Visto che ieri c’era l’8 marzo, provo a scegliere la musica adatta all’occasione per la mia rubrica del sabato. Per esempio, la bagatella per pianoforte «Per Elisa» («Für Elise») di Ludwig van Beethoven che fu composta nel 1810 e scoperta solo quarant’anni dopo la morte del compositore. L’identità di «Elisa» rimane tutt’ora sconosciuta (nonostante alcune voci), mentre la composizione a ella dedicata è oggi una delle più famose di tutta la musica classica…
Aggiungo anche l’interpretazione del pianista bulgaro Georgii Cherkin accompagnato da una piccola orchestra:
Però la versione per il solo pianoforte mi piace molto di più.
L’archivio del 9 marzo 2024
Con tutte le notizie gravi delle ultime settimane non possiamo certamente dimenticarci (almeno io) che la vera e grande guerra in Ucraina continua. Relativamente a essa, questo sabato vi posso segnalare un articolo dedicato a un argomento sul quale nemmeno a me è capitato di leggere molto negli ultimi due anni: la situazione con l’assistenza medica a chi è rimasto (o, per qualsiasi motivo, si trova) sui territori ucraini occupati dall’esercito russo.
In generale, si discute molto del destino degli ucraini che sono rimasti in quei territori: indipendentemente dai motivi per i quali non sono partiti e dalla loro attività professionale esercitata, rischiano di essere processati per tradimento e collaborazione con il nemico dopo il ritorno dello Stato ucraino entro i suoi confini legali. Ma questa è una questione del futuro poco (purtroppo) definito. La questione attuale oggi è come, chi e in quali condizioni esercita le professioni essenziali in quegli territori maggiormente colpiti dalla guerra.
Insomma, per me è stata una lettura interessante.