L’archivio del 7 novembre 2024

Non disperiamoci per Trump

Certo, prendere la maggioranza dei voti del popolo alle elezioni presidenziali statunitensi non è il sinonimo di vincere le elezioni presidenziali statunitensi (lo dovrebbero sapere / ricordare tutti). Certo, possiamo aggrapparci all’ultima speranza… Però sembra abbastanza ovvio che Trump sta per ridiventare il Presidente degli USA. Se non dovesse succedere qualcosa di straordinario.
Non posso dire con certezza (e in anticipo) in quale misura il ritorno di Trump si possa rivelare un fenomeno negativo. Naturalmente è negativo, ma non posso prevedere fino a quale punto… A giudicare dal suo primo mandato, Trump dice un sacco di stronzate, ma, allo stesso tempo, mi ricordo che a) ne realizza (o riesce a realizzarne) solo una parte e b) Biden si era prontamente preso il merito di alcune delle cose che proprio Trump aveva fatto. L’aspetto sicuramente negativo è il fatto che Trump è estremamente imprevedibile. Ma in alcune situazioni questo può essere anche un pregio, perché non se ne poteva più della totale impotenza dimostrata dalla amministrazione Biden (mentre Harris, in questo senso, nel corso della propria campagna elettorale aveva dimostrato di essere ancora peggio).
Insomma, per ora non posso dire che il mondo stia per crollare. Anzi, più precisamente: negli ultimi anni sta già rotolando in una brutta direzione, ma senza alcun merito di Trump. Possiamo solo osservare quanto ne riesce a contribuire in soli – per fortuna! – quattro anni che gli rimangono.
Molto più preoccupante – e potenzialmente pericoloso – della semplice elezione di Trump è il fatto che i repubblicani stanno per ottenere la maggioranza in entrambe le Camere: non per il fatto che sono repubblicani (in termini assoluti io stesso sarei molto più vicino al partito Repubblicano che quello Democratico), ma per il fatto che in questo modo aumenta il potere di Trump. Riuscirà a nominare con più facilità le «proprie» persone alle posizioni che gli interessano e quindi stravolgere l’intero sistema.
L’unica speranza bella a tecnicamente realizzabile, invece, consiste nel fatto che da oggi e fino al 20 gennaio 2025 Joe Biden è libero di fare tutto quello che vuole. Proprio tutto: liberate la vostra fantasia (anche servendovi delle sostanze che volete). Che ne so… Per esempio: finalmente fornire alla Ucraina tutti i mezzi necessari per moltiplicare per zero tutta l’infrastruttura militare russa… Non penso che il vecchietto abbia conservato abbastanza prontezza mentale per riuscire a scatenarsi in questi due mesi e mezzo, ma di consiglieri ne ha.
Boh, vedremo. Dobbiamo resistere per soli quattro anni. Al massimo.