Il Ministero della «Difesa» della Federazione Russa ha dichiarato che nella notte del 10 settembre le truppe russe hanno condotto un attacco massiccio con armi di precisione e droni contro impianti del complesso militare-industriale in diverse zone del territorio ucraino. Poco dopo le autorità polacche hanno dichiarato che durante l’attacco notturno contro l’Ucraina diversi droni russi hanno violato lo spazio aereo del Paese e sono stati abbattuti dalla aviazione della NATO (caccia polacchi F-16, caccia olandesi F-35 e aerei da ricognizione italiani AWACS).
Il Ministero della «Difesa» della Federazione Russa ha commentato così la dichiarazione delle autorità polacche:
Non erano previsti obiettivi da colpire sul territorio polacco. La gittata massima dei droni russi utilizzati nell’attacco, che avrebbero attraversato il confine con la Polonia, non supera i 700 chilometri. Ciononostante, siamo pronti a consultarci con il Ministero della Difesa polacco su questo tema.
Spero che il Ministero della Difesa polacco, anche senza alcuna consultazione, riesca a far capire che l’uso dello spazio aereo, anche senza pianificare obiettivi da colpire, significa di fatto tentare di far partecipare nella guerra dalla propria parte. E come ci è stato ripetutamente comunicato dai propagandisti filo-Cremlino, in Ucraina l’esercito russo sta combattendo contro l’Occidente e contro la NATO, cosa su cui i paesi dell’Europa orientale, logicamente, sono pienamente d’accordo con i propagandisti russi (e stanno agendo di conseguenza, come abbiamo visto).
«Volete davvero approfondire questo argomento?», chiederà il Ministero della Difesa polacco.