L’archivio del 19 Marzo 2025

Finalmente si sono parlati

Ieri Trump e Putin si sono parlati al telefono per due ore e mezzo. Ufficialmente, hanno concordato i seguenti punti:
1) una tregua di 30 giorni nel colpire il sistema energetico della Ucraina e della Russia (Putin avrebbe già ordinato all’esercito russo di farlo):
2) saranno avviati negoziati per garantire la sicurezza della navigazione nel Mar Nero;
3) la Russia e l’Ucraina si scambieranno prigionieri nel formato 175 per 175 il 19 marzo;
4) la Russia consegnerà 23 militari ucraini gravemente feriti come «gesto di buona volontà»;
5) sono stati istituiti gruppi di esperti russi e statunitensi per continuare a lavorare sulla risoluzione del conflitto;
6) i presidenti hanno discusso della cooperazione in Medio Oriente: entrambi condividono l’opinione che l’Iran non debba essere in grado di distruggere Israele;
7) i presidenti hanno concordato gli sforzi congiunti sulla non proliferazione nucleare e sulle questioni relative alla sicurezza globale;
8) Putin ha proposto e Trump ha appoggiato l’idea di organizzare partite di hockey tra giocatori della NHL e della KHL
Cosa si può dire in merito? Per esempio:
1. l’annunciato cessate il fuoco di 30 giorni si è trasformato in una tregua solo nel settore energetico (è già meglio di niente, ma è pochissimo),
2. la sicurezza della navigazione per chi?
3. lo scambio di prigionieri è sempre una buona cosa;
4. anche la consegna degli ucraini gravemente feriti è positivo.
5. si creano gruppi: il solito bla, bla, bla burocratico;
6. la cooperazione sul Medio Oriente: significa che non ci sarà la cooperazione;
7. la non proliferazione nucleare: assolutamente ridicolo perché Putin ha già portato le armi nucleari in Bielorussia.
Inoltre, Putin avrebbe chiesto di non fornire più gli aiuti militari alla Ucraina nel corso dei suddetti 30 giorni. Ma se realmente «vuole la pace», perché dovrebbe esserne interessato: se non aggredisce, quelle armi non verranno mai utilizzate contro il suo esercito.
Boh, vedremo.