L’archivio della rubrica «Video»
Il 22 febbraio 2017 è morto un grandissimo attore russo, Aleksei Petrenko. Era uno dei più grandi, geniale. A teatro e in cinema si univa con i propri ruoli tanto da sembrare un nostro amico o parente che stiamo osservando dal vivo attraverso una insuperabile barriera. Faceva venire la voglia di abbattere quella barriera. Purtroppo per lui e per gli amanti del cinema è nato, cresciuto e formatosi professionalmente in un ambiente culturale che non è capace di esportare il cinema. Solo i più esperti avrebbero potuto vedere Petrenko in alcuni dei sui film, non sempre in quelli più interessanti.
Qualcuno avrebbe potuto vederlo nel «Barbiere di Siberia» (1998, regia di Nikita Michalkov) dove interpreta il generale a capo della Accademia militare. Qualcuno avrebbe potuto vederlo nella «Agonia» (1981, regia di Elem Klimov) dove interpreta Rasputin. I più esperti potrebbero ricordarlo nel «Venti giorni senza guerra» di Aleksei German.
Gli ultimi due sono dei grandissimi film che consiglio di vedere a tutti. Potreste cominciare dalla «Agonia» che vi sarà un po’ più facile da comprendere. Avrei potuto pubblicare anche un cortometraggio con Petrenko, ma non riesco a trovarlo tradotto o almeno con i sottotitoli. Quindi mi limito a postare questo trailer:
Ecco, questo venerdì sera faccio così.
Il hockey è l’unico sport di squadra che ognitanto tento di seguire (circa una sera ogni quattro anni).
Uno dei motivi di qusta mia preferenza sportiva è illustrato nel video domenicale di oggi (da vedere fino alla fine):
Michael Paul Smith da anni crea delle piccole scene in miniatura degli Stati Uniti del periodo tra gli anni ’20 e ’60. Sulle foto si vede nettamente che si tratta di giocattoli (il tutto è troppo perfetto e pulito), ma l’idea e la realizzazione sono comunque interessanti. Un bel hobby per un ex ragazzino.
Le strade così piatte e pulite e le auto senza degli interstizi, per esempio, sono ancora impossibili sul nostro pianeta imperfetto.
Non vi piace la gente che beve la birra nei luoghi pubblici inadatti? Allora diffondete la notizia di questa utilissima invenzione:
L’oggetto aiutera anche a creare un esercito di bevitori di cultura più alta.
Mi sono stranamente dimenticato di condividere con i miei amatissimi lettori una grande notizia: ora faccio pure il clipmaker. Le mie prime opere non sono proprio dei capolavori dal punto di vista tecnico, ma sono già riuscito a pianificare i primi passi verso il miglioramento.
La preziosa occasione di imparare delle cose nuove mi è stata gentilmente offerta da Massimo Montanari Veracini, il più grande conoscitore della lingua inglese che io abbia mai incontrato (ecco il suo sito).
Pubblico solo un esempio della nostra collaborazione:
Il canale su youtube di Massimo (con altre piccole lezioni): https://www.youtube.com/channel/UCkIyZIBo5wCBgBGasyqch9Q
Riprendiamo l’argomento del mio post di ieri.
Tra i documenti declassificati dalla CIA è stata trovata anche una piccola raccolta delle barzellette sovetiche. Il materiale fu preparato per il vice-capo della Agenzia.
Perché proprio queste opere folcloristiche furono ai tempi inserite tra i documenti segreti? Boh…
Bonus Track. Forse non lo sapevate, ma Ronald Reagan aveva uno strano hobby: collezionava le barzellette sovietiche. E, essendo un ex attore, amava raccontarle in pubblico. Ecco un video che lo testimonia:
Due mesi e mezzo fa abbiamo visto un curioso esempio della pubblicità giapponese.
Oggi riprendiamo queso ineressantissimo argomento tele-sociologico e vediamo il «meglio» della pubblicità giapponese del 2016.
È un altro mondo. Per comprenderlo ci vorrebbero anni, decenni di ricerche empiriche.
Ma ricordiamoci che ogni ricerca empirica comporta un forte rischio di assimilazione involontaria (e forse inconscia).
Ho da poco scoperto la pubblicità dell’iPhone 8. Sono in arrivo delle grandi novità…
P.S.: a dicembre del 2016 due miei conoscenti hanno vinto l’iPhone 7 alla Esselunga. Dopo avere visto questo video si sentiranno ancora più fortunati…