Il presidente finlandese Alexander Strubb in una intervista a Le Monde ha dichiarato che dopo la prima fase delle trattative sulla pace in Ucraina, si sta avvicinando la fase in cui dovrebbero iniziare i negoziati con la Russia. Allo stesso tempo, secondo il suo parere, il ritiro delle truppe russe dai territori ucraini non può essere considerato una precondizione per l’avvio dei suddetti negoziati.
Direi che si tratta di una «proposta» non più comprensibile di quella di Trump. Vuole che il ritiro completo dell’esercito russo sia il risultato delle trattative? Ma allora c’è il rischio che l’Ucraina non ottenga la riparazione russa dei danni causati dalla guerra (Putin potrebbe dire di avere già concesso tanto). Oppure, addirittura, vuole che si discuta dai quali territori ucraini si debba ritirare l’esercito russo e dai quali no? In questo caso si tratta dei negoziati sulla pesantezza della resa da parte della Ucraina (e gli ucraini, logicamente, si chiederanno per cosa hanno combattuto per tutto questo tempo). Oppure intendeva qualche altra opzione? Boh…
Insomma, se qualcuno dovesse avere un piano per i negoziati tra l’Ucraina e la Russia, sarebbe meglio che lo esponga per intero. Altrimenti fa la figura di una persona non particolarmente intelligente.
Strubb sulle trattative
(31 luglio 2024)
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