L’archivio del 2016 год

Continuo a dare i numeri

Settimana scorsa avevo già scritto della differenza tra le cifre ed i numeri: stranamente è sconosciuta a un sacco di gente. Oggi, invece, ho pensato di trattare un altro argomento importante: le approssimazioni.

Quando su un giornale leggiamo una frase del tipo «ogni giorno vengono consumati 2 milioni di litri di benzina» dobbiamo intendere che la valutazione è molto approssimativa. Infatti, possono essere, per esempio, anche 2.214.563 litri.

Quando, invece, un sindacato pubblica una comunicazione del tipo «alla manifestazione si sono presentate più di 1.200.000 persone» si sottintende una precisione unitaria. In questo contesto il numero deve essere interpretato come un intervallo tra 1.200.001 e 1.200.009. E quindi non si capisce perché gli autori del comunicato non hanno avuto la voglia di contare un po’ meglio.

Avrebbero dovuto scrivere «con noi erano 1 milione 200 mila persone». In questo caso è evidente che ci può essere un piccolo errore di conteggio, ma è perdonabile: gli autori del comunicato hanno dato una idea approssimativa sulla quantità dei partecipanti. E allora le parole «più di» non servono proprio.

Quando gli autori dei testi vogliono dare un senso ai propri scritti, scrivono esattamente quello che vogliono dire. Mentre i maniaci del marketing rincoglioniti vogliono dare più enfasi possibile al proprio testo scrivono un sacco di zeri: 000.000.000.000. «L’anno scorso la nostra società ha fatturato 123.000.000.000.000 di euri» — si sentono fichi e se ne fregano del fatto che il testo è diventato illeggibile. In effetti, sono proprio scemi.

Bene, anche la lezione di oggi è finita.


Acceleratore

Il video domenicale di oggi proviene da una telecamera installata sul propulsore di un Shuttle.

L’ho visto per la prima volta; mi ha incuriosito; ora lo condivido con voi.


Comunicato redazionale

Avviso i miei cari lettori che nei prossimi due mesi su questo blog ci saranno molti meno testi lunghi e/o seri del solito. Fino alla metà di marzo, infatti, l’intera redazione del sito eugigufo.net sarà impegnata nella scrittura e correzione di testi accademici.

Si spera che le entrate pubblicitarie del sito permettano di minimizzare gli annunci del genere in futuro.

In ogni caso, stay tuned!


Buon vecchio anno

Se il Papa Gregorio XIII non avesse compreso e applicato i consigli degli scienziati, il mondo cattolico festeggerebbe il Capodanno sempre il 13 di gennaio. Ma, per fortuna, non si limitò a diventare l’ultimo Papa con i figli illegittimi: oggi lo ricordiamo pure come l’autore del calendario gregoriano.

Per la Chiesa ortodossa di allora il nuovo calendario fu l’opera degli astronomi infedeli, quindi la Russia dovette aspettare il 1918 per arretrare di 13 giorni e sincronizzarsi con il calendario occidentale.

Oggi in Russia si festeggiano tre avvenimenti in due settimane: il Capodanno normale (tanto), il Natale ortodosso (relativamente poco) e il Vecchio Capodanno (un po’, solo per avere una scusa per bere).

Auguri a tutti!


Euro del…

Anni fa avevo già scritto un post sull’argomento. Oggi lo rifaccio perché vedo che tante persone non hanno mai avuto la curiosità di guardare attentamente quei importantissimi oggetti che maneggiano quasi tutti giorni. Ebbene, oggi facciamo uno piccolo studio sulla storia del rovescio delle euro-monete.

Come ben sapete, sul rovescio (cioè il lato uguale per tutti gli Stati) di tutte le monete dell’euro è raffigurata la mappa dell’Unione Europea. Non tutti sanno, però, che nel 2007 la mappa in questione è cambiata indipendentemente dall’allargamento della Unione. Attualmente le monete da 1 euro hanno questo aspetto:

Prima del 2007 sulla mappa delle monete mancava, giustamente, la Norvegia: essa non fa parte dell’Unione Europea. A causa di questo formalismo il rovescio delle monete europee aveva però un aspetto osceno. La Svezia lasciata in solitudine, infatti, sembrava un pene pendente:

Le Istituzioni europee, una volta scoperto l’inconveniente, avevano provveduto a correggere le monete aggiungendo la Norvegia sulla mappa. Si erano purtroppo dimenticati di pubblicizzare la propria buona azione.

«Prima e dopo»:


Dò i numeri (banali)

Tutte le persone con almeno la licenza media nel curriculum vitae dovrebbero sapere che le cifre sono una specie di lettere per la registrazione dei numeri. Quindi è comunemente nota anche un’altra cosa: a volte le lettere possono diventare delle parole. All’interno della parola «coglione» la «e» è una lettera, mentre nella espressione «botta e risposta» è una parola.

Lo stesso succede, per esempio, con il 2. Quando diciamo «2 mele» il 2 è un numero, mentre nel «ti passino 123 cammelli nel culo» il 2 è una cifra. E il 123 è un numero.

Nel sistema decimale tutto ciò che è maggiore di 9 sono i numeri (parlo di interi). Di conseguenza, quando alla radio lo speaker dice «la cifra esatta è il 17», il regista dovrebbe schiacciare un tasto speciale per farlo precipitare direttamente all’inferno.

Potrei continuare con altre notizie numeriche, ma mi rendo conto che il Capitan Ovvio è difficile da supportare per troppo tempo di seguito.

Perciò alla prossima.


Spazzatura cosmica

Molto probabilmente avete già visto tutti questo video. Io, però, lo pubblico comunque. Lo faccio almeno per averlo nella propria collezione e poterlo trovare più facilmente in futuro.

La storia del video è la seguente. A partire dal lancio del primo Sputnik nel 1957, sull’orbita della Terra si è accumulata una quantità enorme di oggetti: satelliti, pezzi di navicelle spaziali, detriti vari… L’astronomo Stuart Grey dell’University College di Londra ha analizzato i dati di space-track.org e ha creato un modello dello spazio che circonda il nostro pianeta.

Tra pochi secoli quello sarà il nostro spazio vitale. Spero che tra pochi decenni diventi anche una fonte di rifiuti da reinserire nel ciclo produttivo.


Quando abbiamo iniziato?

Suppongo che le feste, varie e vacanze siano ormai finite per tutti. Quindi possiamo due cose:

1) Definire il 2016 iniziato in tutti i sensi;

2) Leggere le previsioni per il 2016 fatte nel XIV secolo:

If the first of January comes on a Friday, the winter will be temperate, and the summer and autumn, dry. Grain will be cheap. There will be eye diseases, and many infants will die, and there will be movement of knights, and there will be much oil in some places.

Ecco la fonte: http://www.medievalists.net/2016/01/01/a-medieval-guide-to-predicting-the-year/

Non se dare una interpretazione più moderna alla parola oil e, di conseguenza della quale previsione preoccuparmi di più.


Capodanno a Colonia

C’è chi dice da tempo che i «profughi» che in questi mesi stanno arrivando dal Medio Oriente sarebbero troppi. La maggioranza, però, insiste a non comprendere il significato della parola troppi e parla del rapporto in percentuali aborigeni/nuovi arrivati.

Ed ecco che tutti hanno scoperto uno degli significati di troppi: la notte di Capodanno non si riesce a pascolarli tutti. La normale presenza delle forze dell’ordine non basta.

Ovviamente ora Angela Merkel chiede la punizione per i colpevoli, ma il suo atteggiamento politically correct tenuto nel 2015 verso il problema dell’immigrazione sta per farle un brutto scherzo politico. Ovviamente, a guadagnarci saranno i candidati peggiori: agli elettori contagiati dal politically correct non piace guarire grazie agli avvenimenti come quello di Colonia.


Buon Natale 2016

So di certo che per alcuni miei lettori il Natale arriva solo stanotte. Di conseguenza, devo fare gli auguri anche a loro.

Cari cristiani ortodossi, cari copti, Buon Natale a tutti voi!

Vi auguro che il vostro Capo supremo vi doni le forze per apprezzare i valori terrestri e umani più dei suoi.