L’operazione speciale ucraina «Ragnatela» di ieri – la conoscete già tutti – è stata preparata dalla Ucraina per più di un anno e mezzo. Ha portato alla distruzione di 41 aerei strategici russi.
L’operazione è stata estremamente complicata dal punto di vista logistico:
– in primo luogo, l’esercito ucraino ha introdotto i droni FPV sul territorio russo:
– poi, le cabine mobili in legno camuffate da semplici campeggi;
– le cabine erano nascoste nei camion, al momento giusto i tetti venivano aperti a distanza e i droni decollavano da lì per colpire i bombardieri russi.
Tutti i partecipanti all’operazione si trovano ora in Ucraina.
Sono stati attaccati cinque campi d’aviazione russi nelle regioni di Murmansk, Irkutsk, Ivanovo, Rjazan e Amur. Provate a vedere sulla mappa quanto sono distanti dal confine ucraino: capirete meglio l’entità della operazione.
L’aviazione strategica russa ha già perso circa la metà della sua flotta aerea: nessuno sa di preciso quanti aerei siano effettivamente in funzione. Gli aerei bruciati valgono quanto diversi incrociatori «Moskva». Il Tu-95 è fuori produzione da tempo. Il Tu-22M3 è fuori produzione da tempo. Questa brillante operazione ucraina – paragonabile a quella di cercapersone che conoscete bene – entrerà meritatamente in tutti i libri di testo di arte militare.
Si dice che Putin è furioso.
Io, invece, sono infinitamente contento. Anzi, sono felice.
Spero che il divertimento non sia finito.
Questa è stata geniale
(2 Giugno 2025)
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