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It is not a rocket science

L’imprenditore statunitense David Oliver Sacks ha espresso soddisfazione per lo stanziamento degli aiuti alla Ucraina: ritiene che i quasi 61 miliardi di dollari saranno in grado di coprire esattamente la metà di una potenziale controffensiva estiva.
Elon Musk gli ha risposto dicendo che non vede alcuna strategia di uscita da questa guerra. Solo una guerra perpetua in cui i bambini muoiono nelle trincee a causa dell’artiglieria o delle mitragliatrici e dei cecchini sui campi minati.

A Elon Musk ha risposto consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente ucraino Mikhail Podolyak:

Effettivamente, le soluzioni così semplici non sono una «rocket science», bisogna attivare il cervello per comprenderle ahahahaha


Il “mistero” dei like

Sul social X di Elon Musk stanno accadendo delle cose molto divertenti. Per esempio: il 29 giugno 2023 l’utente Pekka Kallioniemi ha pubblicato il post che riporto di seguito. La foto del post mostra Musk con Naila Asker-zadeh, una presentatrice e propagandista televisiva russa.

All’epoca della pubblicazione il post non aveva provocato una reazione particolare tra il pubblico. Dopo che Musk ha pubblicato un pessimo meme con Zelensky, Pekka ha ripostato il proprio tweet e quest’ultimo è diventato virale: ora ha oltre 25 milioni di visualizzazioni.
A quel punto Pekka e i suoi follower hanno iniziato a osservare con stupore delle strane avventure dei like a questo post: da un lato aumentavano rapidamente, ma dall’altro si perdevano costantemente da qualche parte in decine di migliaia, come se andassero a farsi un giro da qualche parte.


Qui potete seguire in tempo reale le avventure dei like del suddetto post e come vengono gradualmente cancellati.


È noto da tempo che se Musk mette un like o un commento sotto un post su X, quel tweet riceve un’enorme priorità nell’algoritmo: viene mostrato a decine di milioni di persone.
Ovviamente Musk non poteva apprezzare il tweet di Pekka, ma noi dobbiamo essere fiduciosi: questo non ha alcuna correlazione con il fatto che il tweet di Pekka periodicamente perde decine di migliaia di like. Evidentemente, l’algoritmo di X è leggermente guasto. Sappiamo benissimo che Musk è un grandissimo difensore della libertà di parola di Musk.


Poteva impegnarsi in altro

Elon Musk sta facendo tutto il possibile per convincermi di essere scemo. Ieri, per esempio, ha pubblicato questo tweet (oppure ora si chiamano iksate?):

(pubblico lo screenshot perché le pubblicazioni online spesso spariscono, soprattutto  da Twitter  da X)
Secondo me potrebbe smettere di sprecare le forze. Mi sono convinto. O quasi…


Come immagina l’escalation?

Elon Musk ha risposto a un articolo della CNN nel quale si sostiene che avrebbe dato segretamente istruzioni ai suoi dipendenti di spegnere i satelliti Starlink vicino alle coste della Crimea nel 2022 per sventare un attacco delle forze armate ucraine alla marina russa.
In un post pubblicato sul X (ex Twitter), Musk ha affermato di non aver dato istruzioni di spegnere Starlink, perché, secondo lui, in Crimea questo servizio non ha mai funzionato. Musk sostiene di avere rifiutato la richiesta dell’esercito ucraino di attivare il Starlink in modo da garantire il passaggio dei droni a Sebastopoli per attaccare la flotta russa. E spiega il rifiuto dicendo che in questo caso la sua azienda SpaceX «sarebbe stata direttamente coinvolta nella guerra e nell’escalation del conflitto».
Boh… Certo, nessuno può essere obbligato a partecipare a una guerra che per qualche motivo non percepisce come propria (anche se la scelta di rifiutare l’aiuto possibile alla vittima di una aggressione mi sembra amorale). Ma quella che mi fatto «ridere» di più è l’espressione «escalation del conflitto»: ma non si era proprio accorto che la guerra era già in corso? Quale cazius di escalation voleva evitare? Secondo lui, esistono delle guerre «per gioco» e delle guerre «sul serio»? Secondo lui, In Ucraina Putin sta solo giocando?
Inizio a pensare che una persona che si concentra tanto sulla propria attività professionale – anche quando bella e utile – da non avere più tempo per capire anche minimamente cosa stia accadendo nel mondo circostante, sia a volte giustamente classificabile come pazza.


La persona dell’anno 2021

La redazione della rivista «Time» ha scelto la persona dell’anno 2021: Elon Musk
Prima di tutto, è curioso osservare che il sondaggio tra i lettori aveva dato un risultato diverso: le «persone dell’anno» sono diventati il presidente brasiliano Jair Bolsonaro e l’ex presidente degli USA Donald Trump, quindi due mega-freak anti-élite e anti-sistema.
La scelta della redazione, invece, sembra del tutto logica. Elon Musk è un vero visionario capace di influire sulle menti delle persone.
Vediamo la sua capacità di influire sulle menti delle persone dal fatto che ogni qualvolta scrive un tweet, tutti ne discutono indipendentemente da quello che ha effettivamente scritto.
Anche dei cosiddetti «visionari» – come degli utenti del Twitter – ce ne sarebbero tanti. Ma la maggioranza di loro finge di vedere qualcosa nel futuro: non ce li ricordiamo e già il giorno dopo non ci viene in mente di controllare cosa hanno detto. Le idee di Elon Musk, invece, solitamente si realizzano – perché fa tutto con le proprie mani – e iniziano a costare delle somme gigantesche (l’esempio migliore è la Tesla). Prima viene sempre il visionario che sembra essere un completo idiota. Poi, quando si scopre che ha ragione, inizia a essere seguito da una fila di persone «intelligenti» che «hanno sempre pensato allo stesso modo» ma che non hanno fatto nulla prima. Questo è successo non solo con le auto elettriche, ma anche con i progetti spaziali: si è scoperto che l’esplorazione dello spazio dell’era della competizione tra le due grandi potenze non era necessario, mentre lo sono il turismo e le spedizioni private a basso costo verso la ISS.

Insomma, Elon Musk si è meritato il titolo della persona dell’anno.


Prepararsi al falso

Il video di Elon Musk da piccolo di oggi è una buona occasione di scoprire, qualora non lo avreste ancora fatto, in cosa consiste il genere «deepfake»:

Consiste nel sostituire i volti delle persone riprese con quelli degli altri. Questo genere, attualmente diffuso solo in qualità di divertimento, potrebbe in futuro diventare l’assassino delle notizie affidabili (quelle documentate con delle riprese video). Quindi cadrà l’ultima barriera, quella chiamata «l’ho visto con i miei occhi».


Il sottomarino servirà

In Thailandia sono stati estratti dalla grotta tutte le persone imprigionate: è una notizia positiva che diventa subito – so di apparire cinico – meno rilevante della altrettanto nota invenzione di Elon Musk.
In base alle immagini che mi è capitato di vedere in questi giorni, il micro-sottomarino proposto da Musk si sarebbe rilevato inutile e forse dannoso in alcuni passaggi stretti e tortuosi della grotta in questione. Allo stesso tempo, però, dobbiamo costatare due cose. La prima constatazione è banale: la mente di un ingegnere cerca e trova le soluzioni tecniche ai problemi di cui è informata: si tratta della sua attività naturale. Se l’ingegnere è una persona pubblica, diventano pubbliche anche le sue idee: di conseguenza è inutile parlare della autopubblicità gratuita.
La seconda constatazione: in ogni team creato per la soluzione di una emergenza deve essere presente una specie di «sottocommissione» per le soluzioni alternative, quelle avanzate dalle persone mentalmente sane ma palesemente non applicabili. Perché le emergenze non sono mai identiche tra loro, quindi l’inutilità di una soluzione alternativa è quasi sicuramente temporanea. Non affidiamoci alla memoria collettiva, creiamo un archivio delle idee.