Vedo che l’UE non riesce proprio a produrre un pacchetto di sanzioni contro il regime putiniano totalmente libero dai punti divertenti. Così, l’ottavo pacchetto – sul quale sarebbe finalmente stato raggiunto un accordo tra i rappresentanti degli Stati-membri – dovrebbe riportare una dedica a Gerhard Schröder sotto il frontespizio. Infatti, una delle sanzioni vieterebbe ai cittadini dell’UE di far parte dei consigli di amministrazione delle società statali russe. Ma proprio Schröder ha ricoperto, dal 2017 al 2022, la carica del presidente del Consiglio di amministrazione della società Rosneft: l’ha lasciata solo in priavera e solo in seguito alle forti pressioni in Germania. Inoltre, continua ancora a difendere il regime di Putin in Europa. Sia in qualità del manager, sia in qualità del rappresentante della Russia putiniana, è al giorno d’oggi il cittadino europeo più noto e discusso. Tanto noto e discusso da sembrare l’unico.
Oppure quella sanzione è una forma di contrasto agli «agents of influens» russi in Europa? Potrebbe anche essere presentataci in qual modo. Non inizia certo a sembrare una norma meno «ad personam».
L’archivio del 5 ottobre 2022
05/10/2022 alle 13:25