Continuo a ritenere importante comunicare al mondo che la Russia è piena di gente contraria alla guerra. Molte di queste persone sono disposte ad affrontare dei rischi abbastanza seri.
Allo stesso tempo, vedo che in Occidente esistono ancora delle persone ingenue che continuano a chiedere perché i russi non manifestino la propria contrarietà in piazza.
Quindi con il video domenicale di oggi commento entrambe le affermazioni riportate sopra. Si tratta di una prima raccolta delle immagini (video e alcune foto) riprese in alcune grandi città russe il 21 settembre, dopo il discorso di Putin sulla mobilitazione militare.
Sì, queste sono le manifestazioni contro la guerra e contro la mobilitazione.
L’archivio della rubrica «Video»
Da oltre una settimana l’esercito ucraino sta riconquistando i territori occupati dall’esercito russo. È interessante notare che ci sta impiegando molto meno tempo di quello che è stato necessario all’esercito russo per conquistare gli stessi territori. Allo stesso tempo, bisogna ricordare che è solo l’inizio di una lunga strada (come ha detto pure Biden ahahaha).
Ma io, intanto, non potevo non pubblicare uno dei primi video sul ritorno dei militari ucraini. Molto probabilmente avete già visto alcune delle scene che ne fanno parte.
Il video domenicale di oggi è quasi scontato: è quello della proclamazione formale del re Charles III.
È un po’ lungo, ma, allo stesso tempo, è per ora l’unico nella storia.
Questa domenica pubblico solo un breve video sulla cerimonia funebre per Mikhail Gorbachev svoltasi a Mosca ieri, il 3 settembre 2022. I leader mondiali (anche quelli ex) non hanno potuto essere presenti (l’unica eccezione è Orban) per ovvi motivi, quindi la maggioranza di voi riconoscerà solo due persone. Ma il video è un documento storico, quindi lo metto con serenità:
Nessun tele- o foto-obbiettivo avrebbe potuto inquadrare tutta la fila dei comuni cittadini che sono passati per dare l’ultimo saluto a Gorbachev, quindi aggiungo anche una foto.
Erano molte migliaia di persone.
L’Associated Press ha pubblicato un archivio di filmati ripresi nelle vicinanze di un posto di blocco della centrale nucleare di Chernobyl alla fine del febbraio 2022. Come nota l’agenzia, si tratta di una delle rare registrazioni video delle azioni dell’esercito russo nei primissimi giorni di guerra.
Il video è stato realizzato da una società commerciale che organizza i tour turistici nella zona di alienazione di Chernobyl. Il proprietario della azienda — Yaroslav Yamelianenko — pochi mesi prima della guerra aveva installato una telecamera fuori dal proprio ufficio (dove si vendevano dei souvenir e cartoline). L’esercito russo, occupando la zona, ha spento tutte le telecamere di sorveglianza del governo ucraino, ma non si è accorto della telecamera di Yamelianenko. La telecamera ha dunque continuato a funzionare per diversi giorni dopo l’inizio della invasione: fino all’esaurimento delle batterie. Ha registrato i movimenti dei mezzi russi al posto di blocco.
Il segnale della telecamera veniva trasmesso al computer di Yamelianenko nel suo ufficio di Kiev. L’imprenditore ha immediatamente informato il governo ucraino della esistenza di questa trasmissione in diretta. Per diversi giorni Yamelianenko e i dipendenti della sua azienda sono rimasti seduti davanti ai monitor contando i veicoli militari che passavano sotto la telecamera.
Ecco quanto è importante essere attenti ai dettagli. Ma anche installare delle webcam sui propri immobili!
Più o meno tutti hanno già visto quel video amatoriale dalla festa alla quale ha partecipato, qualche settimana fa, la premier finlandese Sanna Marin. Più o meno tutti hanno pure letto che nell’audio del filmato sarebbe presente una parola simile al nome gergale di una droga… Io, purtroppo, non capisco nemmeno una lettera in finlandese, quindi in questo specifico caso posso credere solo ai miei occhi. I miei occhi vedono una grandissima rarità per la politica mondiale di tutti i tempi: alla guida di uno Stato europeo si trova una persona che sa vivere una vita normale. Una creatura umana semplice che sa condurre una vita completa e, tra le altre cose, fare il proprio lavoro in un modo adeguato, sano! Si tratta di un fenomeno quasi incredibile.
Grazie a un grande – in termini di superficie – vicino i finlandesi dovrebbero sapere quali politici andrebbero realmente testati per l’uso delle sostanze sospette. Anzi, a giudicare da certe dichiarazioni e azioni, io sospetterei l’uso quotidiano e massiccio di quelle sostanze, spesso accompagnato dalla assunzione dei liquidi contenenti una alta percentuale dell’alcol…
Insomma, auguro a tutti di vedere nel governo del proprio Stato almeno una persona come Sanna Marin!
Tutti hanno sicuramente già visto i vari mix dei video delle esplosioni all’aeroporto militare in Crimea (avvenuti il 9 agosto). Io ne posto solo uno per ricordarmi il grande evento: visto che le autorità ucraine non si attribuiscono il merito delle esplosioni (non sono stati loro o non vogliono riconoscerlo per non mettere a rischio le forniture delle armi dagli USA? boh…), possiamo presumere che anche in questa guerra esistono veramente i partigiani. Bisogna solo vedere se a provocare le esplosioni siano stati quelli ucraini o quelli russi-anti-Putin.
Un documento video interessante: la registrazione della diretta trasmessa su Youtube la notte tra il 3 e il 4 marzo 2022 dalla centrale nucleare di Zaporižžja. Quindi si tratta proprio del periodo dei combattimenti proprio per quell’impianto.
Il video di oggi è stato pubblicato più di due mesi fa, ma io l’ho scoperto solo questa settimana. Si tratta di una canzone ucraina (da ascoltare con i sottotitoli inglesi) dedicata ai mitici Bayraktar:
Al video partecipa un noto politico russo, il suo «ministro degli esteri» e alcuni dei peggiori propagandisti televisivi russi (dei quali, prima o poi, scriverò su questo blog).
Probabilmente riuscite a capire la logica secondo la quale non ho inserito la canzone in questione nella mia rubrica musicale del sabato.
Ai tempi pre-pandemici e pre-bellici Vladimir Putin amava incontrarsi con i più importanti leader mondiali (non aveva la paranoia del coronavirus e non era considerato, in sostanza, un criminale di guerra). Allo stesso tempo, amava fare dei ritardi colossali (di almeno tre ore) per quegli incontri, ma so non precisamente il perché: a causa della completa incapacità di gestire i propri impegni o per affermare in tal modo la propria superiorità… In questo momento vorrei dedicarmi a un altro argomento.
Nel corso della visita ufficiale a Teheran del 19 luglio Putin doveva incontrare anche il presidente turco Erdoğan. Ma il «grande» «amico» e «alleato» Erdoğan ha fatto aspettare Putin per ben 50 secondi. Il seguente video dimostra che a Putin quei 50 secondi sono sembrati una eternità:
Dicono che un paio d’anni fa Putin avrebbe fatto aspettare Erdoğan allo stesso modo a Mosca: il fatto sarebbe stato mostrato anche sui canali televisivi federali. Pare che Erdoğan abbia una buona memoria.