L’archivio del 5 Agosto 2025

Non mi sembrano tanto credibili

In un comunicato ufficiale del Ministero degli Esteri russo di ieri si dice la Russia rinuncia al moratorio unilaterale sulla limitazione dello schieramento di missili a medio e corto raggio. Il ministero ha giustificato questa decisione con l’aumento del «potenziale missilistico destabilizzante» da parte del «Occidente collettivo» nelle regioni vicine alla Russia.
Di fronte a tale notizia, la reazione di un lettore mediamente intelligente dovrebbe essere una: chiedersi se lo Sato russo ha tanti missili da schierare. La domanda deriva dalle informazioni (degli ultimi tre anni e mezzo) sulla quantità, qualità e provenienza dei missili utilizzati nella guerra contro l’Ucraina. Leggiamo spesso che vengono utilizzati i missili tirati fuori dai depositi sovietici o arrivati dagli Stati come la Corea del Nord e che spesso quei missili non esplodono come lo vorrebbero i vertici militari russi. Mentre la produzione interna dei missili nuovi non è sufficiente per sostenere i ritmi della guerra desiderati.
Ovviamente non abbiamo la piena statistica reale su tutte le cose appena elencate, ma io presumo comunque che l’obiettivo principale del Ministero degli Esteri fosse stato quello di spaventare l’Occidente con le sole parole.