A volte le notizie diventano interessanti perché arrivano in coppia. Faccio subito un nuovo esempio.
La notizia N 1. In Estonia un uomo – con la cittadinanza estone e russa – ha cercato di inviare dei droni all’esercito russo. Nel testo della notizia non viene specificato quale tipo di droni e a quale indirizzo abbia cercato di inviarli. Ma è stato specificato che in Estonia il sostegno alla aggressione russa in Ucraina è punibile per legge, quindi il tipo è già stato arrestato: probabilmente resterà in prigione per un po’ di tempo. Anche se avrebbe avuto molto più senso estradarlo in Russia: per permettergli di vivere tra le creature mentalmente simili.
La notizia N 2. In Lituania gli spettatori del canale televisivo LaisvėsTV in quattro giorni hanno raccolto quasi sei milioni di euro per l’acquisto di un Bayraktar da donare all’Esercito ucraino. Andrius Tapinas – un giornalista del canale – dopo avere raggiunto un facile successo con la raccolta di una somma minore sempre a favore dell’Esercito ucraino, aveva pensato di poter riuscire a fare di più. Ha quindi contattato il ministro della Difesa lituano Arvydas Anušauskas: gli armamenti di certe tipologie non vengono vendute ai privati, mentre il ministro aveva accettato di avviare delle trattative con l’ambasciatore turco, il ministero della Difesa turco e il produttore di Bayraktars. Le trattative hanno avuto l’esito positivo e il 25 maggio il giornalista ha avuto il permesso del ministro ad avviare la raccolta dei fondi (alla quale hanno partecipato pure una casa di riposo lituana e alcuni cittadini russi).
Cosa apprendiamo dalla lettura di queste due notizie? Vediamo una nuova conferma del fatto che con l’inizio di questa guerra i sostenitori dei due mondi hanno iniziato a combattere tra loro anche fuori dai commenti su Facebook. Non è detto che sia un fenomeno nettamente negativo o positivo.
L’archivio del tag «crowdfunding»
03/06/2022 alle 13:25
04/05/2017 alle 13:43
Per una serie di motivi, alcuni dei quali ho elencato sulla pagina che si trova sotto questo link, ho deciso di sperimentare anche io il crowdfunding. Si tratta, almeno per ora, di un esperimento, i cui risultati dovrebbero arricchire le mie conoscenze pratiche dell’internet (ma spero non solo).
Quindi non spaventatevi del nuovo elemento colorato presente da oggi sulle pagine del mio sito: tutti i contenuti saranno sempre gratuiti. Ogni genere di pagamenti obbligatori resta contrario alla mia visione dell’internet.