Le cifre in rilievo

(1 marzo 2021)

Le cifre e altri caratteri in rilevo sulle carte bancarie inizialmente avevano un senso pratico particolare. In sostanza, al momento del pagamento la carta veniva appoggiata sul piano di una particolare pressa, sopra la carta venivano appoggiate alcune copie di un modulo prestampate alterate con la carta di carbone, dopo di che veniva azionata la pressa. In questo modo venivano ottenute più copie dello stesso modulo di uno scontrino o fattura. Una copia rimaneva al possessore della carta, una al fornitore del bene o del servizio e una veniva spedita alla banca.
So che in alcuni posti (anche in alcune cittadine degli USA!) questo modo molto antiquato di giustificare i pagamenti con una carta bancaria è stato utilizzato fino alla fine degli anni ’90. E non penso che oggi qualche banca si dimostri disponibile ad accettare una stampa di questo tipo.

Ma la vera domanda è un’altra. Perché ora, nel XXI secolo, si continua a produrre le carte bancarie con i caratteri in rilevo? Tutte le informazioni necessarie sono ormai contenute sulla striscia magnetica e sul chip: possono essere trasmesse in via elettronica e, in caso di necessità, anche stampate in un modo a noi abituale.
Anzi, una soluzione ancora più moderna sarebbe quella di abolire le carte bancarie. Tanto, si può fare tutto con il telefono.

Rubriche: Elettronica

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