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La musica del sabato

Il lunedì 22 settembre era ufficialmente iniziato l’autunno (anche se a me già alla fine di agosto il tempo sembrava «da settembre»), quindi anche nella mia rubrica musicale si apre una nuova stagione…
Sarebbe, probabilmente, logico aprirla con la terza parte dell’oratorio profano di Joseph Haydn «Le stagioni» («Die Jahreszeiten», composto tra il 1798 e il 1801). Quella parte, infatti, si chiama «L’autunno».

Però a me piace l’oratorio intero, l’ho sempre percepito come una composizione indivisibile. Di conseguenza, aggiungo il video de «Le stagioni» di Haydn intero, nonostante la sua durata seria.

Quella del video è l’interpretazione della Wiener Philharmoniker, direttore Nikolaus Harnoncourt.


La musica del sabato

Nella storia della musica troviamo parecchi compositori che per qualche inspiegabile motivo sono infinitamente noti degli altri, anche quando meriterebbero di essere nominati e citati non meno frequentemente. O, comunque, molto più spesso di quanto succeda attualmente.
Uno di loro è il compositore spagnolo Joaquín Turina (1882–1949), che fu uno dei principali rappresentanti spagnoli dell’impressionismo musicale. Oggi lo vorrei ricordare e pubblicizzare con la sua «Sinfonía Sevillana» (Op. 23, 1920):

Nella parte iniziale si sente ancora un po’ di influenza francese, ma poi la composizione si sviluppa in qualcosa di più originale.
Tornerò ancora alla musica di Joaquín Turina.


La musica del sabato

Oggi ho voluto postare, nella mia rubrica musicale, il poema sinfonico del compositore tedesco Richard Strauss «Una sinfonia alpina» («Eine Alpensinfonie», op. 64). Non solo perché ho passato una parte dell’agosto a camminare in montagna (mentre il poema sinfonico proposto raffigura in musica la scalata di una montagna), ma anche perché avevo cercato di ricordarmi qualche esempio di musica classica nel quale venga codificato il tempo instabile…
Ma è bello anche solo ascoltarla, senza intasare la testa con le mie motivazioni.

Questa concreta interpretazione è della Orchestra Sinfonica di Colonia diretta da Semyon Bychkov.


La musica del sabato

Ho pensato di avere molti più motivi del solito per selezionare qualche composizione „estiva“ per la puntata odierna della mia rubrica musicale. E dopo alcuni ragionamenti ho scelto il poema sinfonico „Summer Night on the River“ (1911) del compositore inglese Frederick Theodore Albert Delius:

Per le persone che soffrono (come me) il caldo, poi, aggiungo la „North Country Sketches“ dello stesso compositore. Spero che aiuti almeno un po’:

Buona continuazione dell’agosto culturale a tutti, ahahaha


La musica del sabato

Questa settimana (il 29 o il 31 luglio secondo le varie fonti) il compositore e politico greco Mikis Theodorakis avrebbe compiuto 100 anni. Potrebbe essere un valido motivo per ricordarlo, finalmente, anche nella mia rubrica musicale. In entrambe le proprie qualità menzionate poco sopra è stato un personaggio importante per la Grecia, ma almeno oggi vorrei dedicare il post ai risultati della sua professione primaria (pur ricordando che, se tutti i personaggi della cultura fossero politicamente attivi e responsabili come lui, oggi avremmo potuto vivere in un mondo un po’ meno incasinato… forse…).
Dal punto di vista puramente musicale, uno dei periodi di attività più intensa di Theodorakis è stato quello parigino – tra il 1954 e il 1959 – quando egli aveva studiato al Conservatorio (dopo essersi diplomato in quello di Atene) e composto tanta musica classica di vari tipi. Proprio tra le composizioni di quel periodo volevo sceglierne una per il post musicale di oggi.
Ho scelto il concerto per pianoforte e orchestra composto tra il 1957 e il 1958 (AST 108), eccolo:

In alcuni punti l’influenza dei compositori famosi del passato è molto evidente, ma nel complesso è un concerto bello.


La musica del sabato

In un certo momento mi sono chiesto: quale musica estiva poco banale posso postare nella mia rubrica musicale? Ho cercato per un bel po’ di tempo e ho trovato la «Sera estiva» del compositore ungherese Zoltan Kodaly (1882–1967). Composta nel 1906 e dedicata ad Arturo Toscanini, è una delle prime composizioni di Kodaly prodotte in seguito alle sue ricerche nell’ambito della etnografia musicale ungherese.

In generale, penso che Kodaly meriterebbe di essere un po’ più noto di come lo è adesso.


La musica del sabato

Ieri c’era l’anniversario della nascita del compositore francese Louis-Claude Daquin (4 luglio 1694 — 15 giugno 1772), il quale è ancora ricordato come un virtuoso dell’organo e del clavicembalo (e come un discendente di François Rabelais, ma questo fatto curioso è poco rilevante per un post musicale ahahaha).
Una delle composizioni più note oggi di Daquin è «Le Coucou» («I cuculi» dal «Premier livre de pièces» pubblicato nel 1735), proprio con essa apro il post di oggi:

Però lo strumento di Louis-Claude Daquin era il clavicembalo, quindi non posso aggiungere qualche composizione suonata proprio con quest’ultimo. Per esempio, «L’hirondelle» (sempre dal «Premier livre de pièces»):

Avrei potuto aggiungere una infinità di altre composizioni di Daquin, ma so che sarete capaci di trovarle anche da voi.


La musica del sabato

Quest’anno l’inizio formale dell’estate capita di sabato: potrebbe tale coincidenza per nulla importante o interessante essere sfruttata almeno in un modo sensato? Per esempio, anche questa volta potrebbe essere utilizzata come pretesto formale per postare nella mia rubrica musicale del sabato la parte estiva di qualche ciclo «Quattro stagioni».
Diversi compositori hanno prodotto un proprio ciclo di composizioni con quel nome, ma io devo ancora finire di postare quello di Ástor Piazzolla: mi manca solo una parte, proprio la «Otoño Porteño» (composta nel 1969). Che coincidenza… ehm…
Come nelle occasioni precedenti dei nostri incontri con Piazzolla, inizio con l’interpretazione della composizione scelta registrata dal compositore stesso:

E poi aggiungo l’interpretazione della Royal Concertgebouw Orchestra registrata nel 2014:

L’orchestra del secondo video, in particolare, ci era già capitata per la parte autunnale del ciclo, ma spero che non sia un problema!


La musica del sabato

A volte in questa rubrica musicale posto non le cose scelte per l’occasione (in base ai criteri più o meno validi), ma qualcosa che da giorni gira nella mia testa apparentemente senza alcun motivo. Oggi è andata proprio così: nella mia testa «girava» la Sinfonia n. 45 «degli addii» di Franz Joseph Haydn.
Eccola, eseguita dalla orchestra della Sinfonia Rotterdam, diretta da Conrad van Alphen:

Solo dopo aver selezionato il video, mi sono accorto che il 31 maggio 1809 (sì, esattamente 216 anni fa) era morto Franz Joseph Haydn. Uno dei miei compositori preferiti mi manda le idee musicali dall’aldilà ahahahahaha!!!!


La musica del sabato

Non si sa di preciso quando (e dove) Mozart compose la sua sonata per pianoforte n. 11 in La maggiore. Gli storici della musica si dividono tra le opzioni di Salisburgo, Vienna e Parigi, ma concordano sull’anno più probabile: il 1783. Mentre agli ascoltatori semplici la sonata è conosciuta prevalentemente per il suo terzo movimento, il rondò «alla turca».
Ma io, ovviamente, posto la sonata intera:

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