Nei giorni scorsi la Bulgaria ha trovato il modo di trasferisce all’Ucraina un altro centinaio di BTR-60 sovietici: con pezzi di ricambio, armi e munizioni.
C’è un po’ di ironia nel fatto che prima i comunisti hanno derubato e impoverito il popolo del proprio impero spendendo cifre folli per la produzione di veicoli da combattimento. Poi i comunisti hanno spedito quei pezzi di ferro in tutto il mondo, nella maggior parte delle occasioni gratuitamente (il tutto è andato a credito, che poi è stato cancellato). E ora tutte queste macchine da combattimento vengono portate da tutto il mondo in Ucraina per combattere contro gli ex funzionari comunisti completamente impazziti nel 2022.
Solo i comunisti possono fare tre deficit sugli stessi propri prodotti (in questo caso militari).
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Per fortuna o purtroppo, ma nel mondo non c’è solo Trump. Proprio in questi giorni la lista dei presidenti populisti si è allungata ancora. Si sono aggiunti Dodon (Moldova) e Radev (Bulgaria). Il cerchio attorno alla vecchia Europa si sta stringendo. E si sta registrando una brutta tendenza di portata mondiale.
La gente si sarà stancata di vivere bene: si è rivelata una attività troppo difficile. «Meno male» che qualcuno smaschera «i poteri forti» che ci hanno complicato la vita per decenni e propone delle soluzioni semplici. Le soluzioni semplici sono belle per farsi votare ma non risolvono i problemi. Quindi per farsi amare c’è bisogno di proporre altre soluzioni semplici. Aspettiamo per vedere dove ci porta questa tendenza.
Vogliamo, dobbiamo o siamo costretti ad aspettare?