Secondo il Cremlino alla fine di settembre più dell’87% degli abitanti di Kherson si sarebbe espresso – nell’occasione del «referendum» – a favore della annessione della rispettiva regione alla Russia. Tutte quelle persone saranno scappate verso il territorio «tradizionale» russo, perché all’ingresso dell’esercito ucraino in città non si vedono proprio:
Spero che l’Ucraina sia tornata per sempre.
L’archivio della rubrica «Video»
Non so bene il perché, ma per questa domenica ho voluto selezionare qualche video sul poligono di Semipalatinsk…
Buona domenica a tutti!
Ovviamente, il primo adattamento cinematografico tedesco del «Niente di nuovo sul fronte occidentale» – uscito sul Netflix – non poteva essere programmato per il momento storico corrente. Ma è uscito nel momento storico migliore per essere visto appena possibile. Per ricordarsi ancora una volta cosa sia la guerra.
Non ho ancora visto questo film e, di conseguenza, per ora posso solo consigliarvi di (ri)leggere il romanzo di Remarque: è molto bello (come tanti altri suoi romanzi).
Il video domenicale di oggi illustra perfettamente come nascono le leggende metropolitane sulla presunta esistenza del/dei sosia di Vladimir Putin. Infatti, sul video vediamo un personaggio da aspetto fisico apparentemente famigliare, ma che…
1) si muove e parla non esattamente come quel Putin che siamo abituati a osservare,
2) si trova in un luogo pieno di armi da fuoco (più armi ci sono, e più è difficile da verificare che non siano tutte cariche con le munizioni vere),
3) si trova a una distanza ravvicinata da tante persone che molto probabilmente non hanno fatto due settimane di isolamento totale (il quale è obbligatorio, a partire dal 2020, per tutti coloro che vogliono incontrare fisicamente Putin).
O l’andamento della guerra ha un impatto grandissimo pure sulle paranoie di Putin, o dobbiamo sospettare qualcosa di interessante.
Il breve video di oggi illustra uno dei metodi con i quali procede la tristemente nota mobilitazione in Russia: la polizia ferma gli uomini giovani davanti alle entrate della metropolitana di Mosca. A differenza di quanto succede negli alberghi, si agisce ancora senza l’uso della forza fisica.
Prima o poi riuscirò a trovare o produrre un video con tutti i metodi adottati…
A qualcuno il video di oggi potrebbe sembrare non particolarmente informativo e/o interessante. Mentre in realtà mostra quell’esatto momento in cui Putin ha definitivamente chiuso a sé stesso ogni strada di uscita da questa guerra. Vi sembrava che lo avesse fatto già tempo fa? Come al solito, ha saputo fare la mossa peggiore del peggio concepibile dalla mente umana.
In sostanza, con la firma dei «documenti» sulla annessione dei territori ucraini – il video contiene proprio il processo della firma – ha dichiarato ufficialmente e per sempre i reali obbiettivi della guerra in Ucraina. E, ovviamente, ha definitivamente reso impossibile l’interruzione della guerra tramite una trattativa con l’Ucraina: da ora in poi, o tratta la resa lui o tratta la resa l’Ucraina (la seconda opzione mi sembra impossibile perché l’Ucraina viene in qualche modo appoggiata da quasi tutto il mondo sviluppato, mentre il regime putiniano no).
P.S.: fino a qualche mese fa non pensavo di scendere a questi livelli, ma ora lo scrivo: il muso di quella creatura non sembra proprio appartenere a un essere mentalmente sano.
Continuo a ritenere importante comunicare al mondo che la Russia è piena di gente contraria alla guerra. Molte di queste persone sono disposte ad affrontare dei rischi abbastanza seri.
Allo stesso tempo, vedo che in Occidente esistono ancora delle persone ingenue che continuano a chiedere perché i russi non manifestino la propria contrarietà in piazza.
Quindi con il video domenicale di oggi commento entrambe le affermazioni riportate sopra. Si tratta di una prima raccolta delle immagini (video e alcune foto) riprese in alcune grandi città russe il 21 settembre, dopo il discorso di Putin sulla mobilitazione militare.
Sì, queste sono le manifestazioni contro la guerra e contro la mobilitazione.
Da oltre una settimana l’esercito ucraino sta riconquistando i territori occupati dall’esercito russo. È interessante notare che ci sta impiegando molto meno tempo di quello che è stato necessario all’esercito russo per conquistare gli stessi territori. Allo stesso tempo, bisogna ricordare che è solo l’inizio di una lunga strada (come ha detto pure Biden ahahaha).
Ma io, intanto, non potevo non pubblicare uno dei primi video sul ritorno dei militari ucraini. Molto probabilmente avete già visto alcune delle scene che ne fanno parte.
Il video domenicale di oggi è quasi scontato: è quello della proclamazione formale del re Charles III.
È un po’ lungo, ma, allo stesso tempo, è per ora l’unico nella storia.
Questa domenica pubblico solo un breve video sulla cerimonia funebre per Mikhail Gorbachev svoltasi a Mosca ieri, il 3 settembre 2022. I leader mondiali (anche quelli ex) non hanno potuto essere presenti (l’unica eccezione è Orban) per ovvi motivi, quindi la maggioranza di voi riconoscerà solo due persone. Ma il video è un documento storico, quindi lo metto con serenità:
Nessun tele- o foto-obbiettivo avrebbe potuto inquadrare tutta la fila dei comuni cittadini che sono passati per dare l’ultimo saluto a Gorbachev, quindi aggiungo anche una foto.
Erano molte migliaia di persone.