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La musica del sabato

Chi avrà l’onore di chiudere quest’anno musicale sul mio blog? Ho riflettuto a lungo sulla candidatura più adatta e alla fine ho scelto il compositore francese Claude-Achille Debussy. Assieme al già ascoltato in questa sede Ravel, è uno dei rappresentanti principali dell’impressionismo musicale.
Il nostro protagonista di oggi non ebbe mai abbastanza pazienza per completare una opera musicale lunga (con l’unica eccezione dell’opera «Pelléas et Mélisande»), ma a differenza di molti altri artisti non fu – a quanto ne so – particolarmente dispiaciuto per questa sua irrequietezza.
Tale modo di produrre l’arte che si vuole con la serenità interiore ha tutta la mia approvazione (anche se comprendo che gli artisti non ne hanno assolutamente bisogno), quindi oggi mi organizzo nel modo seguente.
Inizio con la cantata «L’enfant prodigue» (scritta nel 1884):…

… e poi continuo con una opera brevissima: «L’isola della gioia» («L’isle joyeusse», scritta nel 1905):

Spero che i giorni rimanenti del 2019 e almeno tutto l’anno prossimo siano per voi pieni di gioia.


La musica del sabato

Per l’edizione odierna della mia rubrica musicale ho volute scegliere qualche composizione di Sergej Prokofiev. Non è sempre necessario scegliere qualcosa di raro o poco noto: il mio obiettivo è sempre stato quello di condividere la musica bella.
Così, oggi vi propongo la famosissima Sinfonia n. 5 in Si bemolle maggiore, scritta tra l’estate e l’autunno del 1944.

Oggi non volevo distrarvi con troppe parole.


La musica del sabato

Giya Kancheli è stato uno dei compositori georgiani contemporanei più interessanti e sono costretto di scriverlo al passato solamente per una questione formale: è morto il 2 ottobre 2019.
Nel mondo Kancheli è noto prevalentemente per le sue composizioni orchestrali, mentre nella maggioranza degli Stati dell’ex URSS è conosciuto anche come l’autore delle musiche di diversi film popolari.
Per il post musicale di oggi ho pensato però di scegliere qualcosa di universalmente apprezzabile. Potrebbe essere, per esempio, la Sinfonia n. 5 «To the Memory of My Parents» (finita e suonata per la prima volta nel 1977).

In qualità del bonus track metterei un esempio della musica da film (dato che in un certo senso l’ho già annunciata). Qualcosa di molto semplice, per esempio il tema principale del film «Mimino» (per pura coincidenza, sempre del 1977).

Forse più in avanti lo sentiremo ancora. Ma non è necessario aspettare che succeda per l’iniziativa mia.


La musica del sabato

Il compositore Gaetano Donizetti è meritatamente noto in tutto il mondo per le sue opere (melodrammi). Ne scrisse quasi settanta e una buona parte di esse è ancora apprezzata dal pubblico e dai musicisti. Molto probabilmente, lo studio delle sue doti fu il vero motivo del furto del suo cranio dalla tomba. Purtroppo, però, i risultati di quella ricerca ci restano sconosciuti, quindi ci concentriamo sulla musica.
Considerate la specializzazione del compositore, oggi adotto un metodo un po’ anomalo per la mia rubrica musicale. Inizio con il brano «Il segreto per esser felici» tratto dalla opera «Lucrezia Borgia» (data per la prima volta il 26 dicembre 1833 al Teatro della Scala)…

(Il teatro degli Arcimboldi di Milano, 2011)
… e poi metto l’opera intera per i più interessati:

La sceneggiatura è, in questo caso, un po’ particolare ma a me interessa prevalentemente la musica.


La musica del sabato

Il compositore austriaco Franz Schubert ebbe una vita breve (morì a 31 anni) e una carriera musicale intensa (iniziò a comporre musica solo a 13 e, nonostante ciò, solo le sue composizioni vocali sono circa seicento). Anche per questo motivo è stato considerato, nonostante l’altissima qualità delle sue opere, un giovane promettente morto prematuramente. Tra una grandissima varietà stilistica delle sue opere, per il post di oggi ho scelto la «Grande» Sinfonia n. 9 in Do maggiore. In questo caso specifico è suonata dalla Orchestra filarmonica di Vienna diretta da John Eliot Gardiner.


La musica del sabato

Perché non ho mai pubblicato, nella mia rubrica musicale, qualcosa di Petr Tchaikovsky, uno dei compositori russi più noti? Non saprei. Ma oggi recupero.
La Sinfonia n. 6 in Si minore è l’ultima sinfonia scritta da Tchaikovsky. Finita ad aprile del 1893, due mesi prima della morte dell’autore, è stata da egli stesso chiamata Patetica perché contrappone gli argomenti della vita e della morte.
In questo caso specifico è suonata dalla orchestra del teatro Mariinsky (San Pietroburgo) diretta da Valery Gergiev.


La musica del sabato

Oggi dedico la rubrica musicale a uno dei più grandi rappresentanti dell’impressionismo musicale: il compositore francese Joseph Maurice Ravel.
L’opera scelta è il concerto № 1 per pianoforte e orchestra in sol maggiore (scritto nel 1931) suonato dalla Orchestra filarmonica di Mosca (direttore Dmitri Jurowski, solista Andrei Korobeinikov).


La musica del sabato

Wolfgang Amadeus Mozart ebbe una vita breve, ma molto «produttiva» dal punto di vista professionale-musicale.
Come posso scegliere solo una sua opera per il post?
Direi, a caso.
Quindi oggi sentiamo il Concerto per violino e orchestra № 1 (KV 207):


La musica del sabato

Johannes Brahms, che ha composto la musica di ogni genere tranne l’opera lirica, ha guadagnato la fama mondiale prevalentemente per le sue sinfonie. L’obiettivo della mia rubrica musicale è però la condivisione della musica che piace a me e non necessariamente quella più famosa. Anche per questo oggi pubblico le due rapsodie di Brahms scritte nel 1879.
La Rapsodia № 1 in si minore, Agitato (suonata da Murray Perahia):

La Rapsodia № 2 in sol minore, Molto passionato, ma non troppo allegro (suonata da Arthur Rubinstein):

A volte non riesco a capire perché Brahms fosse stato tanto criticato da alcuni suoi colleghi famosi (per esempio Chaikovskij), ma essi sono infinitamente più esperti di me, quindi hanno altri criteri di valutazione.


La musica del sabato

Jon Lord è uno dei miei compositori contemporanei preferiti (e avevo già tentato di spiegare il perché), quindi oggi dedico a egli un’altra puntata della mia rubrica musicale. Questa volta ho pensato di postare due sue opere brevi.
Che la prima sia la «Air On the Blue String» (dall’album «To Notice Such Things» del 2010)

E poi la «From the Windmill» (dall’album «Pictured Wihin» del 1998)