L’archivio del 2025 год

È una bella gara

Auguri a tutti noi: da ieri ufficialmente viviamo in un mondo con un nuovo-vecchio Presidente statunitense. È un politico giovane — ha appena 78 anni invece degli 82 del suo predecessore — ma conosciamo già le sue caratteristiche principali: per esempio, sappiamo che è imprevedibile, che particolarmente spesso non intende o non si ricorda di fare quello che dice e che continua a essere convinto di poter lavorare come se le altre Istituzioni non esistessero. Allo stesso tempo, non sappiamo quanto peggio sarebbe stata, se eletta, la sua concorrente alle elezioni presidenziali: di caratteristiche non ne aveva proprio, quindi, molto probabilmente, avrebbe continuato la politica del non fare alcunché già adottata dal predecessore.
Auguri a noi anche per un altro motivo: il Presidente precedente a quello insediatosi ieri ha deciso che non può e non deve essere superato nemmeno da quello nuovo. Ha deciso che il suo nemico politico non deve essere unico a essere ricordato come un personaggio «strano» (utilizziamo tale termine neutrale per evitare la censura ahahaha) e nell’ultimo giorno di lavoro ha firmato questo bellissimo documento:

Insomma, se qualcuno pensa ancora che il corso delle cose abbia preso una brutta direzione, diciamoglielo: si è svegliato un po’ tardi.


Grazie alle preziose segnalazioni di un lettore attento (che ringrazio tantissimo!), nei giorni scorsi sono riuscito a fare alcune piccole ma importanti correzioni nel funzionamento del mio traslitteratore dell’alfabeto greco. Ora quello strumento è diventato ancora più vicino alla perfezione, dunque potete utilizzarlo e pubblicizzarlo tra gli altri potenziali interessati con ancora più serenità di prima.

Se anche a voi dovesse capitare di notare qualche malfunzionamento sul sito, scrivetemi pure: il vostro impegno semplificherà la vita non solo a me.


L.A. prima e dopo

The Guardian ha pubblicato un video interessante che confronta le aree colpite dal fuoco a Los Angeles prima e dopo l’incendio:

So in quale settore lavorano le persone che festeggiano guardando i video del genere.


La musica del sabato

La Sonata № 20 in do minor di Franz Joseph Haydn è la sua prima composizione alla quale lo stesso Haydn definì «sonata». Composta nel 1771, è dedicata alle sorelle pianiste Katharina e Marianne Auenbrugger.

Ma il musicologo americano Howard Pollack sostiene che la Sonata n. 20 fu originariamente scritta per clavicordo. Se fosse vero, il primo movimento della sonata potrebbe suonare così:

Per ora non ho trovato su YouTube una versione completa e di qualità soddisfacente della Sonata n. 20 suonata con un clavicordo. Volendo, potete cercare anche voi.


Questa volta nell’ambito della «lettura del sabato» propongo uno dei testi più importanti delle ultime settimane sulla guerra tra la Russia e l’Ucraina. Si tratta dell’articolo della «Mediazona» sul Centro di Detenzione n. 2 [SIZO-2, una struttura tipica russa: sostanzialmente un carcere per le persone che indagate o sotto processo penale] della città di Taganrog, trasformato in un luogo di detenzione e tortura degli ucraini catturati per due anni nel corso della guerra. Nell’autunno-inverno del 2024 la maggior parte degli ucraini catturati è stata trasferita in altri centri di isolamento, nella regione russa di Rostov, con condizioni di detenzione più miti, ma ciò non significa che possiamo ignorare questa storia come «irrilevante».
È una delle storie da ricordare e da inserire già ora in una lunga lista di accuse.


Un accordo da 100 anni

Il Regno Unito e l’Ucraina hanno firmato un accordo centenario di cooperazione politica, libero scambio e partenariato strategico durante la visita del Primo Ministro britannico Keir Starmer a Kiev. L’accordo prevede che i due Stati approfondiscano la cooperazione in materia di difesa. Promuoverà inoltre la loro cooperazione militare attraverso un nuovo quadro per rafforzare la sicurezza nei mari Baltico, Nero e d’Azov. Si prevede poi di rafforzare la cooperazione in materia di energia, clima e transizione verso l’energia pulita. Starmer ha dichiarato che nel 2025 il Regno Unito fornirà alla Ucraina un nuovo sistema di difesa aerea mobile finanziato dalla Danimarca e continuerà ad addestrare le forze armate ucraine. Più di 50 mila militari ucraini sono già stati addestrati nel Regno Unito per quasi tre anni.
La durata dell’accordo è tanto simbolica da fare un po’ ridere. Il contenuto, invece, no: firmando un documento del genere almeno con i principali Stati occidentali si potrebbe onestamente e logicamente dire che l’Ucraina «ci ha ripensato» di avvicinarsi alla NATO e, di conseguenza, fare contento il pazzo Putin. In termini di protezione per l’Ucraina non cambierà, purtroppo, alcunché, ma Putin potrà sostenere di avere raggiunto uno degli obiettivi della sua guerra. Mentre noi avremo un’altra occasione per deriderlo.
C’è una morale in questa storia? No, non c’è. Rimane la necessità di fornire gli strumenti adeguati per il raggiungimento della vittoria: perché nelle guerre non esistono i pareggi.


Che notizia…

Ieri l’agenzia Bloomberg ha deciso di pubblicare una grandissima rivelazione che in pochissimi – appena il 146% delle persone che seguono le notizie internazionali – sapevano già: Vladimir Putin chiederà, durante i colloqui con il Presidente eletto degli USA Donald Trump sulla guerra tra Russia e Ucraina, che l’Ucraina tagli nettamente i legami militari con la NATO e diventi uno Stato neutrale con un esercito limitato. Effettivamente, si tratta delle pretese avanzate da Putin nei confronti dell’Universo già dal momento antecedente l’inizio della grande guerra in Ucraina.
È assolutamente comprensibile perché Putin vuole una cosa del genere: non perché si è dimenticato che prima della guerra la NATO (come l’UE e tante altre organizzazioni interstatali) non consideravano proprio l’Ucraina come un potenziale Stato-membro. Lo vuole per poter attaccare di nuovo, in qualsiasi momento e con la massima comodità uno Stato vicino indifeso, possibilmente ancora meno difeso di prima.
Quello che per ora non mi è del tutto chiaro è quanto Trump conosca le abitudini di Putin: si dice che il Presidente eletto abbia la mentalità da imprenditore (per ora trascuriamo la qualità dei suoi successi imprenditoriali), ma questo dovrebbe significare che si aspetta da ogni propria controparte una certa tendenza a rispettare gli accordi presi. Mentre Putin ha la mentalità non da imprenditore, ma da faccendiere russo degli anni ’90: «prendi qualcosa che è custodito male e scappa»; di conseguenza, rispetta accordi solo fino al momento in cui non si sente abbastanza forte da violarli (in 25 anni ne abbiamo avuto tantissime conferme).
Ora voglio vedere se quanto lo capisce Trump. Ma la Bloomberg è troppo impegnata a inventare le notizie per indagare su questo fatto.


Rutte chiede più partecipazione

L’altro ieri il Segretario generale della NATO Mark Rutte ha dichiarato, parlando davanti al Parlamento europeo, che gli Stati dell’UE dovrebbero riconsiderare alcune delle loro spese per destinare più denaro — rispetto all’attuale 2% del PIL — alla difesa. E ha aggiunto che se la spesa per la difesa non aumenterà, gli europei dovranno «seguire corsi di lingua russa o andare in Nuova Zelanda».
Se Rutte è tanto bravo da vedere il pericolo russo, non si capisce perché in quasi tre anni l’Alleanza che ora dirige non abbia fatto qualcosa di concreto per far sentire gli Stati europei più protetti: non dico di eliminare la minaccia principale in modo preventivo (qualcuno potrebbe dire che è troppo o che non rientra nelle competenze), ma almeno avanzare un avvertimento (o una «proposta che non può essere rifiutata») capace di far capire alla minaccia principale che conviene nascondersi a casa e ricordare al mondo della propria esistenza sul pianeta. Ma per ora si ha l’impressione che l’unica funzione reale della NATO sia quella di chiedere soldi ai propri membri.


Il quotidiano francese La Lettre scrive che gli sportivi che avevano partecipato ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 hanno già restituito più di 100 medaglie difettose al comitato organizzatore dei Giochi. Il motivo è che la lacca di bassa qualità utilizzata dalla zecca di Parigi causa lo sfregamento dello strato superiore delle medaglie:

È evidente che nessuno degli sportivi indignati è mai stato appassionato di numismatica. Perché, per esempio, le monete ufficiali coniate con errori hanno un prezzo particolarmente elevato: le monete «sbagliate» vengono ritirate dalla circolazione (e in generale cessano rapidamente di essere coniate) e diventano così di un grande valore collezionistico e materiale (anch’io ho una moneta di questo tipo, ma non delle più rare). Perché non può accadere la stessa cosa con le medaglie olimpiche?
E per coloro che sono convinti che un premio sportivo debba necessariamente avere un aspetto perfetto, «da parata», ho una foto relativamente recente – di dicembre 2024 – scattata da me stesso in una quasi-discarica del Nord Italia. Continuare la lettura di questo post »


Inerario §38

Il nuovo paragrafo di Inerario (§ 38) è dedicato al modo di inserire automaticamente i meta tag utili per il SEO nei codici delle pagine di un sito costruito con il WordPress.
Il paragrafo è stato pensato non solo per gli sviluppatori, ma anche per gli addetti al SEO non esperti in programmazione e per i semplici proprietari dei siti web particolarmente interessati nella promozione delle proprie creature online.
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