Le persone più interessate al «funzionamento tecnico» di una guerra possono dedicare una parte di questo finesettimana allo studio dell’interessante sito oryxspioenkop.com
Quel sito – che io ho scoperto «grazie» alla guerra di Putin contro l’Ucraina – è un classico esempio del giornalismo basato sul big data raccolto da una molteplicità di fonti molto diverse tra esse. Così, gli autori del suddetto sito si occupano del calcolo delle perdite militari basandosi sui dati arrivati dai social networks, video vari, pubblicazioni sui mass media, fotografia aerospaziale etc. etc.: la precisione del risultato finale pubblicato si rivela abbastanza alta per quanto riguarda le perdite dei vari mezzi militari (non solo carri armati, ma tutte le macchine in generale) e, inoltre, permette di fare una stima «scientificamente» sensata circa le perdite umane. Infatti, con ogni macchina militare distrutta (carro armato, camion, qualche mezzo blindato etc.) viene solitamente distrutto anche il rispettivo equipaggio: ucciso o fortemente ferito.
Leggendo, qualora interessati, i dati riportati sul sito scoprirete quante centinaia dei mezzi militari russi sono da considerare persi perché abbandonati o catturati (complessivamente sono già molti più di mille). Non so riuscireste a immaginarlo da soli, ma quei due dati hanno la stessa esatta spiegazione dell’avanzare lento dell’esercito russo sul territorio ucraino: la corruzione. Infatti, molti mezzi vengono abbandonati perché sono guasti (i soldi per la manutenzione o per i pezzi di ricambio sono stati rubati), con i pneumatici danneggiati (quelli di scorta esistono solo sulla carta) o rimasti senza il carburante (il carburante è magicamente «sparito»). Quei mezzi abbandonati che possono essere recuperati e utilizzati vengono quindi catturati dall’esercito ucraino (ma non sono gli unici a essere conquistati).
Ora potete andare sul sito e provare a fare uno studio attento delle perdite…
Calcolare le perdite
(9 Aprile 2022)
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