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La musica del sabato

Il duo Simon and Garfunkel va ricordato, oltre a un buon livello musicale che riuscirono a tenere per oltre un decennio, anche per una occasione clamorosamente sprecata.
Il 5 aprile 1968 – praticamente cinquant’anni fa – uscì il loro famosissimo singolo «Mrs. Robinson». La prima versione di questa canzone fu scritta e registrata per la colonna sonora del film «Il laureato» («The Graduate», 1967) e avrebbe avuto delle buone possibilità di vincere l’Oscar alla migliore canzone. Paul Simon e Art Garfunkel, però, non compilarono i documenti necessari per la partecipazione al concorso semplicemente non ritenendolo importante. Effettivamente, all’epoca dei fatti l’Oscar in generale non fu un premio autorevole quanto lo è oggi, ma non bisogna mai dimentecare che il nostro mondo è in una continua evoluzione. Quindi il principio «avere è meglio che non avere» dovrebbe essere seguito ogni qualvolta che non comporta degli sforzi apparentemente sproporzionati al risultato o pericoli gravi.
Ricordiamoci anche di questa saggezza di portata cosmica quando ci capita di sentire la «Mrs. Robinson»…

In qualità della seconda canzone del post musicale odierno metterei l’altrettanto famosa «The Sounds of Silence» (anche essa facente parte del film già citato).


La musica del sabato

A volte capita… In realtà non sono un grande esperto dei video musicali, quindi non escludo che possa essere il caso di dire spesso capita. Insomma, capita che per una canzone mediocre venga fatto un video molto bello, tendente ad essere un capolavoro.
Uno degli esempi più illustri è il video girato nel 1983 per la canzone «Take on Me» del gruppo norvegese a-ha.

La trama del primo video è stata poi ripresa in quello della canzone «The Sun Always Shines on T.V.» (del 1985). Ma non aspettatevi la seconda puntata: si tratta dei pochi secondi iniziali:

E poi niente, spero che questo post sia utile almeno a me per non perdere le tracce del primo video (mi era già capitato di dimenticare il suo nome e cercarlo disperatamente per alcuni anni).


La musica del sabato

Quattro settimane fa avevo già postato due canzoni dei Creedence Clearwater Revival. Oggi approfondisco una delle loro canzoni più note: «Suzie Q».
Essa fece parte del loro primo album (chiamato «Suzie Q») pubblicato nel 1968 e fu l’unica loro canzone famosa scritta da un altro musicista.

In realtà questa canzone è stata scritta e cantata per la prima volta da Dale Hawkins nel 1957:

E, nel 1964, registrata pure da The Rolling Stones:

Ma per me la versione migliore rimane quella dei Creedence Clearwater Revival.


La musica del sabato

Il 22 marzo 1963 – quindi 55 anni fa – è uscito il primo album di studio de The Beatles: «Please Please Me». Tra i brani dell’album sono presenti anche due canzoni di Shirelles, il gruppo preferito di Ringo Starr. Quindi oggi ho pensato di mettere proprio le versioni originali di quelle canzoni.
La prima è «Boys» (dall’album «Tonight’s the Night» del 1961):

Mentre la seconda è «Baby It’s You» (dall’album «Baby It’s You» del 1962):


La musica del sabato

Per molti anni avevo pensato che una delle canzoni più interessanti dei Simply Red fosse la «Money’s Too Tight (To Mention)».

E poi avevo scoperto l’originale: il brano soul de The Valentine Brothers avente lo stesso nome:

Comunque i primi anni dei «Simply Red» meritano un post musicale dedicato solo a essi. Più avanti lo scriverò.


La musica del sabato

Il 6 marzo Wes Montgomery avrebbe compiuto 95 anni. Per ricordarlo metterei nel post di oggi questi due brani:
«The Big Hurt» (dall’album «Just Walkin’» del 1971)

«Sunny» (sempre dall’album "Just Walkin’» del 1971)


La musica del sabato

I Creedence Clearwater Revival, per il loro modo di suonare e cantare, mi hanno sempre fatto l’impressione di un gruppo di amici che hanno iniziato a farlo per gioco e sono diventati famosi per sbaglio. Infatti, nonostante la complessiva simpatia, il loro fenomeno mi rimane poco chiaro.
Ma questo non significa che non abbiano fatto delle canzoni meritevoli di attenzione.
Per il post musicale odierno ho selezionato queste due:
Prima di tutto la «Have You Ever Seen The Rain?» (dall’album «Pendulum» del 1970)

E poi «Gloomy» (dall’album «Creedence Clearwater Revival» del 1968, da ascoltare tutto)


La musica del sabato

Il gruppo inglese The Shadows è una delle band più anziane ancora in attività (o forse la più anziana?). Con due interruzioni – complessivamente per 14 anni – il gruppo esiste dal 1959 e suona prevalentemente musica stumentale.
Per il post musicale di oggi ho selezeonato due dei brani più noti.
Prima di tutto, «Apache» del 1961:

E poi «F.B.I.», sempre dei primi anni ’60:


La musica del sabato

Nella puntata odierna della rubrica dedicata alla musica abbiamo il chitarrista polacco Leszek Rojsza.
Non posso scrivere molto per un semplice motivo: non so quasi nulla di egli. So solo che nel 1987 si laureò in geologia, in contemporanea agli studi universitari studiò al Conservatorio di Cracovia, dove si diplomò con la lode nel 1989. Infine, posso aggiungere che è molto bravo; ma questa affermazione è più una valutazione personale.
Spero dunque di avere qualche informazione su Leszek Rojsza dai miei amatissimi lettori: dove è quando è nato, cosa fa nella vita, dove e quando suona, quanti dischi ha registrato, etc.
Io, per puro caso, sono entrato in possesso di un suo CD. Proprio da quell’album («Romantic of Ibero and Latin Guitar» del 1994) ho estratto i due brani inseriti nel post di oggi.
«El ultimo tremolo» (compositore A. B. Mangoré)

«Asturias» (compositore I. Albéniz)

N.B.: entrambi i video sono di produzione mia, quindi non arrabiatevi troppo per la qualità grafica.


Durante le ultime vacanze natalizie avevo trovato in casa alcuni CD musicali rari e, non essendo riuscito a trovare i rispettivi contenuti nel formato mp3, mi ero chiesto sulla possibilità di convertirli con le proprie forze. Una decina d’anni fa mi era già capitato di fare una operazione del genere, ma non mi ricordavo ormai il nome del programma utilizzato. In dieci anni, poi, il mondo del software è ovviamente cambiato tantissimo.
Di conseguenza, ho nuovamente intrapreso delle ricerche mirate. E oggi ho pensato di condividere con voi la mia esperienza positiva. Si tratta di una cosa importante in quanto la vita di un CD è in realtà molto più breve di quanto si possa immaginare. Infatti, il materiale di cui è fatta la loro parte scrivibile col tempo si decompone, quindi più è vecchio un disco, più è probabile il rischio che i dati registrati sopra vengano persi per sempre. Dopo i dieci anni d’età di un compact disc, potete aspettare la sua magica trasformazione in un pezzo di plastica inutile praticamente in qualsiasi momento.
Il post di oggi è dedicato al caso specifico dei CD musicali. La loro conversione in mp3 può essere facilmente effettuata con il programma gratuito Free Audio CD to MP3 Converter.
Il è un programma talmente semplice nel suo utilizzo, che secondo me non necessiterebbe nemmeno di una spiegazione. Per sicurezza introduco molto brevemente i tre passaggi principali.
Passaggio № 1. Inserite il CD musicale nel lettore del vostro computer e avviate il programma. Selezionate i brani da convertire sulla lista comparsa nella finestra grande (visto che ci siamo, convertiamo tutto):

Passaggio № 2. Nel menu «Formati» in basso a sinistra selezionate, appunto, il formato che vi interessa:

Passaggio № 3. Nel menu «Impostazioni predefinite» in basso a destra selezionate la qualità dell’audio che vorreste avere (il bitrate, in pratica il livello di compressione del file). Più è altà la quantità dei kbps, più è alta la qualità dell’audio.

Poi cliccate sul buttone «Converti» (in basso a destra) e aspettate che la fine del processo.
Non so se si possa inventare qualcosa di più semplice.