Come sapranno alcuni miei lettori, questa domenica in Ucraina si svolgeranno le elezioni presidenziali. Poco più di un mese fa avevo già scritto dei candidati principali, mentre ora non posso non sottolineare che è interessantissimo osservare la quantità di odio che molti politici e giornalisti ucraini e russi stanno manifestando pubblicamente nei confronti del candidato-comico Vladimir Zelensky. Il solo questo fatto potrebbe funzionare da indicazione attendibile circa i risultati del primo turno, ma per fortuna o purtroppo non è l’unico.
Qualche tempo fa mi sono quasi per caso accorto di una tendenza che accomuna molte elezioni occidentali degli ultimi anni: vanno sempre più di moda i comici. Purtroppo, bisogna aggiungere che tra gli elettori vengono apprezzati prevalentemente i comici di bassa qualità. Conosciamo, tra gli altri, gli esempi degli USA e dell’Italia, vero? Di conseguenza, qualora un vostro amico, conoscente o parente intendesse scommettere dei soldi sull’esito delle elezioni nello Stato X oppure, ancora peggio, diventare un analista politico, consigliategli pure di prendere in considerazione anche questo aspetto professionale dei candidati e/o dei leader. Potrebbe rivelarsi di importanza fondamentale.
L’archivio del 2019 год
I semplici post (o «status») su Facebook vengono creati nell’editor di testo più primitivo che non permette di mettere le parole in grassetto o corsivo, di barrarle o di sottolinearle. Ma tutte queste azioni potrebbero a volte essere utili.
Per fortuna esistono dei servizi esterni capaci di eseguire le operazioni elencate lavorando con l’unicode (a sua volta compreso da Facebook).
Uno di tali servizi è il Facebook format tool. Esso è semplicissimo da usare: inserite il testo, lo abbellite come volete, copiate il risultato nel buffer e poi lo incollate nell’editor di Facebook.
Il risultato pubblicato:
L’unico difetto grosso di questo strumento è l’applicabilità ai soli caratteri latini (comunque sufficienti per una buona parte dei miei lettori).
Per poter lavorare anche con il cirillico potremmo usare il servizio PiliApp, dove però mancano il grassetto e il corsivo.
Il risultato pubblicato:
Spero che siano utili anche a voi.
Come avrete già letto o sentito, dal «rapporto Mueller» risulta che non ci sarebbe stato un accordo tra Trump e Putin (due nomi collettivi) circa l’ingerenza russa nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2016. Il commento migliore di tale notizia è già stato fatto dal caricaturista russo Sergej Jolkin:
«Il procuratore speciale Mueller non ha trovato il legame»
A questo punto, in via straordinaria, dovrei essere io ad aggiungere qualcosa di serio.
Aggiungerei due piccole e banali considerazioni solo parzialmente inerenti alla notizia citata all’inizio. Prima di tutto, ritengo esagerata la portata attribuita da alcuni giornalisti all’intervento russo nelle elezioni americane (intervento non negato dai procuratori americani). Allo stesso tempo, nelle azioni del genere a contare è l’azione stessa e non il risultato.
Di conseguenza, Trump si è liberato da una accusa, ma rimane comunque un produttore dei problemi politici molto efficiente. I politici russi che in questi giorni festeggiano la non-scoperta di un accordo non si rendono probabilmente conte del contenuto delle accuse a proprio carico.
Tutti sanno dell’effetto placebo: si verifica quando consumando, per esempio, una pillola vuota la persona si sente meglio solo perché è convinta che quella pillola faccia bene alla salute. L’effetto placebo è sfruttato da due industrie potentissime: quella omeopatica e quella degli integratori alimentari.
Nella fase dei test di una nuova medicina alla metà dei pazienti viene data la medicina testata e all’altra metà il placebo. Se la medicina testata dimostra un risultato migliore, può essere considerata efficiente. Allo stesso tempo l’effetto placebo funziona su circa il 20% dei pazienti partecipanti al test: tantissimi.
Non tutti sanno che esiste anche l’affetto nocebo. Esso è l’opposto di placebo e ha la stessa natura: l’autosuggestione. Le persone si sentono peggio anche se nella «medicina» che hanno preso non è contenuto alcunché di dannoso. Semplicemente si aspettavano di sentirsi male.
Nella vita quotidiana vedo tantissime persone convinte di essere intolleranti a qualcosa, non solo alle sostanze farmacologiche. E non solo alle sostanze.
Anche gli operai della industria metallurgica devono divertirsi in qualche modo:
Non vi invito a non ripeterlo in casa perché il processo della selezione naturale non deve assolutamente fermarsi.
Il compositore austriaco Franz Liszt è noto prevalentemente grazie alle sue opere per il pianoforte. Questo può motivarmi anche a iniziare il post musicale odierno con una scelta meno ovvia, meno scontata.
Inizierei dunque con il poema sinfonico «Hunnenschlacht» (in italiano, «Battaglia degli Unni») composto nel 1857.
E poi aggiungerei una piccola curiosità musicale: la Liebestraum No. 3 di Liszt è stata utilizzata dalla Nokia per una delle suonerie. Quindi pubblico anche l’originale suonato da Evgenij Kisin:
Qualche giorno fa ho trovato un progetto curioso: una serie di mappe con le linee spartiacque. Qui riporto solo tre esempi.
Il mondo in generale:
L’Europa:
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Con il presente post presento, finalmente, le tre nuove funzionalità del mio sito.
All’inizio di gennaio avevo letto (e poi scritto) del Calendario Internazionale Fisso. Proprio in quei giorni mi ero ricordato di una mia vecchia idea mai realizzata: quella di trasformare in un servizio-web uno dei capitoli del libro «Giochi ed enigmi matematici» di Martin Gardner. In quel capitolo si spiega il metodo di determinare il giorno della settimana per qualsiasi giorno di qualsiasi anno. Ho quindi pensato di non mettere a una ulteriore prova la propria memoria e di non rischiare a fare morire la mia vecchia idea per la seconda volta. Non è certo di chissà quale originalità, ma una idea realizzata è sempre una fonte di soddisfazione.
Informandomi sulle funzioni del PHP più adatte alla realizzazione dell’idea, mi sono però ricordato che non è più necessario scrivere un algoritmo difficile quanto quello di Gardner. La maggior parte del lavoro è stata fatta dagli svilupatori del HTML e del PHP: i due linguaggi si sono evoluti tantissimo anche nella gestione delle date. Sono quindi riuscito a elaborare la parte del calcolo con una velocità anomala (almeno per i miei standard).
Insomma, evito di sovracaricare i miei lettori con dei dettagli tecnici e passo subito a presentare il risultato. Lo faccio così tardi solo perché il perfezionamento di alcuni dettagli era stato messo in pausa per dare la precedenza agli impegni lavorativi più urgenti.
Ora sul mio sito sono disponibili ben tre nuovi strumenti:
1. Il generatore dei calendari – è lo strumento che permette di generare il calendario di qualsiasi anno scelto dall’utente a partire dall’1 d.C..
eugigufo.net/it/tools/calende/
2. Il calcolatore dei giorni della settimana – è lo strumento che calcola il giorno della settimana corrispondente a qualsiasi data scelta dall’utente:
eugigufo.net/it/tools/chenonsiaunlunedi/
3. Il misuratore del periodo – è lo strumento che calcola la distanza temporale tre le due date scelte dall’utente, mostrando la quantità degli anni, dei mesi e dei giorni compresi nel periodo indicato.
eugigufo.net/it/tools/daquantotempo/
Ecco, attualmente sto pensando sulla opportunità di dare la possibilità di salvare il risultato prodotto da ognuno dei tre strumenti in formato PDF. Certo, un utente medio dovrebbe essere capace di farlo anche con le funzionalità del proprio browser, ma forse un buttone presente direttamente sulla pagina potrebbe essere un giocattolo in più apprezzato da una parte dei visitatori?
In ognicaso, sono sempre benvenuti i consigli dei visitatori circa la creazione dei nuovi strumenti e il miglioramento di quelli già esistenti.
Farei notare che il doodle odierno dedicato al compleanno di Johann Sebastian Bach non è una semplice immagine animata. Cliccandoci sopra accederete allo strumento – basato su una rete neurale artificiale – che permette di comporre, salvare e condividere una melodia.
Non è solo un piacevole passatempo per le persone annoiate poco impegnate nel corso di una qualunque giornata di lavoro, ma anche uno strumento utile per creare una musichetta libera dal copyright (quindi utilizzabile gratuitamente anche per le opere che si intende pubblicare da qualche parte).
La vita politica kazaka scorre regolarmente anche dopo l’evento epocale di ieri.
Oggi il Parlamento del Kazakistan ha approvato all’unanimità la rinomina della capitale Astana. Il nuovo nome della città è — sorpresa! — Nursultan.
Colgo l’occasione per ricordare ai miei lettori fantasiosi che in Russia esiste già una città di nome Vladimir: si trova a 176 km a est di Mosca, ha circa 357 mila abitanti e oltre mille anni di storia.
Ma, come spesso capita, c’è sempre una speranza per tutti. La dimostrazione geografica di questa tesi è semplice: in Russia esiste già la città Velikij Novgorod (il nome si traduce come «Novgorod la grande»), ma non esiste ancora un Velikij Vladimir.
P.S.: avrei voluto aggiungere anche le indicazioni stradali verso qualche toponimo italiano di questo tipo, ma non ne ho trovati. Avrò cercato male…