È accaduto un evento epocale: i robot della Boston Dynamics non faranno più solo attori dei famosi (e realmente sorprendenti) video e non saranno impiegati (quasi per gioco) solo in alcune singole aziende o enti. Per la prima volta ho letto di una fornitura di massa dei robot della Boston Dynamics a una azienda concreta.
Ebbene, la Boston Dynamics ha annunciato di avere raggiunto un accordo con la DHL: fornirà una flotta di robot da impiegare nei magazzini statunitensi per lo scarico dei pacchi dai camion. I robot in questione si chiamano Stretch e consistono in un braccio robotico posizionato su una base mobile. Con sette gradi di libertà e ventose posizionate sulla estremità del braccio, il robot può «prendere» e spostare le scatole che pesano fino a 23 kg. Lo Stretch è dotato di telecamere e sensori per la navigazione e può funzionare fino a otto ore prima di dover essere messo in carica. Ma il vantaggio tecnico principale di questo robot consiste – pare – nella capacità di operare con le scatole di dimensioni diverse e con quelle accartocciate o danneggiate.
Il Boston Dynamics Stretch ha questo aspetto:
La DHL, a sua volta, comunica che col tempo questi robot saranno impiegati anche in altre fasi della gestione del magazzino.
Di fronte a questa notizia qualcuno potrebbe ricominciare a parlare dei posti di lavoro «rubati» agli umani. Questo qualcuno, però, sarà o un populista o una persona poco informata della realtà. Ma la realtà è molto curiosa: il settore logistico statunitense soffre da tempo un forte deficit della manodopera. L’anno scorso, per esempio, era stato raggiunto il record di 490 mila (!) posti vacanti nel settore. Di conseguenza, ma anche un po’ a sorpresa, le aziende sono costrette a robotizzare i magazzini. Aspettiamo di vedere cosa e come succede in questo ambito in Europa in generale e in Italia in particolare.
L’archivio del tag «robot»
La Boston Dynamics ha pubblicato, qualche tempo fa, un nuovo video che illustra i notevoli progressi dei suoi robots. Il video è bello e interessante, ma un po’ difficile da seguire: molto spesso l’attenzione viene rubata dai The Rolling Stones reali.
Però è breve, quindi si può anche rivederlo più volte…
Il produttore dei robot umanoidi Engineered Arts ha pubblicato uno dei video più belli (ma allo stesso tempo anche un po’ terrificanti) con le proprie creature:
Se Ameca – la protagonista del suddetto video – vi ha incuriositi abbastanza, potete provare a vedere qualche altro video della azienda produttrice. Per esempio, quello dedicato alla testa (realistica e robotizzata) chiamata Mesmer:
Avete visto questi video di notte o, almeno, la tarda sera? Bravi!
I ricercatori del Caltech (California Institute of Technology) hanno creato un robot con due «gambe» e quattro eliche, il quale dovrebbe combinare il volo con il cammino per i suoi spostamenti. I creatori di questo sistema «si sono ispirati alla natura», nella quale gli uccelli utilizzano attivamente le ali per bilanciarsi durante le loro «camminate». Mentre io non riesco a capire perché si debba copiare delle soluzioni un po’ ingombranti quando è possibile sviluppare qualcosa di infinitamente più avanzato (come dimostrano i numerosi successi della Boston Dynamics).
Ma voi potete comunque vedere questo brevissimo video sulla prima versione di LEONARDO («LEgs ONboARD drOne»):
Anche se dal video non si capisce proprio quale funzione pratica svolgano le «gambe»…
P.S.: non so nemmeno se un robot del genere possa essere ingrandito o appesantito: probabilmente, necessiterà delle eliche molto più grandi, diventando dunque meno funzionale.
Molto probabilmente avete già visto l’ultimo incredibile risultato della Boston Dynamics: i robot che praticano il parkour. Ma è sempre bello rivedere le cose fatte realmente bene:
E, dato che ci siamo, aggiungo anche un video sulle alcune particolarità del lavoro di sviluppo di quello che abbiamo appena visto:
Respect a Boston Dynamics!
Nel titolo del video gli autori specificano che questo anfibio sia fatto per spostarsi sul ghiaccio e nell’acqua (o, almeno, può essere interpretato in questo modo), mentre a me sembra che sia quasi universale:
In ogni caso è una invenzione abbastanza curiosa.
Scrivono che la Hyundai Motor stia acquistando la Boston Dynamics.
Cosa ci potrebbe essere di negativo in questo evento? Per esempio, il fatto che la Hyundai Motor si specializza nella produzione dei robot con le ruote. Quindi in futuro rischiamo di vedere meno video curiosi con dei «cani» metallici etc.
Cosa ci potrebbe essere, invece, di positivo sempre nello stesso evento dell’acquisto? Per esempio, il fatto che ultimamente la Boston Dynamics perdeva milioni di dollari all’anno. Quindi il mancato affare ci avrebbe dato la certezza di non vedere più altri video prima o poi.
Per il resto, non è una notizia capace di influire sulla nostra vita.
La velocità con la quale i robot della BostonDynamics diventano sempre più «fisicamente» abili non smette di impressionarmi.
Ora sanno anche ballare:
Sì, ora qualcuno/a vi può dire «Lo sanno fare pure i robot!» Pensateci su.
Forse avete già visto il nuovo video della Boston Dynamics: dieci robot «da tiro» della sua produzione trascinano un camion:
Ma io continuo a preferire quei loro prodotti che oltre alla forza hanno anche altre abilità difficilmente immaginabili – fino a qualche anno fa – per i robot. Per esempio, il robot Atlas: Continuare la lettura di questo post »
Il nuovo paragrafo di Inerario (§ 16) è dedicato a un metodo alternativo (o, se volete, complementare) di regolare la comparsa del proprio sito tra i risultati di ricerca. Si tratta del meta tag robots.
http://www.eugigufo.net/it/inerario/paragrafo16/