Zelensky impone una scelta

(3 ottobre 2022)

Il venerdì 30 settembre il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato di avere firmato una richiesta di adesione accelerata alla NATO. («Accelerata» significa aggirando il cosiddetto Piano d’azione per l’adesione alla NATO preparato individualmente per ogni potenziale candidato). Per il momento provo a essere diplomatico e dico di non sapere se la presentazione di tale richiesta possa avere degli effetti sperati. Tanto, volevo scrivere di altro.
La domenica 2 ottobre i presidenti di Montenegro, Repubblica Ceca, Estonia, Lituania, Lettonia, Macedonia del Nord, Polonia, Romania e Slovacchia hanno affermato – nella loro dichiarazione comune – il sostegno alla adesione dell’Ucraina alla NATO. Il documento è pubblicato sul sito della presidenza polacca.
Ecco, la lista degli Stati con la reazione così veloce e netta mi sembra molto logica e prevedibile: è composta dagli Stati che si sentono più in pericolo a causa della vicinanza geografica con la Russia; si sentono in pericolo nonostante il fatto che l’esercito russo si sia dimostrato infinitamente meno forte di quanto si pensasse fino a poco più di sette mesi fa. Sperano dunque che una presenza maggiore della NATO nella regione possa aumentare la loro sicurezza. Anche se capiscono che alla guida della Russia c’è un personaggio per nulla razionale, sempre meno razionale, capace di colpire in qualche pure la NATO. Allo stesso momento, non so se capiscono che Zelensky – il presidente di uno Stato lontano e non enorme – sta costringendo la NATO in generale e gli USA in particolare a prendere (e manifestare) finalmente una decisione circa la partecipazione diretta nella guerra in corso. Biden e Stoltenberg non saranno felicissimi di questo fatto…
Ma ancora meno sarà felice Putin, qualora dovesse scoprire di contare – agli occhi dei leader occidentali – meno di Zelensky. Sarà il colpo finale per il suo stato mentale (che ormai non mi azzardo a definire con il termine «salute»). Spero che le persone che prendono le decisioni non se ne preoccupino più di tanto.

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