina e Federazione Russa che Trump ha ordinato di iniziare dopo la loro conclusione). Vi ricorda già qualche peculiarità da vecchio?
Trump non è molto più giovane di Biden. È (era) importante non perdere il momento in cui non basta più dargli dello stupido.


Che è successo?

Non avevo nemmeno intenzione di leggere dell’esito della riunione del G7 in Canada: si sapeva che gli Stati Uniti si erano rifiutati di accettare un comunicato congiunto che condannasse la guerra putiniana contro l’Ucraina ed era chiaro che sarebbe stato adottato un comunicato completamente inutile e senza senso.
Ma poi ho scoperto che in un comunicato congiunto i ministri delle Finanze del G7 hanno condannato la «guerra brutale» della Russia contro l’Ucraina e hanno promesso di rafforzare le sanzioni contro Mosca se Putin continuerà a ritardare il cessate il fuoco.
A cosa sarà dovuto questo miracolo? Perché si sono decisi di fare almeno questo tipo di dichiarazione? Boh… Certo, è chiaro che i comunicati non hanno molto valore e non obbligano i propri autori ad alcuna azione, ma l’accaduto è comunque interessante.


Nemmeno i rappresentanti del Sud Africa lo hanno picchiato per i fake:

Bisognerebbe fare i complimenti a tutta la delegazione sudafricana che ha saputo contenersi, ma, allo stesso tempo, non abbiamo più nessuno in chi sperare.


La musica del sabato

La puntata odierna della «musica del sabato» è dedicata alla mia recentissima scoperta: il gruppo canadese electro jazz Four80East. La loro formazione era iniziata nel 1997 e ha avuto fasi diverse, direi che sono arrivati in un buon punto…
Ora posto due esempi della loro musica.
Il primo brano selezionato per oggi è il «Sweet Tooth»:

Il secondo brano che ho scelto è il «Last Flight to LA»:

Non male.


Se anche a voi è capitato di sentire qualcosa della uccisione – avvenuta in Spagna il 21 maggio – del giurista ucraino Andriy Portnov (ex deputato della Verkhovna Rada e collaboratore del presidente Viktor Yanukovych), potete seguire questo link per capire un po’ meglio chi fosse e per quali motivo era un personaggio noto in una certa area dell’ex URSS.
Segnalo quell’articolo anche perché i media occidentali, molto spesso, sono costretti loro stessi ad andare a scoprire il significato della notizia solo nel momento in cui è nata. Per loro è normale perché l’argomento non rientra nell’insieme dei loro interessi quotidiani, ma, allo stesso tempo, i tempi tecnici ridotti non consentono di approfondire come si deve…