Negli ultimi quattro giorni in Norvegia sei russi sono stati arrestati per aver «fotografato oggetti proibiti». Immaginando abbastanza bene il generale grado della libertà di fotografia in Europa, posso contare tutte le categorie di oggetti proibiti da fotografare su un dito della mano sinistra: i luoghi militari. Tra parentesi: (tutto il resto può essere fotografato, ma in alcuni casi non è possibile pubblicare il risultato senza un motivo particolare: per esempio, quando si tratta di qualcosa che riguarda la privacy di altre persone). Inoltre, non si potrebbe, per esempio, entrare in un archivio statale e fotografare dei documenti segreti, ma qualora il fotografo venisse «beccato», il motivo principale del suo arresto non sarebbe il semplice fatto dello scatto di fotografie. E poi, qualora un privato o una azienda decidesse di vietare la fotografia di alcuna proprietà, ci vorrebbe molto tempo per passare dalla violazione del divieto a un ipotetico arresto; l’arresto non sarebbe comunque legato in via principale allo scatto di fotografie.
A questo punto supponiamo che le cosiddette spie fotografiche russe siano stati arrestati per il solo fatto di aver scattato delle foto.
Allora mi chiedo: perché i fotoamatori russi sono improvvisamente diventati tanto interessati ai luoghi militari norvegesi? Stanno cercando di tracciare le future forniture delle armi all’Ucraina in un modo così primitivo? Ma nel XXI secolo questo modo di fare mi sembra un po’ obsoleto. Oppure erano impegnati nello studio dettagliato dei futuri obbiettivi di nuove «operazioni militari speciali»? Ma l’esercito ucraino sta già mettendo in serie difficoltà quello russo, quindi è meglio non pensare a quello che sarebbe capace di fare l’esercito norvegese. Oppure i mandanti dei «fotoamatori» sono realmente convinti che l’Occidente si stia preparando ad attaccare la Russia? Tale tesi non mi sembra degna di un commento.
Insomma, qualcuno sta sprecando il personale prezioso mandandolo a svolgere dei compiti palesemente inutili. Indipendentemente dal fatto che quelle persone vengano catturate o meno. A meno che, ovviamente, il compito di quei «fotografi» non sia consistito di infiltrarsi da qualche parte.
L’archivio del 18 ottobre 2022
18/10/2022 alle 13:25