Xi Jinping, in visita di quattro giorni a Mosca (dove è anche stato un ospite d’onore alla parata militare, svolgendo la funzione della difesa antiaerea di Putin), ha regalato a Putin un grande grammofono:
Dato che i cinesi non fanno mai i regali senza senso — c’è un significato preciso in ogni regalo — ora mi chiedo: cosa ha cercato di comunicare il compagno Xi? La risposta «Vladimir, tu sembri uscito dal XIX secolo» mi sembra logica, ma troppo banale…
L’archivio della rubrica «Video»
Ora, come molto probabilmente sapete, la partecipazione dei militari nordcoreani alla guerra in Ucraina è ufficialmente riconosciuta anche dalla Russia e dalla Corea del Nord.
Di conseguenza, su internet hanno iniziato a comparire i primi video sull’addestramento dei soldati nordcoreani da parte degli istruttori russi. Anche se non riuscirete a capire le parole – pronunciate o scritte – provate a immaginare quanto sono «forti» i militari ai quali vengono insegnate le cose mostrate.
Anche se in una certa misura lo si poteva immaginare anche dal modo in cui vengono impegnati in Ucraina…
Il giovedì scorso – 24 aprile 2025 – il primo video caricato su YouTube ha compiuto 20 anni. Eccolo qui:
A essere inquadrato è il cofondatore di YouTube Jawed Karim che si trova allo zoo di San Diego.
Potevo saltare uno degli anniversari più importanti della storia dell’internet? Non potevo, certo che non potevo!
E non posso non notare che nemmeno l’anniversario non ha aggiunto molte visualizzazioni a questo video storico: ne aveva solo 357 milioni al momento in cui stavo preparando questo post.
Jean-Claude Van Damme – come mi ricordo bene – dopo l’inizio della guerra aveva espresso il proprio sostegno alla Ucraina, vi aveva pure viaggiato e aveva registrato almeno un piccolo video…
Ma recentemente è stato accusato (in Romania) di essere coinvolto nel traffico di esseri umani, e qualche giorno fa è apparso un nuovo video:
Alla sinistra di Van Damme siede, come si dice, l’ex proprietario dell’Arsenal Kyiv (una squadra di calcio) Onishchenko, accusato di tradimento dello Stato, corruzione e creazione di un gruppo di criminalità organizzata e sottoposto a sanzioni statunitensi.
Non capisco bene la strategia di «nascondersi dalle accuse e dalla probabile punizione (se le accuse sono provate) nella discarica mondiale», ma per qualche motivo alcuni personaggi la seguono. In alcuni casi – come quello appena citato – provo un certo rammarico.
Gli scolari partecipanti al gruppo moscovita di percussionisti «March», vestiti con le uniformi militari sovietiche, accompagnati da un medico della peste che suona un rullante, eseguono un estratto dalla Sinfonia n. 7 di Dmitrij Shostakovich, nota come «La marcia della Wehrmacht» (questo brano accompagnava la sequenza video dell’avanzata tedesca nei film di propaganda sovietici «Il segretario del comitato di quartiere» e «La caduta di Berlino»).
Chi ve lo avrebbe fatto vedere se non io?
Il video domenicale di oggi potrebbe essere classificato come una «canzone domenicale»: troppo leggero per la rubrica musicale e troppo musicale per i video domenicale. È la nuova canzone popolare canadese «No, Donald Trump!»:
È la forma meno grave dei divertimenti un po’ primitivi.
Ho capito solo che il Canada deve diventare 51-simo Stato degli USA perché è il peggior Stato al mondo:
Probabilmente ho capito troppo perché in realtà non c’era alcunché da capire.
Il mercoledì 12 marzo Putin si sarebbe recato – evidentemente per dimostrare che il ritiro delle truppe ucraine dalle zone ovest è il merito del suo genio militare – nella regione Kursk. La regione è talmente contenta del suo arrivo che gli alberi sono già coperti da foglie verdi, mente all’interno dell’edificio funziona l’aria condizionata. Con il capo di Stato Maggiore delle Forze Armate della Federazione Russa si scambiano tanti discorsi da contenuto quasi nullo, ma aiutandosi da mappe cartacee. Insomma, si tratta di un film molto interessante…
Ma la cosa più interessante è che Putin è vestito da guardia giurata di un supermercato (si trova a 1470 rubli, circa 14,70 euro):
Sì, nella produzione di questo film si sono impegnati proprio tutti.
Un po’ mi dispiace che pure Keith Kellogg – la persona apparentemente più seria di tutta la squadra alla quale ora appartiene – è costretto a fare le battute in stile Trump:
Ma capisco che senza l’uso del genere in pubblico della propria lingua con Trump non si lavora.
Ehm, ma è proprio necessario lavorare con Trump?
P.S.: e io prometto di lanciare un social network nuovo in 24 ore.