«Help!», una delle canzoni più note de The Beatles, è stata pubblicata per la prima volta il 19 luglio del 1965 negli USA e il 23 luglio 1965 in UK. John Lennon avrebbe scritto il suo testo per dare uno sfogo allo stress accumulato «per colpa» di una crescita troppo veloce della popolarità del gruppo.
Come tutte le canzoni famose, anche la «Help!» è stata successivamente interpretata da diversi gruppi e artisti. Per esempio, è particolarmente strano sentirla nella interpretazione dei Deep Purple (che l’hanno inclusa nell’album «Shades of Deep Purple» del 1968). Rispetto all’originale, questa versione della canzone è più lenta. E solo nella seconda metà si riconoscono veramente i Deep Purple.
Tra le altre versioni più o meno anomale della «Help!» io sceglierei quella strumentale in stele jazz della orchestra di Count Basie (inclusa nell’album «Basie’s Beatle Bag»). Bella, anche se per molti poco abituale…
E poi esistono tante altre versioni che sarete capaci, volendo, di trovare anche da soli.
L’archivio del tag «jazz»
Per la puntata odierna della mia rubrica musicale ho voluto selezionare, senza alcun motivo, qualcosa del trombettista jazz Chris Botti. Per esempio, questa «Flamenco Sketches»:
Ma non dobbiamo dimenticare che la fama mondiale è arrivata a Chris Botti grazie alla sua fortunata collaborazione con Sting. Quindi in qualità della seconda composizione metto questa versione della canzone «My Funny Valentine»:
Per il post musicale di oggi ho voluto selezionare qualcosa di allegro. A termine di un breve periodo di meditazione ho dunque scelto la piece per l’orchestra «An American in Paris», scritta dal compositore George Gershwin nel 1928 (e suonata per la prima volta a Canegie Hall il 13 dicembre dello stesso anno).
Sì, dovrei educarvi anche all’ascolto del jazz, ahahaha
Oggi il grande compositore e direttore d’orchestra Leonard Bernstein avrebbe compiuto 100 anni. Sarebbe una buona occasione per riascoltare la sua fantastica «West Side Story»! E, oltre a tale banalissima considerazione, ricorderei Bernstein con qualche sua opera meno nota, per esempio «Touches» del 1981.
Giovedì, all’età di 76 anni (pensavo che ne avesse di più), è morta Aretha Franklin. Non posso non ricordarla nella mia rubrica musicale.
Metto due canzoni scelte quasi a caso.
«I Say a Little Prayer»
«Think» (la quale vi è sicuramente nota per almeno un motivo):
Non posso assolutamente ignorare, nella mia rubrica musicale, la grande data odierna. Proprio oggi, il 4 agosto 2018, il grandissimo musicista jazz Louis Armstrong avrebbe compiuto 117 anni.
Io lo ricorderei con i seguenti due brani.
Prima di tutto il «Go Down, Moses» (proprio l’interpretazione di Armstrong, registrata il 7 settembre 1958, è la versione più nota di questo spiritual):
E poi il «Basin Street Blues» (nel ripertorio di Louis Armstrong già dal 1929):