La notizia è reale, non è una mia invenzione: lo zoo della città russa di Lipeck ha inviato – nell’ambito della campagna «Chi altro se non noi» – due pavoni alla compagnia del 252° reggimento di fucilieri motorizzati delle forze armate russe impegnato nella guerra in Ucraina. L’obbiettivo dichiarato di tale dono era quello di alzare la morale dei soldati: secondo lo zoo, «contemplando i due uccelli belli i soldati potranno cogliere un po’ di pace spirituale»…
I soldati hanno ringraziato con un video, pubblicato subito sui social dello zoo:
Tuttavia, dopo un po’ di tempo lo zoo ha dovuto cancellare il post sulla donazione dei pavoni perché nei commenti i visitatori comuni hanno iniziato a deridere il regalo in particolare e lo zoo in generale, e, allo stesso tempo, hanno si sono messi a esprimersi in un modo «poco gentile» nei confronti di Putin (secondo me anche in un modo adeguato al contesto, ma non ho fatto in tempo a vedere quei commenti). L’amministrazione dello zoo, naturalmente, non poteva permettere una cosa del genere…
A questo punto ci tengo a precisare: no, non sono in ritardo di un mese esatto con la pubblicazione di questo post!
L’archivio del tag «uccelli»
Lo shetland (è una razza di pony) di nome Simon sta manifestando una pazienza incredibile mentre una gazza sta cercando di staccargli un capello della coda:
Ho sempre pensato che una passività del genere sia tipica solo agli asini… E invece no:
Ora ho uno stereotipo in meno almeno sul mondo degli animali.
Il designer di San Francisco Pablo Rochat si è sensibilizzato alle condizioni di vita degli uccelli cittadini e ha appeso qualche annuncio su alcuni pali della luce. I destinatari hanno manifestato un notevole interesse:
Non si vede bene, ma sicuramente ha attaccato dei chicchi di qualcosa…
Cosa succede a un pappagallo che cresce e vive in mezzo ai cani:
Il video è stato girato da un residente di Roodepoort (Sudafrica).
Penso che si tratti di uno strumento molto efficace: qualsiasi ladro sarà terrorizzato da un pappagallo che abbaia.
Come molti altri pappagalli, Petra, un pappagallo cenerino, sa parlare. La sua particolarità sta però nel fatto che parla particolarmente bene con il voice service Alexa della cassa audio Amazon Echo. Per esempio, sa ordinarle di accendere tutta la luce e ridere per il risultato ottenuto:
In più, sa anche farla abbaiare…
La morale: il building automation è solo un giocattolo divertente, ma costoso e poco utile.
L’azienda olandese Crowded Cities ha avuto una idea interessante: sfruttare gli uccelli intelligenti per la raccolta dei rifiuti.
Ogni anno in Olanda vengono gettati per terra più di sei miliardi di mozziconi (in tutto il mondo più di 4,5 trilioni). Un mozzicone è facile da gettare ma difficile da raccogliere. E per la decomposizione di un mozzicone sono necessari tra 10 e 12 anni.
L’azienda propone di installare delle mangiatoie tecnologiche che darebbero agli uccelli del cibo per ogni mozzicone portato.
Con un po’ di fantasia e impegno si potrebbe riuscire a «diffondere la voce» tra gli uccelli per far funzionare il progetto. Non riesco però a immaginare come si possa evitare che aggrediscano le persone avvistate con una sigaretta in mano (come già a volte succede con i panini o i gelati).
Oppure tale ipotetico fenomeno potrebbe rivelarsi anche un modo di indurre le persone a non fumare in luoghi pubblici?
P.S.: vi ricordo che il fumo fa male. Ma sicuramente lo sapete già.
P.P.S.: se e quando diventerò miliardario, pagherò la gente un euro per ogni piccione ammazzato perché quei topi con le ali sono solo dannosi.
La prossima volta che sentite un rumore strano per strada, controllate che non ci sia un picchio incapace di distinguere un lampione da un albero:
L’utente di YouTube con il nickname salty673 ha pubblicato il video dello mancato – per pochissimo! – scontro tra il suo quadcopter e un gabbiano. Cosa ci sarà di interessante?
È interessante notare che il gabbiano, eseguendo la complicatissima manovra «Mezza S» non ha mosso la testa e ha continuato a guardare l’oggetto volante sconosciuto (lo quadcopter, appunto).
Nelle ultime settimane il fagiano dorato (chrysolophus pictus) dello zoo di Hangzhou è diventato molto popolare tra i visitatori. Indovinate il perché.
A Pasqua mi ero accorto che la fauna milanese ha ora un nuovo membro: Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus).
Non le avevo mai viste a Milano, ora ce ne sono diverse nel Parco Sempione.