Il criminale greco antico Erostrato decise, un bel giorno, di diventare famoso incendiando il tempio di Artemide a Efeso. Stranamente, riuscì a raggiungere il pieno successo in entrambe le parti del suo piano: distrusse il tempio e ottenne la fama lunga oltre ventidue secoli.
Allo stesso tempo, oggi non tutti sanno che aspetto avesse avuto la statua di Artemide collocata in quel tempio. Ebbene, eccola, la statua più tettuta di sempre:
Simboleggiava la fecondità.
È veramente sorprendente il fatto che il 99,99% degli insegnanti scolastici insista a raccontare agli scolari esclusivamente le cose meno interessanti per un adolescente medio.
L’archivio della rubrica «Cultura»
Non abbiamo tantissime informazioni biografiche sul compositore franco-fiammingo Josquin Desprez e pure la sua paternità di molte opere precedentemente attribuitegli viene – da circa quarant’anni – messa in discussione. Ma, in ogni caso, possiamo constatare che fu stato uno dei più grandi compositori della sua epoca, quindi del periodo corrispondente all’ultimo quarto del XV secolo e i primi decenni del XVI secolo.
Dal punto di vista stilistico – ma anche quello tecnico – la musica di Josquin Desprez rispecchia tutta la varietà dell’epoca storica indicata. Scegliendo le sue composizioni per il post di oggi mi sono però concentrato sulla musica mondana.
Quindi la prima composizione di oggi è la frottola «Scaramella va alla guerra» (la canzone è di Loyset Compère):
Mentre la seconda composizione è la frottola «El grillo» (oggi alcuni la ritengono, inspiegabilmente, la più famosa):
Anche la musica un po’ antica può essere leggerissima da ascoltare 🙂
Nel film «Jaws» di Steven Spielberg (uscito nel 1975) c’è la scena in cui il cacciatore Quint (recitato da Robert Shaw) schiaccia una latina di birra con una mano per mostrare le proprie forza e vigore.
Gli spettatori di oggi, soprattutto quelli giovani, potrebbero nel migliore dei casi non cogliere il messaggio. Potrebbero non comprendere in cosa consistesse la prova di forza del capitano.
Ebbene, all’epoca le latine furono molto più robuste di quelle di oggi. In particolare, le «pareti» verticali di una latina nel 1975 ebbero il 40% dello spessore in più rispetto a quelle di oggi.
La Neopoleon Studio è una azienda russa che produce i film, le serie televisive, la pubblicità e la musica. Per alcuni anni, fino al 2016, i cinque personaggi-chiave dello studio hanno lavorato anche in qualità di un gruppo musicale, registrando la musica per i film prodotti. Ed è proprio grazie a uno di quei film che ho finalmente scoperto, qualche settimana fa, le loro canzoni (il brano principale mi era sembrato meritevole di attenzione).
Quindi oggi potrei provare a selezionare due canzoni ascoltabili per il tradizionale post musicale del sabato.
La prima sarà «Not a loser»:
E la seconda sarà la versione live di «My lord»:
Molto probabilmente si tratta di una novità anche per voi.
Il compositore Vincenzo Bellini è noto a livello mondiale prevalentemente (o quasi esclusivamente?) come autore delle opere liriche. Tale notorietà è assolutamente meritata ma, allo stesso tempo, è un po’ riduttiva. Quindi oggi tento di proporre qualcosa di un genere diverso: la sua Sinfonia in re minore.
La parte I: Andante maestoso
La parte II: Allegro con spirito
Non so bene il perché, ma questa sinfonia mi da una certa sensazione di giovinezza.
All’inizio di giugno avevo scritto della possibilità di fare una visita virtuale nella tomba del faraone Ramses VI, fotografata un po’ in stile «Google Street View».
Ma in realtà non è l’unico punto archeologico/storico egiziano che piò essere visitato da remoto. Quindi oggi pubblicherei una lista di quei luoghi che potreste vedere mentre siete costretti a stare a casa e a fingere di essere molto impegnati con il computer aziendale:
Catacombe di Kom el-Suqafa
Necropoli di Beni Hasan
Sinagoga Ben Ezra
Moschea Madrassa del sultano Barkuk
Monastero Rosso
Tomba della regina Meresankh III
Tomba Di Menna
Sono molto frequenti gli adattamenti cinematografici delle opere letterarie. Alcuni libri sono stati adattati decine di volte (per esempio, «I tre moschettieri» o alcuni racconti su Sherlock Holmes), altri una volta sola (per esempio, «Il padrino»).
Nella natura esistono delle creature da aspetto umano convinte che diversi liberi (compresi quelli citati tra gli esempi) siano stati scritti sulla base dei film. Molto probabilmente è capitato anche a voi di vedere gli screenshot dei loro post su internet: purtroppo non scherzano.
Ma il fenomeno sociale appena indicato non influisce in alcun modo su un mio semplice pensiero: perché non si fanno gli adattamenti letterari dei film?
Il cinema e la letteratura, come tutte le altre forme d’arte, hanno dei loro limiti nel rappresentare i pensieri, le storie e le immagini. Il cinema può, come sappiamo bene tutti, aggiungere qualcosa non esprimibile con le parole. La letteratura, da parte sua, è assolutamente in grado di recuperare tutto ciò che non è in grado di fare il cinema. Quindi non c’è alcunché di male nel riprendere e raccontare con i mezzi propri qualcosa di visto o letto.
Il gruppo folk rock Blackmore’s Night avrebbe potuto essere interessante per la sola presenza di Ritchie Blackmore. Ma questo non è l’unico motivo per il quale mi piacciono molte loro opere musicali. Il secondo motivo è la scelta di suonare la musica rinascimentale con gli strumenti anche moderni. Mentre l’aspetto estetico-visivo delle loro esibizioni dal vivo può a volte apparire un po’ kitsch, dal punto di vista puramente musicale i risultati mi sembrano meritevoli di una buona pubblicità da parte mia.
È quasi impossibile scegliere due canzoni più rappresentative, quindi vado quasi a caso.
La prima canzone scelta è «Play, Minstrel, Play» (dall’album «Shadow of the Moon» del 1997):
Mentre la seconda canzone di oggi è la «World of Stone» (dall’album «The Village Lanterne» del 2006):
Il gruppo ha anche delle canzoni di generi leggermente diversi: probabilmente un giorno ne dedicherò un post a parte.
Sicuramente lo avete già letto. Dopo anni di tentativi, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan è riuscito a ufficializzare la trasformazione della chiesa Santa Sofia di Istanbul in una moschea. È abbastanza evidente che sia un importante — pur essendo solo uno dei tanti — passo politico sulla strada verso l’abbattimento dello Stato laico. Ma anche un tentativo di accrescere la cerchia dei propri sostenitori tra la popolazione conservatrice…
In realtà, scrivere di queste cose evidenti non era il mio obiettivo principale. Dovrebbero preoccuparsene soprattutto i cittadini turchi.
Il mio obbiettivo principale era quello di constatare il rischio di una grave perdita culturale per l’umanità intera. Santa Sofia conserverà anche lo status di museo? Potrà essere visitata dai turisti? Saranno conservati i mosaici, gli affreschi e tutte le altre opere artistiche originali? Si potrà continuare a fare i restauri e le ricerche archeologiche? Queste sono solo alcune delle tante domande che sono sorte in questi giorni.
Considerate le particolarità del periodo storico che stiamo vivendo, non posso invitarvi a tentare di vedere quella chiesa quanto prima. Però posso proporvi di vedere online quale ricchezza culturale stiamo rischiando di perdere. Le fonti possibili sono tante. Io ne consiglio una interessante ma non largamente nota: la vastissima galleria fotografica Aya Sofya Photo Gallery di Dick Osseman.
Le persone che semplicemente cercano di apparire sempre e comunque politicamente corrette, in realtà sono solo infinitamente noiose. Tutta la loro vita ha il «sapore» dell’acqua demineralizzata. Ma è soprattutto un loro problema personale: i loro amici, conoscenti e colleghi hanno a disposizione molti modi di eliminare quelle persone dalla propria vita.
Le persone che cercano di dettare alla comunità delle regole comportamentali – anche quelle derivanti dai principi più corretti e condivisibili – sono invece socialmente pericolose. Perché superano velocemente ogni limite di ragionevolezza nei modi di agire, nelle proprie richieste e nella scelta delle vittime (in sostanza, delle streghe). Queste persone solitamente appartengono a qualche minoranza attiva e rumorosa (quindi difficilmente evitabile), ma costituita da una massa uniforme grigia (non intendo il colore della pelle!). Scelgono come vittime gli esponenti più interessanti della società: quelli che non si accontentano di produrre l’acqua demineralizzata al posto dei contenuti di qualità.
Più di quaranta anni fa Ray Bradbury aveva già scritto un testo bellissimo sull’argomento. Conviene rileggerlo ogni qualvolta sentite delle accuse verso qualcuno che non tenta di essere completamente inoffensivo verso il mondo intero.
I personaggi della cultura di oggi, purtroppo, si sono sentiti costretti a tentare una azione collettiva. Non so se servirà a qualcosa ma, almeno, non esporrà a dei rischi eccessivi ogni singolo partecipante.