L’archivio del tag «aerei»

Abbattuto con il Photoshop

Come tanti di voi sanno, un giorno prima del summit del G20 a Brisbane in Australia la televisione di Stato russa ha diffuso la seguente immagine:


(ecco la stessa immagine in un formato più grande)

Si è sostenuto che sarebbe una fotografia satellitare americana che testimonierebbe l’abbattimento del tristemente famoso Boeing di Malaysia Airlines da parte di un caccia (ucraino?). Tutti ormai sanno che si tratta di fake, piuttosto mal realizzato, ma io vi spiego brevemente il perché. Magari il mio racconto vi servirà per creare delle opere un po’ più credibili.
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Nominato il colpevole

Per quanto riguarda la morte dell’ormai ex amministratore delegato della Total Christophe de Margerie c’è poco da dire. E, soprattutto, non c’è da dire nulla di particolarmente originale.

La sintesi (che dimostra tutta l’assurdità dell’accaduto) è la seguente. L’incidente è avvento al terminal «business» dell’aeroporto Vnukovo, cioè il terminal al quale stanziano e dal quale partono gli aerei delle massime cariche istituzionali russe e dei principali miliardari. Oltre agli appena emersi malfunzionamenti organizzativi, quel terminal ha dei problemi tecnici: si è scoperto che gli automezzi destinati alla manutenzione della pista non sono dotati del sistema GPS. Di conseguenza, i controllori di volo di Vnukovo non hanno un mezzo tecnico per verificare la loro posizione in tempo reale. Sottolineo che si tratta di uno strumento adottato da tempo in tutti gli aeroporti seri del mondo (Russia compresa).

In un primo momento si era pure detto che la notte dell’incidente ci sarebbe stato solo uno stagista a fare da controllore di volo. Se fosse vero non mi stupirei più di tanto, ma non penso: l’applicazione della regola di non lasciare gli stagisti a lavorare da soli è ormai consolidata.

Quello che non mi è piaciuto è la nomina del colpevole facile. Vladimir Martynenko, l’autista del spazzaneve che si era trovato sulla pista, è stato oggi arrestato dal tribunale per due mesi (fino al 21 dicembre). Le sue responsabilità nell’accaduto potrebbero anche esserci state, ma di sicuro non si trovava in quel punto della pista di (sola) propria volontà. Purtroppo, però, gli inquirenti non hanno ancora manifestato l’intenzione di indagare quei dirigenti sugli ordini dei quali viene effettuato il passaggio di una macchina spazzaneve in determinati momenti.