Non so se tutti hanno già appreso questa notizia tecnologica di dicembre: «A New Satellite Can Peer Inside Buildings, Day or Night». Io ho alcuni dubbi in merito a questa «innovazione», ma la gente paranoica può iniziare comunque a cercare o costruire qualche catacomba «sicuro» per viverci.
In sostanza, l’azienda statunitense Capella Space sarebbe in grado di ottenere dal proprio satellite delle immagini super dettagliate della superficie terrestre. Attualmente un pixel delle loro immagini corrisponde a un quadrato di 50×50 cm, ma in breve si aspetta di arrivare alla risoluzione di almeno 25×25 cm. Il satellite è in grado di riprendere lo stesso oggetto per una durata di tempo dai 20 ai 60 secondi.
Ma l’aspetto più interessante è il modo dichiarato di ottenere le immagini. Infatti, non vengono utilizzate delle semplici fotocamere. L’immagine si verrebbe ottenuta dal radar, il quale invia nel punto desiderato un potente radiosegnale e poi elabora i dati ottenuti. Trattandosi, appunto, di un radiosegnale, è possibile ottenere le immagini anche di notte o nelle condizioni di nuvolosità. Inoltre, come si sostiene, il radiosegnale sarebbe oltrepassare le mura (e i tetti) degli edifici, quindi si potrebbe vedere cosa succede dentro…
Insomma, a me sembra più una opera fantascienza, ma, comunque, una opera interessante.
In ogni caso, gli obiettivi della azienda sono puramente commerciali. Le immagini di maggiore definizione possono essere vendute solamente alle agenzie governative americane, ma quelle di qualità un po’ inferiore possono essere vendute anche ai clienti privati.
L’archivio del tag «spazio»
La settimana scorsa il Roskosmos (l’agenzia spaziale russa) ha comunicato di voler alzare gli stipendi dei cosmonauti del 36%. Di conseguenza, lo stipendio base di un cosmonauta che è stato almeno una volta nello spazio arriverà a quasi 95 mila rubli (circa 1060 euro secondo il tasso di cambio attuale), mentre lo stipendio di un cosmonauta-istruttore sarà superiore a 100 mila rubli (circa 1116 euro).
Devo constatare che la suddetta notizia mi ha abbastanza sorpreso: essa significa che il rappresentante di una delle professioni più pericolose, impegnative e spesso ammirate al mondo prenderà, dopo l’aumento, quanto un manager di medio livello moscovita o, più o meno, quanto una cassiera italiana (ovviamente, non voglio offendere alcun lavoratore onesto). Allo stesso tempo, si sa che il capo del Roskosmos, senza avere mai raggiunto dei particolari risultati, — voi ne avete mai sentito parlare? — prende circa 40 mila euro al mese: più del doppio del capo della NASA.
Insomma, sono andato a cercare quanto guadagnano gli astronauti statunitensi ed europei. Già sulla prima pagina di Google è uscito un bel articolo riassuntivo. In sostanza, gli astronauti americani prendono da 65.140 a 142.000 dollari all’anno in base alla loro qualifica.
Gli astronauti canadesi prendono da 89.100 a 189.600 dollari canadesi all’anno.
Gli astronauti europei prendono da 5554 a 7964 euro al mese.
Gli stipendi degli astronauti asiatici non sono dei dati pubblici.
Infine, l’articolo citato non precisa abbastanza bene che lo stipendio dei cosmonauti russi riportato si paga solo durante le missioni: in sostanza, nei mesi di permanenza sulla Stazione Spaziale Internazionale lo stipendio base si moltiplica per 7.
Ecco, se voi, cari lettori, state valutando l’idea di scappare da questo pianeta sfortunato, ora avete qualche elemento in più per poter scegliere al meglio il punto di partenza.
P.S.: una buona conoscenza dell’inglese serve comunque a tutti.
Ad agosto del 2011 la NASA aveva lanciato la sonda spaziale Juno, il cui «compito» era lo studio di Giove.
Da quel momento a oggi sono state raggiunte diverse tappe della missione e sono emersi alcuni problemi, ma il mio post di oggi è dedicato a un aspetto recente, particolarmente curioso e ben preciso.
All’inizio di giugno del 2020 Juno ha fatto 27 giri attorno a Giove a una altezza poco inferiore a 34 mila chilometri e con la velocità di 209 mila chilometri all’ora. Questo viaggio, tra l’altro, ha permesso di scattare delle foto del pianeta per 90 minuti.
Ebbene, quando le foto scattate da Juno sono state pubblicate su internet, l’ingegnere Kevin M. Gill ha avuto l’idea, la pazienza e la capacità di trasformarle in un bel video. Un video che è già stato molto apprezzato dalla NASA:
Dato che ci siamo, vi consiglio anche l’account di Kevin M. Gill su Flickr.
Per un errore di trasmissione della telemetria, l’osservatorio SOHO ha ottenuto una foto del Sole con quadrato vuoto – quindi nero – sopra. E i vari complottisti hanno subito interpretato quel frammento dell’immagine come la foto di una nave spaziale cubica degli alieni. Una nave dieci volte più grande della Terra.
#UFO sighting: 'Alien cube ship' TEN TIMES bigger than Earth captured by NASA's #SOHO https://t.co/KK7YC6Biee pic.twitter.com/732pJAQ6eD
— Daily Express (@Daily_Express) July 24, 2020
Di conseguenza, devo condividere un avviso importante con i miei amatissimi lettori. Se un giorno vi capita di leggere che Kazimir Malevič fu in realtà un alieno, ricordatevi della origine di tale «rivelazione». La conoscenza dell’anamnesi può essere utile per affrontare certi personaggi nella vita quotidiana.
Trovandomi ancora nel periodo delle semi-vacanze forzate (come, presumo, anche una parte dei miei lettori), dedico il post di oggi a una bellissima video-intervista. Il protagonista del video, l’astrofisico Konstantin Batygin, farà almeno due cose importantissime:
1) risponderà alle domande sullo spazio che molti hanno paura di fare,
2) dimostrerà che le interviste con gli scienziati possono essere divertenti.
Cliccate sul simbolo dei sottotitoli per vedere quelli in inglese:
Ieri, all’età di 85 anni, è morto il cosmonauta Aleksej Leonov. A marzo del 1965 divenne il primo umano a uscire nello spazio, mentre a luglio del 1975 fu il comandante dell’equipaggio sovietico nel famoso programma Apollo-Sojuz.
Ma non vedo alcuna utilità nello scrivere il riassunto della biografia ufficiale facilmente reperibile anche negli articoli della Wikipedia. Trovo più interessante — dal punto di vista informativo — ricordare ai miei lettori anche l’eredità artistica lasciataci da Aleksej Leonov. Già dalla età giovanissima Leonov mostrava infatti dei buoni risultati nella pittura. Essendo però l’ottavo figlio di una famiglia povera (le condizioni economiche furono aggravate dal fatto che il padre zootecnico rimase vittima delle repressioni politiche degli anni ’30), non ebbe la possibilità di continuare gli studi. Scelse dunque un istituto che oltre alla professione avrebbe potuto fornirgli anche vitto e alloggio: quello della aeronautica militare. Da lì inizio la carriera da pilota, trasformatasi nel 1960 in quella da cosmonauta.
Ma continuò comunque a disegnare per quasi tutta la sua vita. I voli nello spazio influenzarono fortemente la sua visione artistica. Le opere originali e curiose di Aleksej Leonov possono essere consultate, per esempio, seguendo questo link.
Intanto concludo il post con due foto. Aleksej Leonov negli anni di attività da cosmonauta:
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Sul sito SpaceLog vengono pubblicate, progressivamente, le trascrizioni digitalizzate delle conversazioni tra le missioni spaziali e la Terra. Esse possono essere interessanti anche per le persone intenzionate a verificare la storicità delle determinate frasi.
È evidente che il sito ha delle grandi potenzialità di crescita, quindi conviene controllare, periodicamente, gli aggiornamenti.
In occasione del cinquantesimo anniversario dell’allunaggio – era ieri – vediamo un interessante video su come gli astronauti cadevano mentre erano in giro per la Luna.
Ebbene, sì: gli americani ci sono stati sulla Luna, la Terra non è piatta, usiamo il nostro cervello al 100%, i prodotti OGM non fanno male alla salute, il Governo Mondiale Segreto non esiste, i libri sono fatti di contenuti e non di carta, etc. etc.
Ho trovato un bel video girato con l’aiuto del satellite meteorologico giapponese Himawari-8. Un anno di vita della Terra in sedici minuti. Conviene vederlo a schermo intero:
P.S.: il nostro pianeta doveva essere chiamato Acqua, ma qualcuno si era distratto compilando il certificato di nascita.
P.P.S.: le persone esperte dei contenuti video mi hanno finalmente spiegato la vera utilità di Vimeo: è molto più adatto per i video in 4K.
Dopo una settimana lavorativa meno impegnativa di molte altre, il video domenicale può anche trattare un argomento un po’ più serio del solito. Quali sono le difficoltà del portare i rifiuti radioattivi sul nostro Sole: