L’archivio della rubrica «Video»

Are you lovin it?

La catena Burger King ha una nuova e un po’ particolare pubblicità video. Perseguendo l’obiettivo di mostrare che i loro hamburger vengono realizzati senza l’uso dei conservanti, ne hanno filmato uno – lo stesso esemplare – «per 34 giorni»… Facendoci dunque vedere come si copre di muffa e marcisce facilmente, proprio come un prodotto naturale.

Dopo avere visto il risultato finale, avete sicuramente sentito la voglia incontrollabile di mangiarne uno, vero?
Io, per esempio, da decenni dubito fortemente che i vari famosi fast food usino realmente solo gli ingredienti naturali. E ora mi sento autorizzato di proporre pure uno slogan innovativo: «Divoralo almeno finché non è marcio».
Complimenti al Burger King per la migliore antipubblicità dell’anno.


Buone notizie

I notiziari televisivi albanesi non mi sembrano particolarmente informativi (probabilmente perché non capisco nemmeno una parola), ma almeno fanno accrescere l’interesse per le questioni internazionali. Penso che i giovani vengano sensibilizzati abbastanza facilmente.

No, non è un esempio di fake news: ecco il sito ufficiale del canale televisivo con i rispettivi video.


La super radio car

L’ingegnere bulgaro Dimitar Tilev per circa un anno ha lavorato sulla realizzazione di una Oldsmobile Dynamic 88 Wagon del 1963 (in scala 1:10) radiocomandata. L’obiettivo del lavoro è stato quello di creare una auto realistica non solo nell’aspetto estetico, ma anche nel comportamento «sulla strada».
La carrozzeria è stata realizzata con una stampante 3D. All’interno della macchina si trovano, in particolare, quattro servomotori (uno per ogni ruota), un accelerometro e un circuito Arduino (che analizza le informazioni ricevute dall’accelerometro e fa derapare l’auto).
Il video illustra quanto può essere realistica una auto di appena 3,5 kg.

Prima di aggiungere anche il video un po’ più lungo, vi do due link per l’approfondimento:
– il sito del progetto,
– la pagina FB del progetto. Continuare la lettura di questo post »


Jeep-Groundhog Day

Molto probabilmente vi eravate già accorti della bella pubblicità della Jeep per il Groundhog Day. È sempre con la partecipazione dei fratelli Murray:


Gli strumenti naturali

Nel video di oggi un coro degli studenti indiani canta l’"Africa" dei Toto, ma la parte del video più interessante è quella iniziale: l’imitazione di un temporale.


Gli scherzi del Deep Fake

Gli sviluppatori della tecnologia Deep Fake continuano a raggiungere dei risultati sempre più spettacolari.
E i video creati con il Deep Fake fanno sempre più paura: non solo per le infinite possibilità di manipolazione dell’informazione, ma anche per il solo loro aspetto estetico. Ecco un recente esempio:

Spero che non lo abbiate visto prima di andare a dormire.


Il DJ set presidenziale

Il Presidente del Turkmenistan Gurbanguly Berdimuhammedow si rende spesso protagonista di video curiosi. Mi sembra di averne già pubblicato qualcuno, ma non riesco a trovare i relativi post con l’ausilio dei tag. Beh, in ogni caso oggi recuperiamo abbondantemente.
Il 30 dicembre 2019 si è tenuto a Asgabat (la capitale del Turkmenistan) un concerto pre-Capodanno per i membri del Governo e del Parlamento e per gli artisti più importanti dello Stato. Al concerto, per poco più di un ora, si è esibito anche il Presidente: ha cantato alcune proprie canzoni, ha recitato un po’ di rap, ha suonato un sintetizzatore e ha tenuto una piccola lezione sugli strumenti musicali…
Ma nel corso della medesima esibizione ha fatto pure da DJ! Ecco la testimonianza video:

Beh, la stilistica dimostra che almeno il Presidente turkmeno vive in un contesto culturale cinese/coreano e non quello europeo (dove tali oscenità sono superate da almeno trent’anni).


Il complesso di inferiorità

Ho scoperto che non solo le persone o i popoli possono manifestare il complesso di inferiorità. Lo possono manifestare pure le chiese. Sottolineo: non le Chiese ma le chiese.
Sull’account Facebook della Sagrada Familia di Barcellona, per esempio, a dicembre era stato pubblicato un video di auguri di buon Natale e Anno Nuovo.
Le parole di auguri vengono cantate e pronunciate in lingua catalana, in inglese, tedesco, arabo e coreano (le ultime due sono particolarmente attuali per gli auguri natalizi). A essere facilmente notata è l’assenza della lingua ufficiale spagnola.

Come sostengono i miei conoscenti che vivono in Catalogna, si tratta di un comportamento molto diffuso nella regione. Alcuni aborigeni, addirittura, perdono ogni percezione del ridicolo e fanno finta di non sapere proprio lo spagnolo. Pensano che in tal modo si mettano in evidenza la loro importanza e il loro spirito di indipendenza.
Mah…


Gli auguri di Putin per il 2020

Come da tradizione, il primo video domenicale dell’anno è quello del messaggio del presidente russo Vladimir Putin per l’anno nuovo (con i sottotitoli italiani). Non perché voglio sembrare un fan di questo funzionario – non lo sono! –, ma perché il contenuto di un discorso del genere è un importantissimo elemento di analisi politica.
Come negli anni precedenti (si veda, per esempio, il messaggio dell’anno scorso), si tratta di un messaggio privo di alcun contenuto concreto. Un messaggio composto prevalentemente dalle parole che avremmo potuto sentire da un conoscente che incontriamo casualmente per strada una o due volte all’anno.
Solamente due passaggi meriterebbero di essere commentati brevemente. Il primo, detto da Putin, a prima vista sembra una battuta: «i nostri piani personali e i sogni sono inseparabili dalla Russia». Ma in realtà non so se si tratti di una battuta sadica («non sognatevi nemmeno di sbarazzarmi di me, pianifico di restare dove sono»), di una confessione sincera da medesimo contenuto o di una semplice frase di rito. Vabbè, lasciamo perdere.
Il secondo passaggio da evidenziare è l’ennesimo richiamo del culto della Seconda guerra mondiale. Un culto nato alla fine degli anni ’60 per volere di Leonid Brežnev, un po’ affievolito negli anni ’90 e ripreso con la forza sempre crescente a partire dai primi 2000. L’importanza di tale culto per la propaganda interna, come pure la sua popolarità alimentata dall’alto, è un argomento serio che merita un testo a parte. Ora mi limiterei a precisare che in assenza dei miglioramenti significativi nella vita della maggioranza dei russi negli ultimi 15–20 anni (soprattutto fuori dalle città principali) e in presenza della politica isolazionista-vittimista, si continua a sfruttare le conquiste del lontano passato. Il popolarissimo slogan ignorante «1941–1945: possiamo ripeterlo» non è mai stato pronunciato dagli esponenti delle Istituzioni, ma a volte mi sembra che ci manchi poco. Il punto è che il passato viene spacciato per il presente nel tentativo di sostituire il misero con il «glorioso». Quindi non stupitevi per quel passaggio di Putin: rispecchia la quotidianità della politica interna russa.


Konstantin Batygin

Trovandomi ancora nel periodo delle semi-vacanze forzate (come, presumo, anche una parte dei miei lettori), dedico il post di oggi a una bellissima video-intervista. Il protagonista del video, l’astrofisico Konstantin Batygin, farà almeno due cose importantissime:
1) risponderà alle domande sullo spazio che molti hanno paura di fare,
2) dimostrerà che le interviste con gli scienziati possono essere divertenti.
Cliccate sul simbolo dei sottotitoli per vedere quelli in inglese: