Avrete già sentito dei risultati del primo Super Tuesday:
– in 9 Stati ha vinto Sleepy Joe Biden,
– in 4 Stati ha vinto Crazy Bernie Sanders,
– in 1 Stato ha vinto Mini Mike Bloomberg.
Tale risultato, sintetizzando, mi sembra una triste continuazione dei dibattiti precedenti tra i candidati alla candidatura e mi fa ricordare la constatazione di un conoscente: «Non diventerai un politico perché rispondi sempre alle domande che ti fanno».
Michael Bloomberg è sempre apparso un candidato politicamente debole proprio perché non ha saputo correggere il difetto di cui sopra. E il risultato si è appena visto.
Ora possiamo pure scommettere dei soldi sul fatto che il candidato democratico alle elezioni presidenziali sarà Biden. Perché oltre a unirsi contro Donald Trump, i democratici dovranno unirsi – e lo stanno già facendo da giorni – pure contro il pericolo socialista rappresentato da Sanders (sostenuto da chi, non pagando le tasse, non comprende il costo globale dei benefici promessi).
Che noia però…
L’archivio della rubrica «Nel mondo»
Una interessante statistica dimostra come sono cambiate, negli ultimi trent’anni, le preferenze degli adolescenti statunitensi (età 14–15 anni).

La crescita del tempo passato davanti al computer è un fatto normalissimo: non si può non digitalizzare il passatempo e la comprensione della vita circostante in un mondo sempre più digitale.
La diminuzione del tempo passato davanti alla televisione non solo è positiva, ma anche logica: a una persona moderna e mentalmente sana difficilmente verrà anche l’idea di stare per troppo tempo davanti a uno strumento obsoleto.
La diminuzione di tutto il resto dovrebbe farci capire che i giovani di oggi sono molto meglio di noi… se non fosse per un aspetto…
In questo periodo storico è particolarmente bello leggere le notizie sensate (e pure positive!) riguardanti l’ambito medico. Di conseguenza, non posso non condividere con i miei lettori il comunicato su una enorme conquista della Umanità che rischia ingiustamente di perdersi nel caos mediatico odierno.
La Corte costituzionale tedesca ha riconosciuto il diritto dei medici a informare i malati gravi sulla eutanasia.
Pur trattandosi ancora una mezza misura – l’eutanasia andrebbe pienamente legalizzata – riconosciamo pure che la Germania è un esempio da seguire in molti aspetti.
L’attenzione prestata dai mass media – e, di conseguenza, dalle persone comuni in Occidente – al coronavirus mi sembra leggermente esagerata. In parte anche per questo trovo abbastanza strano (e poco opportuno) l’operato di alcune autorità sanitarie volte ad aggravare la situazione.
Facciamo subito un esempio concreto: la nave da crociera «Diamond Princess», messa in quarantena in Giappone già il 3 febbraio. Leggo quasi quotidianamente che i casi a bordo stanno aumentando, mentre tutti passeggeri senza distinzione vengono comunque trattenuti nello stesso ambiente limitato. Le persone sane rischiano dunque continuamente di essere contagiate dal personale che, passando da una cabina all’altra, svolge il ruolo del «postino batteriologico».
Si tratta di un buon esempio del fatto che le misure forti possono e devono essere messe in dubbio.

Non so quanti miei lettori italiani conoscano l’attuale stemma belorusso (adottato nel 1995). Sospettando fortemente che ci sia più di una persona non abbastanza informata sull’argomento, metto subito la relativa immagine:

Come potete facilmente notare, il territorio belorusso è rappresentato assieme a una notevole parte del territorio russo. Focalizzarsi su quella parte del globo è del tutto normale: non solo perché la Bielorussia e la Federazione Russa fanno formalmente parte dello stesso stato unitario, ma anche a causa dei forti legami economici e sociali tra i due Stati-vicini.
Ma perché devo fingere di essere politicamente corretto? Scrivo onestamente che la Belorussia è sempre stata economicamente dipendente dalla Russia. Fino alla fine del 2019 la Belorussia ha sempre avuto il diritto di acquistare il petrolio e il gas russi a dei prezzi notevolmente inferiori a quelli di mercato. Inoltre, i prestiti finanziari statali russi alla Belorussia sono sempre stati «restituiti» attraverso il ricorso ai prestiti concessi dalla stessa Russia. In questi due modi veniva acquistata l’amicizia, la fedeltà geopolitica belorussa. E il presidente Lukashenko ha sempre minacciato di voltare le proprie preferenze amichevoli verso l’Europa qualora gli aiuti economici non dovessero essere rinnovati.
Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, però, i rapporti tra i due Stati sono diventati un po’ tesi. I motivi reali di tale evento non sono noti al pubblico ma pare che Putin sia fortemente interessato all’assorbimento del territorio vicino. Quindi cerca di convincere il collega a fare il bravo negando i prezzi favorevoli per il petrolio (la Belorussia sta attualmente tentando di acquistarlo dall’Asia).
«Ma perché hai iniziato il post parlando dello stemma?», chiederete voi.
E io rispondo: «Perché in Belorussia, improvvisamente, hanno deciso di cambiare lo stemma».
Ecco il progetto:

Non fateci troppo caso ai colori un po’ più tranquilli. Notate la comparsa dell’Europa al posto della Russia: sarà un segnale?
Devo dire che questo gioco politico-araldico mi ricorda un po’ la storia delle monete belorusse.
Nel 2018 gli storici ucraini hanno fatto una interessante scoperta. In grande pubblico mondiale, però, se ne è accorto solo la scorsa settimana.
La scoperta è: l’attore canadese Keanu Reeves nel 1932 fu impiegato come un operaio edile alla costruzione dei grattacieli newyorkesi.
Non ci credete? Vi faccio vedere la fonte: è il libro di testo di storia per le scuole superiori ucraine «Всевiтня iсторiя» («Storia mondiale») che riporta la famosa foto «Lunch atop a Skyscraper» del 1932:

Avete riconosciuto la figura cerchiata? È tratta da una foto abbastanza famosa: Continuare la lettura di questo post »
Il «Governo mondiale», i «poteri forti», i serial killer armati del 5G e le altre creature fantastiche (delle quali, per la mia enorme fortuna, non ho mai sentito parlare) vogliono nascondere una Grande Verità sul coronavirus cinese. Ma per fortuna ci sono io a illuminare i miei lettori.
Ebbene, le vittime europee più probabili del coronavirus cinese sono proprio gli adepti delle entità elencate all’inizio di questo post. Così, per esempio, gli organizzatori della fiera di elettronica Mobile World Congress (si svolge annualmente a Barcellona) hanno annullato l’edizione del 2020 proprio con il pretesto della diffusione del coronavirus.

In Spagna, come anche nel resto dell’Europa, non c’è l’epidemia. È impossibile essere contagiati se non si è in stretto contatto con tanti cinesi che si trovano in (o arrivano dalla) Cina. Molte delle aziende-produttrici che precedentemente avevano rinunciato al presentarsi alla fiera di quest’anno (come, per esempio, LG o Sony) non sono attualmente tra i più grandi innovatori nel campo del mobile. L’analoga fiera di Amsterdam (ISE 2020), non meno numerosa in termini di visitatori, si è regolarmente svolta senza alcun problema. Ma gli organizzatori della MWC 2020 hanno comunque annullato un evento che sarebbe stato visitato da oltre cento mila persone (e per il quale loro stessi avevano già organizzato dei buoni controlli sanitari).
Posso facilmente immaginare la gioia degli alberghieri e dei ristoratori locali.
E, di conseguenza, posso serenamente consigliarvi di controllare, in questi giorni, i prezzi degli alberghi a Barcellona tra il 22 e il 28 febbraio. In qualche modo dovranno pure recuperare le entrate mancate.
Il risultato della votazione del Congresso repubblicano sull’impeachment a Donald Trump non è una grandissima sorpresa. E, soprattutto, ha permesso a Trump di entrare nella storia con una caratteristica mai ottenuta da alcun suo predecessore: è il primo presidente impeachnuto positivamente. Non so se è stato proprio questo l’obiettivo dei democratici.
I dettagli si dimenticano presto, quindi alle elezioni presidenziali di quest’anno ci sarà un candidato repubblicano «giudicato non colpevole». E contro di lui ci saranno i democratici che «hanno le forze solo per strappare i fogli di carta».

Prima di sottoporre un nemico a una procedura d’accusa, anche quando dovesse essere meritata, bisogna sempre controllare se politicamente non si sta sparando a un piede.
P.S.: per coloro che avessero dei dubbi preciso di non essere un grande fan di Trump.
È bello scoprire che pure nell’Unione Europea succedono delle storie che ho sempre ritenuto tipiche della Russia. Nell’UE, però, finiscono un po’ meglio.
In Repubblica Ceca gli automobilisti hanno attualmente tre possibilità di accedere alle strade a pagamento: lo possono fare acquistando un tagliando per dieci giorni, per un mese o per un anno. Nel secondo quinto del XXI secolo tale sistema non può essere considerato particolarmente moderno.
Il 14 gennaio, quindi, il Ministero dei Trasporti ha annunciato l’inizio dei lavori finalizzati alla creazione di un sistema online per la vendita degli accessi alle strade a pagamento. La realizzazione del sistema è stata affidata senza alcun concorso alla società Asseco Central Europe, il costo totale sarebbe stato di 401 milioni di corone ceche (circa 16 milioni di euro); l’introduzione del sistema è prevista per il 2021.
È dunque esploso uno scandalo. Così, per esempio, i programmatori cechi hanno facilmente constatato che si tratta di una somma più che esagerata per un lavoro del genere. In particolare, Tomas Vondracek – il direttore generale di una agenzia pubblicitaria – ha affermato che «è inutile spendere 401 milioni per un lavoro che può essere fatto nel weekend da un gruppo di persone capaci». Non limitandosi alle sole parole, ha invitato i volontari a un hackathon di due giorni per la creazione di un sistema di pagamento funzionante.
Il gruppo di 60 volontari ha dunque iniziato a lavorare la sera del venerdì 24 gennaio e ha presentato un prodotto funzionante (in quattro lingue e con la possibilità di effettuare i pagamenti per le auto e le date concrete) la sera della domenica 26 gennaio. I soldi raccolti tramite il sistema realizzato – dato che non è ancora ufficialmente adottato – vanno alla fondazione «Kolečko» che aiuta i bambini rimasti vittime degli incidenti stradali.
Nel frattempo, il vecchio Ministro per i trasporti ceco è stato costretto a presentare le dimissioni. Il Presidente e il nuovo Ministro hanno pubblicamente dichiarato l’intenzione di annullare il contratto da 401 milioni e di adottare il sistema creato nel corso del hackathon. Tomas Vondracek, l’organizzatore di quest’ultimo, ha promesso di consegnare gratuitamente il sistema allo Stato.
Io non sono in grado di dire quanto siano frequenti gli acquisti pubblici del genere nell’Europa occidentale. Ma immagino che possono anche capitare. Allo stesso tempo, fatico a immaginare una reazione tanto concreta da parte dei cittadini responsabili. Troppo spesso, infatti, vedo le persone concentrate sulla ricerca dei contratti anziché dei lavori. Ma i contratti arrivano quando gli altri vedono che sei capace di fare qualcosa di bello e interessante, non al contrario. A tutti conviene capirlo.
Ho scoperto un progetto bello, che a qualcuno potrebbe sembrare angosciante. La mappa della diffusione mondiale del coronavirus cinese, aggiornata in tempo reale: https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html?fbclid=IwAR02yFNGbySDIzfdZ-MDrgoRRuT5nJFl_c6Muocm9G2x5Zzrv3ukSgvqnhQ#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6

Possono essere visualizzate la mappa e le varie tipologie di dati.
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