L’archivio del 2023 год

Il sondaggio del mese

Penso che il mese di novembre sia quello più adatto per fare un sondaggio sull’ottimismo / pessimismo. Io lo faccio attraverso una domanda abbastanza scontata:

Il bicchiere è stato...

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Ovviamente si tratta di una domanda che può essere risolta in via sperimentale con il rispetto di tutte le possibili opzioni solo dai lettori maggiorenni!
N.B.: il sondaggio è anonimo per i votanti non registrati o non loggati sul sito. Il sondaggio più recente è sempre visibile sulla prima pagina del sito. Tutti i miei sondaggi sono raccolti su una apposita pagina.


I compilatori del Collins English Dictionary hanno scelto «AI» (che sta, come ben sapete, per «artificial intelligence») come la parola del 2023. In particolare, la parola AI è stata scelta a causa del rapido sviluppo della tecnologia osservato nel corso del 2023. Secondo le statistiche, quest’anno il termine AI sarebbe stato utilizzato dalla gente quattro volte più spesso rispetto all’anno precedente.
Io, da parte mia, posso constatare almeno due fenomeni legati all’AI.
In primo luogo, testimonio che secondo le mie osservazioni sempre più studenti universitari di oggi raccolgono le informazioni e i dati per le loro tesi di laurea e/o relazioni per i corsi non attraverso le ricerche su Google, ma attraverso le richieste (in verità formulate più o meno bene) ai vari chatbot basati sull’AI. In alcune occasioni me lo dicono loro stessi, in alcune occasioni me ne accorgo io dai risultati che mi portano, e a volte semplicemente ne sento parlare nelle aree comuni della mia Facoltà. Di fronte a tale situazione io mi sento, a volte, un esponente della generazione dei dinosauri che cerca ancora nei testi, nelle note, nelle liste bibliografiche e su Google… Ma poi, a volte, mi metto sperimentare con qualche chat gp pure io: qualche volta sono riuscito a usarlo bene, ahahahaha
In secondo luogo, confermo che pure io, a volte, uso l’AI del browser per generare quelle cose che non sono capace o non ho proprio voglia di fare con le proprie mani. E se una moda è riuscita a raggiungere me, vuol dire che è diventata realmente di massa. In questo specifico caso non posso proprio dire che sia una moda stupida: in molte occasioni realmente aiuta!
Di conseguenza, concordo con i compilatori del Collins English Dictionary.
E voi cercate di non rimanere indietro con le tecnologie.


X di IDF

Dopo la vittoria (spero vicina) il Twitter – anzi, l’X – dell’IDF potrebbe diventare uno degli strumenti, una delle tante componenti di quella propaganda positiva dello Stato d’Israele che va finalmente creata: la sua assenza, purtroppo, ha portato tantissime persone in giro per il mondo a tifare i terroristi con l’illusione di «difendere i deboli». Fissarsi con i principi e, allo stesso tempo, sconnettersi totalmente dalla realtà è abbastanza pericoloso…


Certamente spero che il ruolo principale nella suddetta futura propaganda sia quello dei civili, ma per ora trovo interessante studiare l’account su X indicato.


Niente superstizioni

Nel 1871 una signora di Québec noleggiò un carro funebre al solo scopo di sdraiarsi nella bara e fumare una pipa girando per la città e osservando il panorama. Evidentemente, fu una persona con la mente totalmente libera dalle superstizioni…

Al giorno d’oggi non sono disponibili le informazioni sulla identità e le motivazioni della signora. Il brevissimo articolo di giornale dell’epoca, raccontando l’episodio, dice ben poco e, addirittura, potrebbe sembrarci un po’ comico:

Ora, nel XXI secolo, si potrebbe anche provare a ripetere lo scherzo per osservare la reazione dei social e dei media tradizionali, ma i carri funebri moderni mi sembrano essere strutturati in un modo un po’ meno adatto all’esibizionismo…
Allo stesso tempo, nel mondo ci sono abbastanza freak e/o persone di un buon senso dello humor. Quindi speriamo!


Organizzazione dei Terroristi Uniti

Considerati gli eventi degli ultimi anni (se non decenni), non mi stupisco: il sabato 28 ottobre l’inutile (e spesso dannosa) banda chiamata ONU ha assicurato ancora una volta ad Hamas il proprio sostegno incondizionato: con 120 voti a favore ha adottato una risoluzione che chiede una tregua immediata in Medio Oriente; l’emendamento che condannava l’attacco terroristico di Hamas contro Israele è stato respinto. Quindi secondo l’ONU non c’è stato alcun attacco terroristico e nessun rapimento di ostaggi, l’esercito israeliano avrebbe semplicemente attaccato senza motivo il pacifico Hamas. Ora l’ONU chiede di fermare immediatamente l’operazione di risposta all’attacco terroristico e, immagino, di continuare a soddisfare tutte le solite pretese di Hamas.
Non so se un giorno potrò fare qualcosa contro i nemici dell’umanità, ma nel frattempo posso iniziare a ricordare i loro nomi. Ecco l’elenco degli Stati che hanno votato contro la risoluzione di condanna del massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023: Algeria, Bahrain, Bangladesh, Bielorussia, Repubblica Centrafricana, Bolivia, Ciad, Congo, Comore, Cina, Egitto, Gambia, Guinea, Guyana, Indonesia, Iran, Iraq, Kuwait, Kirghizistan, Libia, Libano, Malesia, Maldive, Mali, Mauritania, Kazakistan, Giordania, Marocco, Namibia, Nicaragua, Niger, Oman, Pakistan, Qatar, Federazione Russa, Arabia Saudita, Senegal, Somalia, Sudafrica, Sri Lanka, Sudan, Tagikistan, Siria, Tunisia, Turchia, Uganda, Emirati Arabi Uniti, Tanzania, Yemen, Zimbabwe.

Anche nella suddetta lista non trovo delle sorprese, ma questo è un altro argomento.


Senza una gamba

In settimana mi è capitato di leggere due o tre articoli sui genieri ucraini che hanno perso una gamba durante la guerra, ma sono comunque tornati a fare il proprio lavoro. Mi ero chiesto come fanno a lavorare dal punto di vista pratico… Oggi posto uno dei risultati delle mie ricerche:


La musica del sabato

Secondo la tradizione da me stesso creata, l’ultimo sabato del mese di ottobre dovrei dedicare la rubrica musicale a qualche opera musicale «macabra»: in modo da contribuire alla creazione della vostra playlist del Halloween. Ma quest’anno la vita circostante mi sembra già abbastanza poco serena: forse ancora meno degli anni precedenti. Di conseguenza, ho pensato di scegliere comunque la musica che in qualche modo possa essere tematicamente «agganciata» la vicina festa, ma allo stesso capace di portare un po’ di buon umore a chi la ascolta.
Così, per oggi ho scelto due brani di generi (e di contenuto) molto diversi, ma entrambi con le caratteristiche simili a quelle elencate sopra.
La prima canzone scelta per oggi è la «The Ghost of Macon Jones» di Joe Bonamassa:

Mentre la seconda canzone scelta per oggi è la «American Ghost Dance» dei Red Hot Chili Peppers:

In teoria, le canzoni potenzialmente adatte al post di oggi sono molte più di due, ma ho scelto quelle che corrispondono ai miei gusti musicali (soprattutto una: volendo, potete provare a indovinare quale ahahaha).
Buona preparazione al Halloween a tutti gli interessati.


Per qualche strano motivo Putin e i suoi collaboratori ritengono ancora importante fare una specie di «campagna elettorale» per la elezione di Putin alla Presidenza russa nel 2024. In tutte le elezioni presidenziali precedenti avevano dimostrato di poter aggiungere al candidato giusto quella percentuale dei voti che ritenevano necessaria; dopo l’inizio della guerra in Ucraina hanno più volte fatto intendere di poter fare qualsiasi cosa in generale. Non si capisce dunque tanto bene perché sprechino il tempo e le forze per fare la pubblicità positiva sia del candidato destinato a vincere che del semplice fatto della votazione.
Però lo fanno. Lo fanno spesso in modi che a un europeo potrebbero sembrare un po’ strani (anche se io non sono capace di immaginare bene quale impressione facciano: io osservo più o meno attentamente la politica russa da oltre trent’anni e ho visto di tutto, mentre la maggioranza degli europei comuni no). Questa volta, per esempio, hanno inventato una particolare lotteria nazionale… Proprio a essa è dedicato l’articolo che consiglio per questo finesettimana.


Il senso degli esperimenti nucleari

Il mercoledì 25 ottobre il Consiglio Federale russo (la Camera alta del Parlamento) ha approvato la legge sul ritiro della ratifica del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari. Ovviamente, a breve la legge verrà anche firmata da Putin. In relazione a questi due eventi avrei potuto ricordare diverse banalità largamente note (per esempio, che il Parlamento russo approva solo le leggi che servono a Putin o che il ritiro della ratifica non equivale alla uscita dal Trattato), ma vado oltre.
Nel pomeriggio dello stesso giorno – il 25 ottobre – sul sito ufficiale del Presidente della Russia è comparso il comunicato secondo il quale Vladimir Putin avrebbe condotto l’addestramento delle forze di deterrenza nucleare. Come parte dell’addestramento, dal cosmodromo di Plesetsk è stato lanciato verso il sito di test in Kamchatka il razzo Intercontinentale Yars, mentre il razzo Sineva è stato lanciato dal mare di Barents dal sottomarino nucleare Tula. Inoltre, gli aerei a lungo raggio Tu-95MS hanno eseguito lanci di missili dall’aria.
La seconda notizia in certo senso conferma quella ipotesi che viene in mente già in relazione alla prima: Putin non ha alcun bisogno e/o intenzione di testare delle «nuove» armi nucleari perché tutto quello che c’era da testare è già stato testato decenni fa. Si sa già come funzionano le armi nucleari. Però Putin non se il sistema delle armi nucleari che ha a disposizione dai tempi sovietici funzioni ancora. Sarà tutto rovinato dal tempo? Parzialmente venduto dai vertici militari corrotti? Tutta la catena degli ufficiali è disposta a fare la propria parte del lavoro se Putin dovesse premere il famoso buttone rosso? Purtroppo per lui e fortunatamente per noi, Putin non è sicuro di poter rispondere positivamente a tutte le domande elencate. Dunque spera di testare – con «l’autorizzazione del Parlamento» – il funzionamento del sistema e non delle armi.
Secondo il mio autorevolissimo parere, vuole testare il sistema non per bombardare i nemici, ma per sapere se ha ancora uno strumento per terrorizzare il mondo. Ci aveva provato con il «secondo esercito del mondo», ma ha fallito: guardate quanto sono piccoli i successi militari in Ucraina. Poi aveva provato a «far congelare l’Europa» senza il gas russo, ma già l’inverno scorso è stato superato dall’Europa con molta tranquillità. Ora gli resta la minaccia della bomba atomica e vuole essere sicuro di avere i mezzi.
Vedremo.


Corenno Plinio, 9 agosto 2023

Ho finalmente pubblicato il rapporto fotografico sulla mia visita a Corenno Plinio del 9 agosto 2023.
Si tratta di un paese piccolissimo situato sulla riva occidentale del lago di Como, la cui bellezza era incomprensibilmente ignorata – nel senso che non era proprio menzionata – da tutte le guide turistiche dedicate alla zona che mi era capitato di leggere prima di andare sul posto. Meno male che mi ero deciso di dedicare del tempo a questo posto!