L’archivio della rubrica «Video»

Non mi intendo dei concorsi di bellezza (e non voglio intendermene: mi sembrano delle fiere di allevamento), quindi non so bene se «Miss Mundo Chile 2025» sia in realtà l’edizione di quest’anno della «semplice» Miss Chile… Ma non importa. L’importante è che alla semifinale una delle concorrenti ha deciso di esibirsi in un modo non tradizionale:

Ecco, i concorsi di bellezza così avrei provato a vederli. Perché la bellezza fisica dura pochi secondi: fino al momento in cui scopri che la tipa non ha nient’altro (i tipi non mi interessano).
P.S.: si chiama Ignacia Fernández ed è la cantante del gruppo progressive death-metal cileno Decessus; è passata in finale. Comunque vada, spero che faccia in tempo a imparare di cantare normalmente, non solo con la gola.


L’AI in videconference

Dato che nell’era dell’AI periodicamente mi capitano dei video come quello sotto, inevitabilmente mi sono tornati i tempi di 25+ anni fa: quando comunicavi (magari anche per settimane o mesi) con una persona su una chat o su un forum e per qualche motivo ti convincevi che fosse una ragazza giovane o, al contrario, un signore di una certa età, ma poi scoprivi la sorprendente verità…

Ma i giovani di oggi non capiranno.


L’ala est

Mentre Donald Trump si è dimenticato che la Casa Bianca non è una delle sue ville private (la mentalità da developer sarà stata più forte di quella da nonsisachi)…

… io mi chiedo se le aziende come Volvo e CAT vadano considerate come vittime (perché immortalate nelle azioni del genere) o come dirette dai geni di marketing (i quali potevano avere sborsato delle somme importanti per far filmare qualche loro mezzo).


La ricetta geniale del Segretario Generale della NATO Mark Rutte: per mostrare la propria forza, bisogna lasciare il più grande delinquente internazionale di oggi a fare tutto quello che vuole.

Voi ci sareste mai arrivati a una idea del genere?
Certo che no, non ci è arrivato nemmeno Trump!


La motivazione della non-premiazione

Il Presidente del Comitato per il Nobel per la pace risponde alla domanda (un po’ troppo lunga) sul perché il premio non è stato assegnato a Donald Trump:

Poteva limitarsi a dire, molto diplomaticamente, che per regolamento vengono esaminati solo i nomi presentati entro il 31 gennaio dell’anno in corso (quando Trump non era ancora Presidente e non aveva fermato quindici guerre tra la Nigeria e le Filippine), ma ha preferito dire, ancora più diplomaticamente, che Trump non ha coraggio e integrità.
Non posso criticare questo personaggio…
P.S.: però mi ricordo una eccezione alla regola del 31 gennaio: si chiamava Barak Obama, al quale il Nobel era stato regalato in anticipo.
P.P.S.: per me il Nobel per la pace rimane un premio di merda.


Invidio un po’ la Georgia, anche se un deepfake della Sandu ci aveva quasi azzeccato chiamandola una «colonia russa». La invidio perché quelli del Caucaso mediamente reagiscono in un modo più emotivo alle cose che succedono attorno, spero che proprio questo sia la loro salvezza:


Ma alla fine si sono salvati

Avevo letto che si era sentito scampato a un grave pericolo, e sonj andato a cercare le video-prove. Effettivamente, lui e la moglie hanno rischiato tantissimo:

Sarà la colpa di Biden o delle tariffe troppo base? Tra due settimane lo scopriremo.


I paragoni in generale giusti

Direi che in parte è vero, ma solo in parte:

È vero in parte perché Trump sta imparando bene, ma spesso agisce troppo in fretta. Il «segreto del successo» di Putin sta nel fatto chiudeva o vietava qualcosa molto spesso, ma a piccolissime dosi: così la maggioranza della gente spensierata non si accorgeva oppure non protestava «per così poco».


Gli “Iskander” al confine

Sul lato russo del confine russo-polacco (nella regione di Kaliningrad) sono comparsi dei missili «Iskander»:

L’obiettivo di questa provocazione (come di quella dei droni) sarà quello di aumentare le forniture di armi alla Polonia e ai Paesi baltici per vedere una riduzione delle forniture alla Ucraina? Potrebbe anche essere, ma mi sembra una idea troppo complessa per i gerarchi russi attuali. È molto più probabile che stiano semplicemente facendo «i fighi».


La conversazione sui 150 anni

Dato che in settimana ho scritto di Putin e Xi Jinping che vogliono vivere fino a almeno 150 anni, ora posto pure il relativo video.

Sarà uno dei video che rivedrò un giorno preciso. Ma non conosco ancora la data.