L’archivio del tag «WWII»

Lego per gli adulti

Non ho mai avuto, nel corso degli studi, dei problemi con la storia, ma penso che le persone meno fortunate di me l’avrebbero trovata una materia non tanto noiosa se comprendesse dei dettagli come quello che sto per raccontarvi. Io l’ho appena scoperto.

Durante la Seconda guerra mondiale il famoso fuoristrada Willys veniva prodotto da due fabbriche: Willys Overland Motors e Ford (quest’ultima chiamò il modello Ford GPW).

All’esercito statunitense le vetture venivano inviate smontate e imballate in grosse scatole di legno. In ogni scatola ci stavano i pezzi di una macchina.

Per l’assemblaggio delle macchine sul campo esistevano delle squadre speciali di meccanici. Le squadre migliori riuscivano ad assemblare un Willys in 3 minuti.

Per i dettagli si veda l’articolo «Jeeps in Crates» della rivista «Army Motors» (PDF, 13 MB).

P.S.: non ho ancora capito se è possibile comprarne «una confezione».


71 anni della Vittoria

Oggi in Russia (e in tante altre ex Repubbliche dell’URSS) si festeggia la Giornata della Vittoria. Sapevo di doverne dedicare un post. E per quest’anno ho pensato di fare una cosa meno formale del solito. Sicuramente avrò tante altre occasioni per scrivere qualcosa storicamente rilevante sui fatti della Seconda guerra mondiale.

Ad Aleksander Suvorov, uno dei più grandi condottieri della storia russa, viene attribuita la frase «una guerra non è finita finché non sepolto l’ultimo soldato». Io sono nato 38 anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ma per me non finita finché non trovo un suo eroe. La descrizione di questa mia missione è alla fine del post, mentre prima vorrei presentarvi due persone.

Non si tratta di un testo sulla storia della guerra in senso tradizionale, quindi chi ha paura di deludersi può anche saltarlo.
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Cikatilo e la Vittoria

In aprile il Ministero della cultura russo aveva revocato la licenza per la proiezione pubblica del film «Il bambino numero 44» («Child 44» in inglese) perché essa «non è ammissibile all’indomani dei festeggiamenti del 70esimo anniversario della Vittoria».

Non è chiaro come possa centrare un film su Andrej Cikatilo ambientato nel 1952 con l’anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale. Gli americani, seguendo la stessa pseudo-logica, avrebbero dovuto vietare la proiezione/trasmissione de «Il silenzio degli innocenti» all’indomani del giorno dell’Indipendenza.

Ma qualcuno di voi ha già visto «Il bambino numero 44»? Merita di essere visto?


70 anni di Vittoria

Del Gorno della Vittoria russo (9 maggio) a me fa schifo la festa di Stato e piace tantissimo quella umana. Sì, negli ultimi 15 – 20 anni lo Stato ha tentato di rubarcela per farla diventare una ufficiosa festa militarista, una festa dell’aggressore che combatte contro tutto il mondo in tutti i modi possibili. Mentre per noi umani è tutt’ora un giorno per ricordare una delle più grandi tragedie nella storia mondiale, russa e quella di ogni famiglia con la quale siamo in parentela o in amicizia. Perché quella guerra, in qualche modo, aveva toccato tutti. Ne approfittiamo per chiamare una volta in più i pochissimi veterani rimasti ancora in vita e per ricordare quelli che non sono più tra noi.

Per le persone comuni è sempre stata una festa incentrata non sulla presunta superiorità dello Stato sovietico/russo o sull’altrettanto presunto eroismo dei militari, ma su uno dei peggiori episodi della vita personale. Le persone si sono sempre incontrate con i parenti e amici per condividere i ricordi personali su quella guerra e per vedere cosa si è riusciti a fare negli anni che ne sono seguiti.

Oggi è domenica, il giorno dei video sul mio blog. Ho quindi deciso di mettere il video dei tradizionali fuochi d’artificio della sera del 9 maggio: sono sempre essi a rappresentare la fine della giornata di festa passata tra parenti e amici. Comunque sia il tempo, si va sempre fuori a vederli dal vivo.