Più o meno tutti sanno che il cliché politico «la cortina di ferro» (Iron Curtain) è stato introdotto da Winston Churchill il 5 marzo 1946 durante il discorso tenuto nel Westminster College a Fulton.
Non tutti sanno che tale espressione deriva da un termine teatrale: safety curtain (o fire curtain). Sul palcoscenico, solitamente, si trova una alta quantità di materiali facilmente infiammabili: per evitare che un eventuale incendio si propaga verso (ma in realtà anche da) la sala, viene installata e utilizzata una speciale cortina antincendio. Un po’ come le porte antincendio installate in mezzo ai corridoi di molti edifici pubblici contemporanei. Già nel 1794 il teatro londinese Drury Lane fu dotato di tale sistema di sicurezza.
La cortina di ferro teatrale può avere aspetti estetici differenti…
Ma il principio di funzionamento è sempre lo stesso:
La storia della costruzione degli edifici destinati allo spettacolo pubblico e quasi tutti gli incendi importanti della storia teatrale sono stati studiati da Gustav Effenberger e descritti nel suo libro «DieWelt in Flammen» (non sono riuscito a capire se sia mai stato tradotto in italiano).
È interessante la classifica delle cause degli incendi nei teatri, avvenuti nel XIX secolo. Su 100 incendi registrati in vari Paesi del mondo, 37 avvennero a causa dell’uso incurante del fuoco da parte del personale. In 21 casi gli incendi scoppiarono a causa della violazione delle regole d’uso delle lampade a gas (il mezzo di illuminazione principale prima dell’avvento della elettricità). In 16 casi la causa fu un guasto nel sistema di riscaldamento. In 17 casi si trattò dell’uso incurante dei fuochi d’artificio e delle armi da fuoco sul palcoscenico. Solo 3 teatri furono vittime di incendi dolosi. Nei restanti 6 casi si trattò degli errori nel corso dei lavori edili e delle cause belliche.
La cortina di ferro
(6 marzo 2020)
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