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Come potenziare il proprio PC

Visto che siamo nuovamente finiti ai quasi-domiciliari, ho pensato di proporvi un passatempo utile e interessante per questo finesettimana…
Fino a qualche anno fa pubblicavo periodicamente un post dedicato alla manutenzione straordinaria dei computer portatili: quella finalizzata a renderli meno lenti e meno rumorosi. Gli esempi pratici di quel post parlano, però, del Windows 7 (il sistema operativo che all’epoca utilizzavo e quindi conoscevo bene). Ma dal 14 gennaio 2020 quel sistema non è più supportato, quindi ha senso pubblicare, finalmente, la versione aggiornata del mio post. Ora mi dedicherei al Windows 10, ma non penso che pure gli utenti del Windows 8.1 possano avere una particolare difficoltà nell’applicare le mie istruzioni ai propri computer.
Ecco, possiamo iniziare a vedere cosa è possibile fare con le proprie mani per migliorare le prestazioni di un computer (per me e per molti miei lettori è il principale strumento di lavoro). Si tratta di otto facili operazioni a costo zero. Per alcune delle operazioni elencate serve la connessione a internet.
Parentesi aperta. Chi usa una OS di Apple vada pure a dire una preghiera a Steve Jobs. Chi usa Linux non ha bisogno dei miei consigli. Parentesi chiusa.
Per facilitare la comprensione del mio testo, lo divido in passaggi numerati e illustrati. Seguiteli proprio nell’ordine da me assegnato.
1. Passaggio primo. Pulite le ventole di raffreddamento del processore (e altre se presenti) e gli interni del computer dalla polvere. È una cosa relativamente semplice da fare sui desktop e sui vecchi modelli di portatili. Per i computer portatili più moderni chiedete a me o cercate delle video-istruzioni su YouTube: su alcuni modelli l’accesso alla ventola è un bel gioco di logica. Io, intanto, vi avviso che gli strumenti necessari sono un cacciavite sottile (di precisione), un aspirapolvere e 5 o 6 cotton fioc.

2. Passaggio secondo. Continuare la lettura di questo post »


Windows ****** ** *******

Avvisto tutti gli interessati che l’ultimo aggiornamento del Windows 10 può impiegarci anche più di tre ore a installarsi e configurarsi (la durata affettiva dipende anche dal computer).
Spero che lo abbiate letto prima di avere compromesso questa vostra giornata lavorativa di inizio agosto. Ma anche prima di avere aggiornato i vicini sulla ricchezza del vostro bagaglio lessicale.
Io, nel frattempo, continuo a sperare che dopo 35 anni di esistenza la Microsoft impari, finalmente, ad avvisarci del tempo necessario per l’installazione degli aggiornamente. Almeno in un modo approssimativo.


Ciao Windows 7

Ricordo a tutti gli interessati che il martedì 14 gennaio la Microsoft cesserà di pubblicare gli aggiornamenti della sicurezza del Windows 7. Quel giorno diventerà dunque la data di morte ufficiale della «7». A tutti i gerontofili digitali che vogliano continuare a utilizzare il suddetto sistema operativo, io potrei consigliare due cose:
1) scaricate e installate tutti gli aggiornamenti disponibili,
2) dopo il 14 gennaio evitate i contatti del vostro computer con l’internet e con i dispositivi di archiviazione esterni (chiavette usb, hard disk esterni, varie schede SD etc.).
Se non siete dei sistemisti di un impianto industriale a regime speciale e, di conseguenza, del tutto logicamente giungete alla conclusione che il rispetto del secondo punto rende quasi inutile il computer dotato del Windows 7, seguite pure il mio saggio consiglio. Con tanta serenità migrate verso il Windows 10: a differenza del Windows 8, il 10 è un sistema operativo bello e comodo.
Avete tutto il weekend per decidere e organizzarvi.
P.S.: giustamente, qualcuno potrebbe chiedermi: come aggiornare gratuitamente il Windows 7 a Windows 10 nel 2020?
Ebbene, è possibile ed è facilissimo. Continuare la lettura di questo post »


Come fare un video screenshot

Alcuni giorni fa ho avuto bisogno di creare un video screenshot (la registrazione video di quello che accade sullo schermo) sul computer… Mi sembra che in tutta la mia vita sia stata appena la seconda o la terza occasione di doverlo fare, quindi, ovviamente, non mi ricordavo assolutamente come si facesse. Inoltre, attualmente non sono in grado di immaginare se e quando mi possa capitare ancora di doverlo fare. Per me futuro o per voi che leggete nel vostro presente, pubblico le mie scoperte tecniche in materia dei video screenshot.
Considerando che la creazione di quel tipo di video è per me una necessità molto rara, ho escluso sin da subito tutti i programmi a pagamento. Sempre da subito ho escluso le versioni-prova gratuite dei programmi a pagamento (per esperienza so che possono aggiungere dei grossi watermark oppure imporre delle restrizioni sulla qualità o dimensioni del video).
Di conseguenza, al giorno d’oggi mi sono noti tre metodi meritevoli di attenzione di creare i video screenshot.
Metodo № 1. Con grande stupore ho scoperto che tale funzionalità è già inclusa nel Windows 10. Se premete i tasti WIN+G, sullo schermo appaiono i comandi necessari:

La funzionalità è molto semplice da usare; è possibile scegliere se registrare anche la voce; il tasto stop e sempre presente sullo schermo ma non viene incluso nel video. La registrazione parte 3 secondi dopo il click sul «record».

Penso che questo metodo possa andare bene per gli utenti occasionali poco esigenti, mentre io ho riscontato alcuni problemi tecnici. Un video di 19 (diciannove) secondi in formato mp4 pesa 8,02 MB (ma ha la velocità dati 3017 kbps e 20,16 fotogrammi al secondo). Inoltre, dal video sono scomparsi alcuni elementi che ci dovevano essere (continuando con il presente post capirete quali).

Metodo № 2. Ancora più sorprendente è stata la scoperta della interessante funzionalità del Power Point. Continuare la lettura di questo post »


I vecchi OS Windows a rischio

Martedì 14 maggio è stata scoperta la vulnerabilità critica nel RDS (Remote Desktop Services) dei sistemi operativi Windows 7, Windows Server 2008 R2 e Windows Server 2008, Windows XP e Windows 2003. La vulnerabilità in questione consente ai malintenzionati di eseguire in modo autonomo qualsiasi codice sul computer della vittima. Di conseguenza, sono attualmente a rischio milioni di computer in tutto il mondo.
I computer con il Windows 8 e 10 non sono a rischio.
I proprietari dei sistemi operativi più vecchi farebbero bene a installare gli aggiornamenti di sicurezza della Microsoft: sono stati pubblicati addirittura per il Windows XP e il Windows 2003 (evento rarissimo!).
Spero che voi non siate in un ritardo fatale.
P.S.: spero nella creazione di un virus capace di scoprire le motivazioni che spingono le persone a utilizzare ancora il Windows 2003 e/o, indipendentemente dal sistema operativo, i browser prodotti dalla Microsoft.


Per i nostalgici

Qualcuno è riuscito a trovare tempo e voglia per programmare il sito www.windows93.net.

Ora i vecchi intenditori nostalgici possono divertirsi un po’ con lo studio dei contenuti e/o la sola navigazione del sito.


Come restabilire la connessione WiFi

Come saprete, anche in base alla propria esperienza digitale, può facilmente capitare che sul vostro computer con l’OS Windows smetta di funzionare l’internet. Allo stesso tempo, il computer potrebbe vedere le reti disponibili e avere già le password disponibili.
Non preoccupatevi perché la manifestazione di tale fenomeno non significa che il vostro computer sia guasto. Ora vi descrivo la più semplice delle soluzioni, consistente in tre brevissimi passaggi.
Passaggio № 1. Nella barra della ricerca digitate le tre lettere cmd oppure l’espressione prompt dei comandi. Il risultato sarà questo:

Passaggio № 2. Con il tasto destro cliccate sulla voce Continuare la lettura di questo post »


Le previsioni del Windows

Il sistema operativo Windows 10 partecipa attivamente alla comunicazione delle previsioni del tempo sul canale televisivo statunitense KCII 8:


Unire le cartelle

Il Windows è un sistema operativo che, complessivamente, mi soddisfa (probabilmente perché ne sono troppo abituato utilizzandolo il 99,99999% del tempo che passo davanti a un computer). Ha, però, alcune piccole imperfezioni tecniche che periodicamente mi infastidiscono.

Per esempio: perché non esiste l’opzione «unisci cartelle di file»? Lavorando su progetti di dimensioni medio-grandi mi capita spesso di organizzare i file in delle sottocartelle al fine di minimizzare la confusione. Così succede per le fonti e i materiali dei singoli capitoli di ogni testo lungo che mi capita di scrivere per lavoro, per i materiali elaborati per il mio sito etc.

Per ogni grande progetto prima o poi arriva però il momento di metterlo insieme, di assemblarlo. Proprio a qual punto, ogni volta, inizio a bestemmiare saltando da una cartella all’altra e ripetendo per decine di volta la sequenza dei passaggi copia-incolla-sostituisci-mantieni entrambi… Eppure si potrebbe fare tutto in meno passaggi: selezioni le cartelle – tasto destro – unisci – rispondi alle stesse domande che il sistema operativo spesso fa nel corso del solito copia-incolla.

Chi ha delle conoscenze alla Microsoft è autorizzato a trasmettere questa mia osservazione.


Il riavvio del Windows 10

Negli ultimi anni ho osservato che diversi utenti del Windows 10 soffrono per il (o, almeno, sono infastidite dallo) medesimo problema: gli improvvisi riavvii del computer che vuole installare gli aggiornamenti proprio in quel momento preciso.

Ebbene, soffrire non è necessario. Avreste potuto scoprirlo anche da voi, ma visto che siete tanto pigri da non esplorare le funzionalità basilari del proprio computer, ora leggete pure questo post. Perché sto per spiegarvi come evitare il riavvio improvviso del Windows 10.

Passaggio № 1. Andate su Start e cliccate sul simbolo delle impostazioni (la rotellina).

Passaggio № 2. Quando si apre la relativa finestra, nella barra della ricerca digitate la parola update e cliccate sul primo dei risultati apparsi.

Passaggio № 3. Quando la finestra si aggiorna in base alla vostra scelta, cliccate sul link «Cambia orario della attività» (l’ho sottolineato con il rosso).

Passaggio № 4. Ora digitate le ore dell’inizio e della fine del periodo in cui non volete essere disturbati dal riavvio del computer. Salvate la vostra preferenza!

BONUS. Il metodo appena descritto va bene se vi capita con una certa periodicità di accendere il computer anche fuori dagli orari impostati al passaggio № 4. In tale modo permettete al vostro computer di aggiornarsi e dunque, evitare alcune spiacevoli sorprese (come, per esempio, il virus WannaCry).

Se, invece, avete paura di dimenticarvi di quanto appena letto, potete impostare l’orario più comodo per gli aggiornamenti. Per farlo, al passaggio № 3 cliccate sul link «opzioni di riavvio» (sotto quello che ho sottolineato) e impostate l’orario che vi è più comodo.