In questo periodo il futuro è ancora più incerto del solito. Per esempio, non sappiamo bene cosa, come e dove faremo in autunno di quest’anno (spero che vada tutto bene!). Ma questo non significa che non dobbiamo prepararci ad alcune situazioni facilmente ipotizzabili.
Così, per settembre sarebbe molto utile creare una app – ma pure un sito – che fornisca in tempo reale le informazioni sulla affluenza delle persone sui mezzi pubblici. Potrebbe anche essere una cosa simile alle app che mostrano le informazioni sul traffico automobilistico. Ma deve mostrare la quantità dei passeggeri sui mezzi e la tendenza del loro aumento/diminuzione nel tempo.
In questo modo la gente riuscirebbe a pianificare meglio i propri spostamenti di non assoluta urgenza.
L’archivio del luglio 2020
Esiste una grande varietà di modi più o meno logici di scegliere le destinazioni dei propri viaggi.
Si può andare a vedere le grandi città famose (purtroppo la maggioranza delle persone ci va solo per cercare la conferma di quello che già sapeva o pensava di sapere su quelle città).
Si può andare al mare e passare giorni o settimane a fingere di essere una foca «del sud» (con le relative necessità e capacità cerebrali).
E poi si può tentare di scoprire qualcosa di completamente nuovo. Io, perseguendo tale scopo, per alcuni anni ho «spiato» le rare foto dei miei contatti su Facebook oppure, abbastanza spesso, ho scelto a caso delle città sconosciute sulla mappa. Il trucco della mappa, però, richiede una certa fortuna. Di conseguenza, ho sempre cercato una via alternativa.
Ebbene, la settimana scorsa un lettore, forse involontariamente, mi ha suggerito un interessante metodo di scelta. Dal 1998 esiste il riconoscimento del Touring Club Italiano chiamato «bandiera arancione»: si tratta di un riconoscimento di qualità turistica-ambientale conferito ai piccoli comuni italiani dell’entroterra. Al giorno d’oggi sono 247 le località che hanno la bandiera arancione, io per ora ne ho visti pochissimi. Ma, studiando alcuni rappresentanti della lista scelti a caso, ho capito che la lista dei detentori della bandiera arancione è una ottima fonte di ispirazione. Molto più interessante e ampia dei «borghi più belli d’Italia».
Spero che a qualche lettore questo suggerimento si riveli interessante e utile quanto a me ahahaha
Per un errore di trasmissione della telemetria, l’osservatorio SOHO ha ottenuto una foto del Sole con quadrato vuoto – quindi nero – sopra. E i vari complottisti hanno subito interpretato quel frammento dell’immagine come la foto di una nave spaziale cubica degli alieni. Una nave dieci volte più grande della Terra.
#UFO sighting: 'Alien cube ship' TEN TIMES bigger than Earth captured by NASA's #SOHO https://t.co/KK7YC6Biee pic.twitter.com/732pJAQ6eD
— Daily Express (@Daily_Express) July 24, 2020
Di conseguenza, devo condividere un avviso importante con i miei amatissimi lettori. Se un giorno vi capita di leggere che Kazimir Malevič fu in realtà un alieno, ricordatevi della origine di tale «rivelazione». La conoscenza dell’anamnesi può essere utile per affrontare certi personaggi nella vita quotidiana.
Pare che al Ministero dell’istruzione lavorino le persone che al momento della propria nascita avevano già i figli grandi. Solo in questo modo posso spiegarmi le prime informazioni sulla riapertura delle scuole italiane a settembre. Informazioni che mi sembrano «un po’» lontane dalla vita reale.
I punti più strani sono due. Il primo è il principio degli ingressi scaglionati, con il quale si mira a evitare gli assembramenti all’ingresso e sui mezzi pubblici… Ma a partire da quale età gli scolari iniziano ad andare a scuola non accompagnati? E tutti i genitori (o nonni) in quegli orari mattutini non hanno alcun impegno lavorativo? Io ho dei dubbi.
Il secondo punto. Tutte le scuole italiane hanno le aule abbastanza grandi da consentire di mantenere un metro di distanza (ricordiamoci che si tratta del raggio di un cerchio) tra gli scolari? La stima di circa seicento mila persone senza più un posto in aula mi sembra molto ottimistica: in base alle statistiche dell’anno scolastico precedente, per esempio, sarebbe meno della metà dei soli iscritti al primo anno delle scuole di ogni genere. Mentre gli edifici scolastici italiani che mi è capitato – per una serie di motivi – di vedere con i propri occhi non erano enormi. Ho visto solo il peggio? Boh…
Per il secondo punto avrei potuto proporre una soluzione che ho sperimentato in prima persona per un anno scolastico ai tempi dello studio nella scuola sovietica/russa (quella cosa era capitata proprio nel periodo di transizione). La soluzione si chiama il doppio turno. Una parte delle persone ha le lezioni di mattina, e l’altra di pomeriggio (anche se ai miei tempi ad alternarsi erano le classi intere). Ma una scelta del genere non risolverebbe comunque il problema del primo punto. Anzi, lo renderebbe ancora più sensibile.
Non essendo un funzionario o un consulente del Ministero, mi fermo qui. Alcune proposte di soluzioni si scrivono o si dicono solo per soldi.
E poi, mi sento molto più competente sulla ripresa dell’anno accademico nelle università italiane. Ne scriverò a breve.
Nel film «Jaws» di Steven Spielberg (uscito nel 1975) c’è la scena in cui il cacciatore Quint (recitato da Robert Shaw) schiaccia una latina di birra con una mano per mostrare le proprie forza e vigore.
Gli spettatori di oggi, soprattutto quelli giovani, potrebbero nel migliore dei casi non cogliere il messaggio. Potrebbero non comprendere in cosa consistesse la prova di forza del capitano.
Ebbene, all’epoca le latine furono molto più robuste di quelle di oggi. In particolare, le «pareti» verticali di una latina nel 1975 ebbero il 40% dello spessore in più rispetto a quelle di oggi.
Il designer di San Francisco Pablo Rochat si è sensibilizzato alle condizioni di vita degli uccelli cittadini e ha appeso qualche annuncio su alcuni pali della luce. I destinatari hanno manifestato un notevole interesse:
Non si vede bene, ma sicuramente ha attaccato dei chicchi di qualcosa…
La Neopoleon Studio è una azienda russa che produce i film, le serie televisive, la pubblicità e la musica. Per alcuni anni, fino al 2016, i cinque personaggi-chiave dello studio hanno lavorato anche in qualità di un gruppo musicale, registrando la musica per i film prodotti. Ed è proprio grazie a uno di quei film che ho finalmente scoperto, qualche settimana fa, le loro canzoni (il brano principale mi era sembrato meritevole di attenzione).
Quindi oggi potrei provare a selezionare due canzoni ascoltabili per il tradizionale post musicale del sabato.
La prima sarà «Not a loser»:
E la seconda sarà la versione live di «My lord»:
Molto probabilmente si tratta di una novità anche per voi.
È curioso il progetto Windows Swap.
Eppure, è semplicissimo: ci si accede al sito, si clicca sull’unico buttone e si finisce a contemplare la video-vista dalla finestra di qualche persona sconosciuta. Ovviamente dall’interno verso l’esterno.
Si tratta dei video di circa dieci minuti inviati dai volontari partecipanti al progetto. In alto a destra sono indicati la città e lo Stato della vista. Alcuni video sono con l’audio e alcuni altri no. Alcuni sono ad alta risoluzione e alcuni altri non tanto. Ma tutto questo non influisce in un modo particolare sulla curiosità del progetto.
Una delle particolarità più interessanti del sito è la possibilità di caricare, da parte di chiunque, la propria video-vista dalla finestra. Io ci sto già pensando.
Durante i due mesi di quarantena il Windows Swap avrebbe potuto essere ancora più richiesto dagli «spettatori», ma pure ora molte persone sono costrette a passare tantissimo tempo a casa e vedere sempre lo stesso paesaggio… Ma poi, in ogni caso, vedere il mondo con le finestre altrui è sempre una cosa bella e utile.
Con una certa sorpresa ho scoperto che oggi decorre [già] un anno da quando Boris Johnson ha assunto la carica del premier. E devo constatare che egli avrebbe potuto anche lasciare la carica mesi fa e rimanere comunque nella storia. Perché ha dimostrato una qualità rarissima per la politica occidentale di oggi: concretizzare le mosse (non entriamo in merito della loro qualità e utilità) rinviate all’infinito da tutti i predecessori e colleghi.
Non è vecchio, quindi spero – per il bene dell’UK e dell’Europa – che in futuro venga richiamato per realizzare qualche progetto decisamente più allegro del Brexit.
Oggi avrebbero dovuto iniziare le Olimpiadi di Tokyo ma, per motivi ben noti [censured], sono stati posticipati di un anno. Nonostante il fatto che il mio interesse verso lo sport professionale tende allo zero, non posso non constatare che esiste una stranissima tendenza:
Nel 1940 le Olimpiadi di Tokyo furono annullate a causa della Seconda guerra mondiale.
Nel 1964 le Olimpiadi di Tokyo furono spostate per tre mesi a causa della siccità.
Nel 2020, infine, le Olimpiadi di Tokyo sono state spostate di un anno per il coronavirus.
Cosa possiamo imparare da questa tendenza? Possiamo imparare che la prossima volta che Tokyo si candida a ospitare le Olimpiadi, noi dobbiamo prepararci al peggio. Soprattutto se ipotizziamo che gli annullamenti e gli spostamenti dovessero alternarsi ahahaha