La lettura del sabato

Le «elezioni» presidenziali in Russia sono ancora in corso (l’ultimo giorno è domani), quindi è ancora troppo presto per consigliarvi qualche testo serio sull’argomento: aspetterò almeno una settimana e/o la percentuale ufficiale con la quale Putin si rinominerà al suo quinto mandato.
Nel frattempo, vi segnalo un articolo dedicato a una delle conseguenze (oppure è meglio dire continuazioni) della attività presidenziale di Putin: un articolo dedicato ai modi con i quali le autorità russe cercano trasformare i bambini – o, più ampiamente, i minori – ucraini rubati dal territorio ucraino occupato in bambini russi. Anzi, in bambini russi comodi allo Stato russo. Si tratta di decine di migliaia di persone, ma anche se fossero molti meno, i metodi i motivi non sarebbero stati meno gravi. In una certa misura è una lettura particolare o addirittura pesante.


Le “elezioni” di Putin

Molto probabilmente sapete già che oggi in Russia sono iniziate le votazioni per la rinomina di Putin alla carica del Putin della Federazione russa. Per tradizione, tale evento si chiama «elezioni presidenziali»; per la prima volta nella storia russa (se non contiamo il cosiddetto «referendum costituzionale» del 2020) l’evento durerà tre giorni: fino alla domenica 17 marzo compresa.
Ovviamente, potremmo dirci già ora il nome del vincitore, ma non sappiamo ancora quale percentuale dei «voti» gli sarà assegnata. Quest’ultima indecisione si aggrava da almeno tre elementi:
1) non si sa cosa si fara alle schede elettorali nel corso delle due notti tra i giorni di votazione (quelle già utilizzate dagli aventi diritto verranno sostituite o, magicamente, aumenteranno in quantità?);
2) non si sa con quale intensità varrà manipolato il «voto elettronico» (quello via internet: incontrollabile dall’esterno, basato su meccanismi tecnici dubbi e di fatto obbligatorio per molti dipendenti pubblici);
3) sappiamo che questa volta ai seggi fisici – quelli tradizionali – non ci saranno gli osservatori indipendenti.
Di conseguenza, io non sono nemmeno sicuro che qualcuno degli addetti ai lavori vorrà sprecare il tempo e le forze per il conteggio dei voti realmente espressi. Secondo me non è da escludere che alla fine si limitino a scrivere direttamente la percentuale voluta dal (sì: dal) candidato. [E proprio in questo senso le «elezioni» presidenziali russe si differenziano da quelle parlamentari: il partito «Russia Unita» putiniano non può perdere, ma i parlamentari vanno «tenuti in forma» con una certa dose di indecisione sui risultati finali delle elezioni per i vari partiti rimanenti.]
So solo che la propaganda statale russa cercherà di trasmettere le immagini di una grande partecipazione popolare alle elezioni di Putin: per tentare di far credere che il personaggio e la sua politica sono, appunto, sostenuti dalla maggioranza della popolazione. Molto probabilmente tenteranno anche di far passare per il sostegno a Putin pure le immagini della iniziativa della opposizione di presentarsi in massa davanti ai seggi il mezzogiorno del 17 marzo: quella iniziativa che secondo l’idea di Alexey Navalny e di alcuni altri oppositori dovrebbe mostrare – in assenza di altri metodi – la quantità delle persone contrarie alla politica putiniana (secondo me valida almeno in qualità di una terapia psicologica: in ogni lotta è importante non sentirsi soli).
In questi giorni avrò il modo di verificare almeno una parte delle mie considerazioni.


Non era uno scherzo

Il 12 marzo l’amministrazione di Joe Biden ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari da 300 milioni di dollari per l’Ucraina. Tale pacchetto comprende:
– missili antiaerei Stinger;
– munizioni supplementari per i lanciarazzi multipli HIMARS;
– proiettili d’artiglieria da 105 mm e 155 mm, comprese munizioni ad alto esplosivo e munizioni a grappolo avanzate a doppio uso;
– sistemi anticarro AT-4;
– munizioni per armi leggere;
– munizioni per lo sgombero degli ostacoli, pezzi di ricambio e altre attrezzature di supporto.
Ma la cosa purtroppo più importante è che si tratta di un pacchetto sostanzialmente misero, quasi invisibile per l’esercito ucraino che sta combattendo con la stessa intensità di prima.
A questo punto devo constatare che le parole di Putin (pronunciate nella famosa intervista a Carlson) sul fatto che Biden sarebbe il presidente americano più comodo per la Russia putiniana non sono assolutamente uno scherzo o un tentativo di indurre gli americani di votare il candidato opposto (sapete quale). Intenzionalmente o no, ma ha detto la verità: un presidente americano che aiuta l’Ucraina con tale «forza» è effettivamente molto comodo allo Stato russo attuale.


L’aggressione a Leonid Volkov

La sera di ieri, il 12 marzo, Leonid Volkov – uno dei principali collaboratori di Alexey Navalny – è stato aggredito a martellate vicino alla sua abitazione a Vilnius.
Tra parentesi: (alcuni media occidentali definiscono Volkov il collaboratore principale di Navalny. Ebbene, i giornalisti di quei media non sono molto aggiornati: lo era fino ad almeno cinque o sei anni fa. Ma non importa: questo fatto non rende l’aggressione un fatto meno grave).
Il fatto interessante è che in una intervista rilasciata poche ore prima Leonid Volkov, rispondendo alla domanda su quali siano i rischi principali che vede ora per la squadra di Navalny, ha detto: «Il rischio principale ora è che saremo tutti uccisi. Beh, è una cosa abbastanza ovvia».
Lo capisce lui, lo capiscono gli altri, lo dovrebbero capire anche le autorità di diversi Stati…


Oscar 2024

Come al solito (o quasi), pure quest’anno mi sono dimenticato la data della cerimonia degli Oscar… Ma non è ancora troppo tardi per recuperare.
Non so se vedrò mai i pluripremiati «Oppenheimer» e «Killers of the Flower Moon»: di solito vedo i film il venerdì sera, dunque guardando uno di quei due rischio seriamente di addormentarmi più o meno a metà, dopo le prime  cinque  due ore. Però posso esprimermi, almeno brevemente, su alcuni altri film coinvolti nella premiazione di quest’anno.
«The Zone of Interest» (2 Oscar) è uno dei migliori film che ho visto negli ultimi anni. Avrei potuto scrivere solo della «banalità del male», ma aggiungo che il film aiuterà a ricordare che nessuno dei personaggi peggiori di questo mondo fa il male con l’intenzione ben formulata e compresa di fare il male: il problema sta nel fatto che vede il bene, il dovere, la giustizia, la bellezza e tante altre cose positive in un modo diverso dal nostro. Il film riesce a parlarne con la massima chiarezza senza ricorrere ad alcun tipo di «scene forti» (anche se Sandra Hüller in alcune scene esagera un po’). E, soprattutto, questo film non parla solo del passato, ma pure del presente.

«Anatomy of a Fall» (1 Oscar) è un film bello nel suo contenuto, ma esageratamente Continuare la lettura di questo post »


Il traslitteratore del bielorusso

Ora sono pronto a comunicarvi la notizia della pubblicazione sul mio sito del traslitteratore dell’alfabeto bielorusso. Come sapete – o come potete facilmente immaginare – si tratta di uno strumento che converte con un click i caratteri cirillici bielorussi in caratteri latini. Nel caso specifico dello strumento proposto, la traslitterazione – o, se preferite, la romanizzazione – dell’alfabeto bielorusso può essere eseguita secondo qualsiasi dei 9 sistemi ufficiali esistenti.
Testatelo e pubblicizzatelo tra le persone alle quali potrebbe essere utile. E, ovviamente, scrivetemi dei difetti e degli errori trovati. Spero che lo strumento si riveli utile ad almeno una persona su questo pianeta.

Seguiranno gli annunci degli traslitteratori di altri alfabeti.
Le persone più interessate possono scrivermi di quale traslitteratore hanno bisogno.


Battaglia navale

Il pattugliatore russo «Sergey Kotov» del progetto 22160 è stato varato il 29 gennaio 2021. La notte tra il 4 e il 5 marzo 2024 è stato distrutto nel Mar Nero, vicino allo stretto di Kerch, dalla marina ucraina con droni marini Magura V5: è stato colpito a poppa, a dritta e a sinistra. Non mi capita spesso di vedere i video delle operazioni del genere sul mare, dunque salvo queste immagini:

Dal punto di vista militare l’Ucraina raggiunge i successi più visibili proprio sul mare. Potrebbero sembrare meno significativi rispetto ai successi che vorrebbe (e vorremmo) vedere arrivare sulla terra ferma, ma in realtà hanno una loro importanza: incidono sulla logistica militare russa.


La musica del sabato

Visto che ieri c’era l’8 marzo, provo a scegliere la musica adatta all’occasione per la mia rubrica del sabato. Per esempio, la bagatella per pianoforte «Per Elisa» («Für Elise») di Ludwig van Beethoven che fu composta nel 1810 e scoperta solo quarant’anni dopo la morte del compositore. L’identità di «Elisa» rimane tutt’ora sconosciuta (nonostante alcune voci), mentre la composizione a ella dedicata è oggi una delle più famose di tutta la musica classica…

Aggiungo anche l’interpretazione del pianista bulgaro Georgii Cherkin accompagnato da una piccola orchestra:

Però la versione per il solo pianoforte mi piace molto di più.


La lettura del sabato

Con tutte le notizie gravi delle ultime settimane non possiamo certamente dimenticarci (almeno io) che la vera e grande guerra in Ucraina continua. Relativamente a essa, questo sabato vi posso segnalare un articolo dedicato a un argomento sul quale nemmeno a me è capitato di leggere molto negli ultimi due anni: la situazione con l’assistenza medica a chi è rimasto (o, per qualsiasi motivo, si trova) sui territori ucraini occupati dall’esercito russo.
In generale, si discute molto del destino degli ucraini che sono rimasti in quei territori: indipendentemente dai motivi per i quali non sono partiti e dalla loro attività professionale esercitata, rischiano di essere processati per tradimento e collaborazione con il nemico dopo il ritorno dello Stato ucraino entro i suoi confini legali. Ma questa è una questione del futuro poco (purtroppo) definito. La questione attuale oggi è come, chi e in quali condizioni esercita le professioni essenziali in quegli territori maggiormente colpiti dalla guerra.
Insomma, per me è stata una lettura interessante.


Un colloquio festivo

L’8 marzo regalate alle donne i tulipani:

Solo le migliori capiranno!
Quindi ci guadagnate pure voi slezionando quelle giuste ahahaha
Ovviamente, faccio gli auguri a tutte le lettrici!