Chi si interessa dell’argomento, lo sa già benissimo anche senza il mio aiuto: in teoria oggi, il 30 aprile, doveva essere lanciata la criptovaluta Gram sviluppata dalla squadra del Telegram. Molto in teoria perché il lancio è bloccato da un lungo procedimento giudiziario tra Pavel Durov e il Securities and Exchange Commission statunitense.
A interessarci oggi non sono i dettagli del suddetto procedimento, ma il destino del Telegram. Infatti, Pavel Durov ha proposto agli investitori del Gram tre soluzioni:
1) riavere subito il 72% della somma investita,
2) aspettare l’esito positivo del procedimento e avere le proprie «monete» Gram tra un anno esatto,
3) aspettare l’esito negativo del procedimento e ottenere il 110% della somma investita tra un anno esatto.
Le risorse necessarie per la terza opzione, se dovesse essere preferita dagli investitori, saranno ricavate dalla vendita – da parte di Durov – delle azioni delle compagnie proprietarie del Telegram. Ecco, a questo punto qualcuno potrebbe chiedersi se l’eventuale cambio della proprietà possa influire sulla qualità tecnica e sulla politica del Telegram.
Io, essendo un famosissimo esperto del mondo finanziario (triplo ahahaha), predico: la maggioranza degli investitori preferirà riavere subito il 72% dei soldi ora e chiudere così il proprio rapporto con il Gram. Lo preferirà perché dietro l’angolo ci aspettano la crisi, l’inflazione e tante altre belle cose. Quindi forse è meglio avere una parte dei soldi ora che la carta colorata tra un anno.
Di conseguenza, il Telegram resterà a Pavel Durov. E, eventualmente, sarà venduto, chiuso o rovinato più avanti e per altri motivi. Motivi che oggi non possiamo nemmeno immaginarci.
L’archivio del tag «telegram»
Comunico, a tutti coloro che non lo sanno ancora, che il Telegram ha pubblicato la versione β del proprio blockchain Telegram Open Network (TON) con tutta la documentazione necessaria.
Ogni sviluppatore ha ora la possibilità di installare un nodo e il rispettivo validatore per accertarsi della velocità e della sicurezza. O solo per vedere come vengono realizzati gli strumenti del genere.
In ogni caso, per l’accordo con gli investitori la rete TON deve essere resa completamente operativa entro il 31 ottobre 2019. Non sprecate il tempo, entrate nella storia come i tester:)
Di recente ho scoperto una comparazione molto dettagliata di Telegram, Viber e Whatsapp. Era abbastanza prevedibile la vittoria del Telegram secondo quasi tutti i parametri, mentre la vera grande sorpresa sono alcune interessanti funzionalità dei messenger in generale che non avrei mai potuto immaginare. Ora si potrebbe testarle.
La tabella comparative di cui sopra, però, non spiega uno dei misteri più grandi del mondo: perché quella m…da obsoleta di Whatsapp è ancora così popolare in Europa? E quella m…da inclassificabile di Viber perché è ancora utilizzata nel mondo? Boh…
Quando diventerò il Presidente del mondo, obbligherò tutti i miei amici e conoscenti europei a utilizzare il Telegram.
A distanza di un anno e mezzo dalla registrazione, ho finalmente pensato che sarebbe il caso di utilizzare in qualche modo il mio canale sul Telegram (da non confondere con il messenger che utilizzo con successo da tempo). Dal punto di vista tecnico, ho due opzioni:
– pubblicare gli stessi contenuti del blog,
– pubblicare i link degli articoli del blog.
Gli interessati possono partecipare al sondaggio pubblicato oggi.
Io, intanto, preciso di non considerare, almeno per ora, l’opzione di creare i contenuti diversi da quelli del blog: per tali scopi ho già il sito, l’instagram e, a volte, il facebook. Purtroppo, il mio tempo è limitato.
Buona navigazione a tutti.
Finalmente è successo: mi sono iscritto su Telegram. Ecco il link:
https://t.me/eugigufoblog
Sfrutto l’occasione per ricordarvi alcuni altri link inutili:
il mio Facebook (se volete aggiungermi tra amici ma ci conosciamo poco, per sicurezza presentatevi)
il mio Instagram
il mio sito (sul quale è presente anche la versione originale del blog)
l’elenco completo dei miei account sparsi per la Rete